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Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
SIMBARIO – Un passo indietro quale scelta di buon senso è quello che ha fatto l’amministrazione comunale di Simbario, dichiarando la volontà di non dipendere più da Sorical per la gestione del servizio idrico. Più che una dichiarazione, una dimostrazione fattiva, con cotanta richiesta formale (redatta dall’avvocato, nonché consigliere comunale Antonio Fazio) che nella giornata di oggi verrà inviata ai vertici della società che da 10 anni, oramai, gestisce l’incriminato invaso dell’Alaco. Si è tenuta ieri a partire dalle ore 19, presso la sala consiliare del comune di Simbario, una conferenza stampa per comunicare la risoluzione del contratto di servizio idrico. Secondo quanto riferito dal sindaco Ovidio Romano, l’amministrazione – grazie anche all’aiuto volontario dei cittadini – avrebbe recuperato le vecchie strutture di captazione dell’acqua dalle sorgenti, in modo da garantire ai simbariani l’autosufficienza idrica. Il legale Antonio Fazio ha redatto dunque una comunicazione di avvio del procedimento di distacco da Sorical, sia per motivi “qualitativi” che “quantitativi”. Per quanto riguarda il primo punto, tristemente noti sono oramai i fatti dell’inchiesta “Acqua sporca”, portati a galla da sodalizi spontanei di cittadini quali il Comitato Civico Pro Serre, l’associazione culturale “Il Brigante” e la scrivente redazione, che nel maggio del 2012 ha condotto i Carabinieri del Nas di Catanzaro, sotto provvedimento di sequestro emesso dalla Procura, a sequestrare l'invaso artificiale dell'Alaco per carenze igienico-strutturali. Da un punto di vista meramente quantitativo, come ha spiegato il legale Fazio, il contratto di gestione del servizio sarebbe viziato dal non rispetto delle tariffe previste dal Cipe. Infatti, la cifra prevista dal contratto di gestione Sorical, di euro 0,33 per m3, sarebbe nettamente superiore a quella prevista dalla legge, che si ferma alla soglia di euro 0,25 per m3. Queste due motivazioni dovrebbero essere più che sufficienti per ottenere senza problemi la risoluzione del contratto, che di fatto dovrebbe essere comunicata 6 mesi prima della scadenza annuale (ovvero il 30 giugno) per ovviare al rinnovo tacito dello stesso. Dunque, alla già non potabilità dell’acqua proveniente da un invaso mai bonificato, si aggiunge la speculazione finanziaria della società di gestione, che da anni vende ai comuni (circa 80) acqua non potabile e a prezzi nettamente superiori a quelli previsti dalla legge. Per il tramite di Esilab, il comune di Simbario ha già effettuato una prima verifica di potabilità dell’acqua delle proprie sorgenti, ottenendo un riscontro positivo. In più, è già stato disposto un secondo esame delle acque che verrà effettuato nei prossimi giorni.
I carabinieri della locale Compagnia, guidati dal capitano Stefano Esposito Vangone, hanno tratto in arresto nella giornata odierna C.C., 53enne allevatore di Serra San Bruno, con l'accusa di furto di energia elettrica. In base a quanto sarebbe emerso, l'uomo avrebbe rotto il sigillo a monte del contatore Enel, allacciandosi dunque abusivamente, in modo tale da illuminare il piazzale antistante. Il contratto che prevedeva la fornitura di energia elettrica era stato chiuso nel lontano '97. Nei confronti di C.C. è stata dunque disposta la misura degli arresti domiciliari, in attesa del processo per direttissima che si terrà nella giornata di domani.
Lunedì 24 settembre. Reggio, Palazzo Campanella. Ore 11 del mattino. Attorno alla sede del consiglio regionale è il caos. La ‘testa d’ariete’ dei lavoratori forestali è pronta a sfondare i cordoni della polizia. Contemporaneamente Talarico, presidente del consiglio, partorisce il topolino: ‘Il controllo dei bilanci dei gruppi consiliari sarà affidato ad una società esterna. Lavoreremo per individuare ulteriori risparmi’. Sì, l’ha detto proprio lui. Franco Talarico, che per il 2012, stipendio a parte, gioverà di 185mila euro per spese di rappresentanza. 17 volte il salario di uno di quei padri di famiglia, forestali, a cui la regione dice ‘non ci sono soldi’.
L’Italia si avvia verso la propria fase di sviluppo. Dopo i tagli incondizionati previsti dal "Decreto Salva Italia", gli italiani possono dormire sonni tranquilli di conseguenza all’approvazione del "Decreto Sviluppo" disegnato dal ministro Passera.
Il governo infatti, dopo averti ferito a morte, ha pensato bene di offrirti qualche leggera medicina, ma non per la tua ripresa totale, soltanto per mantenerti in uno stato di convalescenza cronica che comunque non ti permetta di soccombere perché così puoi ottemperare ai doveri del buon cittadino.
Senza avanzare velleità da economista - assurda pretesa da parte mia! - mi piacerebbe affrontare le problematiche dei giovani legate al mondo del lavoro partendo dall’esperienza personale.
Terminati gli studi, ho lasciato casa per 2 semplici motivi: primo per tentare di raggiungere la mia autonomia personale, secondo per fare qualcosa che potesse, non dico appagarmi, ma darmi delle soddisfazioni dal punto di vista professionale.
Ho sempre pensato che il lavoro fosse un rapporto di "subordinazione" contraccambiato da una retribuzione, per il semplice fatto che all’offerta di una prestazione professionale debba sempre seguire un contributo in denaro, nel rispetto del Contratto Nazionale di Lavoro.
Così, sicuro di avere un’idea del rapporto lavoratore-datore di lavoro, inizio la ricerca del famoso "posto".
Devo dire che una prima soddisfazione è arrivata quando, da laureato, presentandomi ad una "prestigiosa" testata giornalistica calabrese, hanno accettato di farmi collaborare dandomi la possibilità di pubblicare articoli. Retribuzione? Ad articoli, ovvero legata alla produzione. Non mi lamento, ci può stare… soprattutto quando cominci a scrivere per un quotidiano non puoi avanzare "assurde" pretese, pur sapendo che ciò che andavi a guadagnare l’avresti speso di benzina e telefonate (inconvenienti che l’azienda non riconosce al lavoratore).
Nel frattempo, per poter sbarcare il lunario, ho continuato la ricerca del famoso "posto" (che nella migliore delle ipotesi sarebbero diventati "posti").
Dopo l’iscrizione su vari siti che offrivano lavoro, mi imbatto in una serie di figure professionali che, stando ai nomi, posso affermare che gli inventori sono stati tanto creativi quanto quelli che hanno inventato i nomi dei corsi di laurea… roba da far accapponare la pelle per l’invidia perfino agli studiosi dell’Accademia della Crusca... State ad ascoltare: «Operatore di Teleselling e Telemarketing; Consulente Telemarketing a domicilio; Consulente energetico; Sub agente esperto previdenziale; Green Assistant; Agente Monomandatario; Consulente commerciale business e team manager business; Agente mono e plurimandatario; Agente esperto nella vendita a rate; Agente/procacciatore; Procacciatore d’affari; Art Promoter; Segnalatore/Venditore; Consulente commerciale business e team manager business…». E non continuo oltre perché veramente, guà…, ci sarebbe da riscrivere la Bibbia.
Allora, dopo questa serie infinita di figure professionali che non si capisce di che MINCHIA si occupano, tu ti senti veramente un cretino e dici: "Il mondo del lavoro è cambiato… forse è meglio continuare a studiare…". Detto ciò, dai un’occhiata ai Master che potresti fare per "diventare qualcuno". State attenti che gli indirizzi professionali dei Master sono di gran lunga più belli delle figure sopra descritte. Quindi: «Master in Comunicazione e Cultura del Viaggio; Master Tourism Quality Management; Master in Tourism Marketing & Web Communication; Master in Imprenditorialità e Management del Turismo; Master in Comunicazione Ambientale; Master in Management degli Eventi - Turismo Congressuale & Incentive Travel…» solo per fare qualche esempio, e chi più ne ha più ne metta.
Alla fine ti accorgi che agli indirizzi di studio non risulta, nonostante i continui tentativi di associazione, nessuna figura professionale richiesta dal mercato del lavoro e viceversa. Quindi ti chiedi: "Ma a che cazzo servono queste cose?".
Ma che cazzo è un Operatore di Teleselling e Telemarketing se non un semplice Operatore telefonico. Oppure, che cavolo è un Procacciatore di affari o un Consulente Telemarketing a domicilio se non un povero sbandato che fa vendita porta a porta. È come se per un annuncio di lavapiatti uno scrivesse: "Cercasi Lustratrice ceramiche e simili da vivande". Però vi giuro che sull’Agente mono e plurimandatario ancora ci sto studiando!!!
Già scoraggiato dai neologismi del mercato del lavoro, provi comunque a fare qualcosa. Allora ti ritrovi in un call-center a vendere contratti telefonici alle persone.
Qui magari ti pagheranno con un fisso mensile, trattandoti da lavoratore. No! Verrai pagato a provvigioni e "assunto" con un contratto a progetto. Non si sa ancora se ti daranno un fisso orario non superiore a € 3,50 lorde all’ora (se ti va bene!!!) e suscettibile di cambiamenti in difetto. Per i contratti effettuati invece, ti diranno che guadagnerai un tot questo mese per quelli andati a buon fine, ma se dovessi superare una certa soglia guadagnerai 5 euro in più per le sigarette che era l’unico "lusso" che potevi e adesso non puoi più permetterti.
Accetti pure questo e sopravvivi, sperando che col tuo lavoro "in proprio" e qualche giornata di cameriere riesci a tirare avanti… con la speranza che un imprevisto non ti costringa ad andare dal dentista oppure a comprare un nuovo paio di occhiali. Per il primo problema resisti fino a che non superi il grado della sopportazione, per il secondo utilizzi il nastro adesivo o meglio la colla attack.
Ma la speranza è l’ultima a morire, e dopo aver fatto il lavoro più denigrante del mondo dal punto di vista contrattuale, pensi che le cose prima o poi debbano cambiare. Così scopri che nel Decreto Sviluppo dell’attuale governo, - che dovrebbe rappresentare l’inizio della ripresa economica del tuo paese - esiste un comma (7 Art. 24 bis) che dà la possibilità ai padroni dei call-center di mantenere gli operatori outbound (che si occupano di chiamare nelle case per intenderci) precari a vita, sfruttando la legge che prevede per questa figura di lavoratore il contratto a progetto vita natural durante.
Certo non si può contestare il fatto che la legge del grande ministro non crei sviluppo. Sviluppo sì, ma per i grandi imprenditori delle telecomunicazioni, che tengono nelle loro grinfie migliaia di ragazzi schiavizzati (e rincaro SCHIAVIZZATI!), perché costretti da una situazione di bisogno.
Così è ricominciata per noi la ricrescita del paese. Con queste prospettive di sviluppo mi sa che le cose andranno sempre peggio. Non mi resta che augurarvi(mi) buona fortuna utilizzando le parole del grande Guccini: "Lotterie, l’unica fede il cui sperare". E non preoccupatevi, nel caso non vinceste, contribuireste comunque ad alimentare le casse del governo che si sta prodigando per il nostro risanamento.
Urla, fischi, accuse e veleni. Non una giornata esaltante, quella di ieri, per il Consiglio comunale della città capoluogo di regione. Nel tardo pomeriggio è stata approvata, a maggioranza, la delibera con cui si chiede la decadenza del sindaco Michele Traversa. Con questa decisione dovrebbe essere evitato il commissariamento, anche se molti, non solo tra i banchi dell'opposizione, ritengono illegittimo questo atto. D'altra parte, però, è stato proprio il prefetto Antonio Reppucci a spiegare all'Ansa che "quella tracciata dal Consiglio comunale con la delibera in cui si parla di opzione del sindaco è una strada praticabile sotto l’aspetto giuridico". A guidare il Comune fino alle elezioni, quindi, dovrebbe essere l'attuale vicesindaco, Maria Grazia Caporale. Da alcuni cittadini presenti in aula sono arrivati dei fischi durante l'inno nazionale, fischi che hanno fatto solo da preambolo alle urla lanciate in seguito dai consiglieri delle opposte fazioni. L'ormai ex sindaco non si è presentato in aula, ma in compenso c'erano i lavoratori di Ambiente e Servizi S.p.a. - la partecipata che si occupa dei rifiuti a Catanzaro - il cui contratto scade il prossimo 31 dicembre.
Intanto, da più parti si iniziano ad affilare le armi per l'ormai certa campagna elettorale. I maggiorenti catanzaresi del Pdl, in primis gli assessori regionali Mimmo Tallini e Piero Aiello, pare abbiano già individuato il successore di Traversa, che potrebbe essere proprio Sergio Abramo. L'ex consigliere regionale ed ex sindaco di Catanzaro per un decennio, che attualmente è presidente della Sorical, incassò un consenso bulgaro quando si ricandidò per il secondo mandato, ottenendo oltre il 75% dei voti.
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