Mercoledì, 06 Giugno 2012 14:50

Mongiana, le attività della Pro-Loco

mini Mongiana__FerriereMONGIANA – Una regione dalle mille sfaccettature. Una terra, la Calabria, caratterizzata da un lato, dalle tante – sin troppe – negatività che la circondano; dall’altro lato, però, c’è una Calabria migliore, che intende reagire ai problemi di un territorio molto spesso sopraffatto da una certa arretratezza, soprattutto dal punto di vista culturale. La Pro Loco di Mongiana, ad esempio, ha sempre cercato di promuovere iniziative in tal senso, soprattutto negli ultimi tempi, sotto la presidenza di Francesco Aloi. "Il nostro obiettivo – si legge in una nota del gruppo - è stato sin dall'inizio quello di coinvolgere ragazzi e studenti, di ogni ordine e grado, non solo della nostra provincia, ma anche del resto d’ Italia, realizzando una serie di progetti Pon, grazie soprattutto al prezioso contributo dell’ufficio territoriale per la biodiversità ed il centro di educazione ambientale del corpo Forestale dello Stato. Ultimo in ordine di tempo, quello attuato con l’ Istituto comprensivo di Nocera Torinese per otto giorni, con il solo scopo di promuovere le peculiarità storiche ed ambientali del territorio, anche perché solo diffondendo la cultura si può sviluppare il nostro territorio". Relativamente al coinvolgimento delle scuole, il 29 e 30 maggio scorsi, grazie anche alla collaborazione del professore Lombardi dell’ istituto comprensivo di Nardodipace, i ragazzi della prima e seconda media hanno potuto conoscere meglio il proprio paese, facendo un viaggio nella storia di Mongiana. Gli studenti hanno dimostrato grande interesse e attenzione, che si è concretizzata con un lavoro di approfondimento. Oltre a ciò, sono in via di realizzazione tutta una serie di iniziative culturali, come seminari e convegni di altissimo spessore, incentrati perlopiù sulla storia di Mongiana e del Meridione d’ Italia, trattando anche questioni mediche e di attualità. La prestigiosa sede della Pro Loco, inoltre, ha ospitato una mostra fotografica sull’ Unità d’Italia, caratterizzata  da un elevato numero di presenze. Sempre nel 2011, si è registrata l’importante visita di una delegazione di cittadini della Valle d’ Aosta, guidata dal presidente del consiglio regionale valdostano. "Nell’ottica della promozione culturale del territorio, dunque – prosegue la nota -  la Pro Loco riveste un ruolo primario, in quanto meta di migliaia di visitatori. Basti pensare che solo nei primi cinque mesi del 2012 si sono registrate circa 1500 presenze, che da un paio d’anni a questa parte viene accolto e guidato dal team dell’associazione, con a capo il responsabile delle visite guidate, Bruno Iorfida". Da ricordare, inoltre, che la sede del gruppo ospita, in modo permanente, una copia dell’ Ecomuseo delle Ferriere, realizzato dal professor Danilo Franc, ed una serie di reperti storici, come la copia della lettera che Garibaldi indirizzo ad Achille Fazzari e diverse scorie di fusione della Fonderia. Numerose sono, dunque, le attività portate avanti e che, sicuramente, verranno promosse nel corso degli anni, affinchè "questi eventi siano un volano di sviluppo per l’intero comprensorio".

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mini maturitaSaranno ben 480 mila gli studenti che si presenteranno agli esami di maturità per l’anno 2011/2012 in tutta Italia. Sono stati resi noti i nominativi dei commissari esterni e dei Presidenti di commissione. La novità di quest’anno è che tutte le materie oggetto della 2a prova sono affidate ai commissari interni, mentre la 1a prova, ossia il test di italiano, è affidato ai 3 commissari esterni. Le prove scritte si effettueranno: 
20 Giugno 2012 - Prima prova di Italiano
21 Giugno 2012 - Seconda prova
25 Giugno 2012 - Terza prova

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cartellaMentre camminavo tra le ceneri del C.s.o.a. “Cartella” di Reggio, ieri, l’odore delle travi bruciate, delle cucine andate in fumo e della cenere e di tutto il resto, mi dava la nausea. Non era solo un fatto fisico, l’ho capito appena mi sono allontanato: ragionando sull’accaduto con i compagni del Brigante ho subito sentito un grande sconforto. E una nostalgia fortissima e irrazionale per Ciccio Svelo. L’assemblea pomeridiana, partecipata e incoraggiante, mi ha un po’ risollevato, ma l’amaro in bocca, andando via da quel cumulo di macerie, è rimasto eccome. Ed è tornato a diventare nausea quando ho letto i comunicati di solidarietà che inondano la rete.

Più che la retorica sulla funzione sociale (che tutti scoprono solo oggi) di uno spazio come il “Cartella”, dovrebbe interessare la matrice di quest’azione. Le svastiche disegnate con la bomboletta rossa, per esempio, sono insolite per chi vorrebbe rivendicare politicamente un atto violento di matrice anticomunista. L’incendio, questo è palese, è stato appiccato da mani “esperte”, che dovevano avere la sicurezza del controllo del territorio.

Reggio è una città difficile. Dall’inizio degli anni ’70, dalla rivolta dei “boia chi molla” di Ciccio Franco, progenitore politico di Scopelliti, nella città sono costantemente presenti apparati di potere occulti che troppo spesso hanno goduto della collaborazione – è storia – tra la borghesia ‘ndranghetista, l’eversione nera e i servizi segreti deviati. Apparati sempre presenti, redivivi. Che forse vacillano e quindi reagiscono. Qui quello che conta è il territorio. Il controllo capillare dell’economia e del consenso.

Il territorio è l’obiettivo dei ragazzi del Cartella, come di molte altre realtà sociali che in Calabria stanno per la prima volta facendo rete. Hanno occupato spazi che erano stati pagati con soldi pubblici, dei cittadini, ben presto finiti nel degrado, in mano ai caporioni delle ‘ndrine di Gallico, dei Iannò e dei Suraci e di molte altre “famiglie”. Hanno combattuto lo spaccio di eroina, che in quella piazza, prima che arrivassero loro, era prospero. Hanno fatto teatro, hanno organizzato servizi per gli immigrati, hanno creato forme di microeconomia sostenibile. Sono stati avvertiti tante volte, minacciati, che quando sarebbe stata l’ora, da lì avrebbero dovuto andarsene. L’ora a quanto pare è arrivata. Ma non se ne vanno, e provano a convincerli con le fiamme.

Quello spazio è strategico, appetibile per molti. Con i lavori del lungomare e lo svincolo A3 a pochi metri, l’area ha un potenziale commerciale su cui qualcuno vuole mettere il cappello, anzi la coppola. Poi i ragazzi parlano, scrivono, fanno un sacco di iniziative, cercano di riprendersi la periferia. Ovvio che danno fastidio. Non deve sorprendere, quindi, se in questo surrogato di democrazia che è l’Italia, la prima preoccupazione del ministro Cancellieri è il popolo No Tav - e non, ad esempio, lo strapotere della ‘ndrangheta o il voto kazako di Catanzaro - se il potenziale leader del centrotrattinosinistra dice che bisogna negare l’ambulanza a chi non paga le tasse, se nessuna istituzione (Comune, Provincia, Regione) sente il dovere di schierarsi incondizionatamente al fianco dei ragazzi del Cartella. La discussione, oggi, non è sul loro operato, né sulla loro ideologia politica. La gravità e la violenza dell’atto che hanno subìto impongono una riflessione a livello superiore. In Calabria, ma non solo, ci sono persone che impegnano il proprio tempo a lavorare per sottrarre spazi e persone al degrado, alla malavita, all’abbandono. Quello che fanno può anche non piacere, è discutibile come ogni cosa, ma di fronte ad un’aggressione del genere, non si può cedere a timidezze o a personalismi. Bisogna stare con loro e aiutarli a ricostruire, con i fatti. Perché è chiaro da che parte stanno, non c’è ambiguità. Quello che non è chiaro, purtroppo, è da che parte sta lo Stato. 

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mini Asd_AncinaleNuovo obbiettivo raggiunto per l’Asd Ancinale di mister Gagliardi. Dopo aver vinto il campionato di Calcio a 5 categoria Giovanissimi - all’interno di uno dei tre gironi della delegazione distrettuale di Vibo - i ragazzi di Gagliardi sono usciti vittoriosi dal triangolare provinciale contro i Bulldog della città capoluogo e la Junior Tropea, rispettivamente allenate dai mister Blandino e Stumpo.

Nel primo match contro i Bulldog i ragazzi dell’Ancinale hanno dimostrato subito la loro superiorità imponendosi con un largo 7 a 1. Nonostante nella seguente partita dei Bulldog contro la Junior Tropea si esordisse con un inizio più equilibrato, i calciatori di Stumpo ne sono usciti con un 6 a 2 a favore. A suggellare il trionfo, nuovamente l’ottima prestazione tecnica dei Giovanissimi dell’Ancinale che hanno superato con un 5 a 2 la formazione di mister Stumpo.

In palio? La finale regionale contro le vincitrici delle delegazioni distrettuali di Rossano e Catanzaro che si giocherà il 26 aprile prossimo con quadrato da gioco ancora da destinarsi tra il palazzetto dello sport del quartiere Corvo di Catanzaro o la struttura sportiva di S. Elia di Pentone.

Per aggiudicarsi il primato regionale ogni partita avrà la durata di 30 minuti. Il calendario delle gare finali prevederà il primo match alle ore 17, durante il quale si scontreranno le squadre delle delegazioni di Rossano e Catanzaro. La perdente affronterà l’Asd Ancinale. Di conseguenza la finale si disputerà tra le formazioni vincenti.

Una prova importante per la squadra di mister Gagliardi, che nel tentativo di confermare la positiva stagione dell’Asd Ancinale, proverà ad aggiudicarsi il titolo regionale dei Giovanissimi Calcio a 5.

«Questa per me è una grande soddisfazione, - ha dichiarato l’allenatore dell’Ancinale - anche perché se non dovessimo vincere, possiamo meritatamente sostenere di essere tra la 3 squadre più forti della Calabria». In chiusura, Gagliardi ha rinnovato la sua soddisfazione sostenendo: «I ragazzi hanno dimostrato grandissima capacità nel discernere le peculiarità del calcio a 11 da quelle del calcio a 5. È bello per un allenatore riscontrare nei propri calciatori una certa maturità tecnica… I Giovanissimi, abbandonato il percorso della scuola calcio, cominciano a sentirsi padroni del proprio ruolo e delle proprie capacità».

Ad ogni modo, la tensione che in questi giorni i ragazzi di Gagliardi provano per la finale regionale di Calcio a 5, viene subito alleviata dall’emozione per le partite amichevoli che gli stessi disputeranno a fine mese con il settore giovanile del Chievo Verona. Nel programma è previsto anche lo scontro di serie A Chievo - Roma.

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mini zimSERRA SAN BRUNO – Vittoria da cardiopalma per i “baby” bianco blu nel match odierno contro il Futsal Ardore, terza forza del campionato. Inizio tutt’altro che semplice per i serresi sotto di due gol, che inizialmente hanno fatto pensare ad una sconfitta già segnata. Macchè. Da qui in avanti ha inizio la “remuntada” del Serra: prima Simone Capone (foto) accorcia le distanze; poi Tassone sigla il gol del momentaneo pareggio, andando nuovamente in rete nell’occasione successiva, portando i suoi sul momentaneo 3 a 2. Il poker locale, ad opera del solito Capone, manda il tilt gli avversari che, però, reagiscono siglando il 4 a 3. Il Serra, però, mantiene la giusta concentrazione e va nuovamente in gol (5 a 3). Negli ultimi venti minuti di gioco, prima il Futsal Ardore batte per la quarta volta l’estremo difensore locale, per poi pareggiare i conti con Crisafi, autore di una tripletta. Quando tutto, ormai, sembrava compromesso arriva il vantaggio del Serra con Valente e, nei minuti di recupero, il capitano bianco blu, Andrea Capone, mette a sicuro il risultato, regalando ai propri ragazzi un successo che serve soprattutto per il morale.

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mini franco-violaIl conto alla rovescia è iniziato. Domani pomeriggio, infatti, la Vibonese scenderà in campo al “D’ Ippolito” di Lamezia Terme per il derby numero nove contro l’undici di mister Costantino. L’allenatore Franco Viola (foto), intanto, ha presentato la sfida di domani contro la Vigor Lamezia, partendo dall’attuale momento che si sta vivendo in casa Vibonese. "Siamo relativamente tranquilli. Avvertiamo comunque il peso del derby e, soprattutto, quello di una classifica che ci vede in una posizione che non ci consente di commettere altri passi falsi. In settimana abbiamo analizzato a dovere la gara con la Paganese e studiato a fondo la Vigor Lamezia. Siamo consapevoli di andare ad affrontare una formazione forte, che sta disputando un ottimo campionato. I fatti e i numeri sono dalla parte dei biancoverdi, che tra l’altro in casa concedono pochissimo, ma noi contiamo di fare una grande partita e di portare a casa un risultato positivo".  L’allenatore di Taurianova si sofferma anche sulla squadra a disposizione. "Chi scenderà in campo gode della massima stima e sono certo che farà del suo meglio. Ho visto un gruppo carico al punto giusto che ha risposto bene alle sollecitazioni dello staff tecnico. Per quanto mi riguarda sarei davvero contento se i ragazzi ripetessero le ultime prestazioni, perché la squadra, anche se ha raccolto poco, ha giocato un buon calcio e avrebbe meritato molto di più. E’ un derby e come tale in questi casi c’è sempre una motivazione in più, inutile nasconderlo. Tra l’altro loro sono in corsa per la promozione e noi per la salvezza, quindi di stimoli aggiuntivi ce ne saranno parecchi. Si tratta della classica partita che nessuno vuole perdere. Prevedo una sfida aperta. Dovremo stare molto attenti alla Vigor Lamezia, che ha calciatori che possono punirti in qualsiasi momento ed al primo errore, ma allo stesso tempo non scenderemo in campo con il solo scopo di gestire il risultato. Come sempre ce la giocheremo a viso aperto".

 

Ecco la lista dei convocati:
Portieri: De Filippis, Pronestì
Difensori: Caridi, Cosentino, D’Agostino, Di Berardino, Salvatori
Centrocampisti: Benincasa, Coco, Corapi, Cosenza, Figliomeni, Mazzetto, Mercuri, Vitale
Attaccanti: Caraccio, Doukara, Mastroianni, Saturno, Visconti

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Sabato, 28 Gennaio 2012 19:36

Serra, interesse per le attività dell'Aics

mini aicsRiceviamo e pubblichiamo:
SERRA SAN BRUNO – Si registra grande partecipazione ed entusiasmo attorno ai progetti dell’Aics, ideati dal presidente del circolo zonale Francesco De Caria e portati avanti dall’istruttore sportivo Bruno De Caria, già noto all’attività socio-sportiva locale. Particolare interesse ha suscitato il progetto “Gioco-sport calcio a 5” che si svolge presso la palestra interscolastica, con 2 lezioni a settimana, con una partecipazione di ben 25 bambini di età compresa fra i 6 e i 10 anni. In questo caso, le finalità sono legate allo sviluppo armonico del bambino e fanno riferimento ai principi della polivalenza (le attività motorie devono avere carattere orientato allo sviluppo di capacità ed abilità la cui trasferibilità, valenza e validità sia molteplice) e della multilateralità (il nesso è con gli aspetti didattici, cioè i contenuti, i mezzi e la loro organizzazione). Successo anche per il progetto “A scuola di calcio a 5”, rivolto alle classi superiori e che offre insegnamento a 15 ragazzi. In generale, l’Aics si propone di intensificare le sue attività e di raggiungere rilevanti scopi: contribuire alla formazione motoria, da realizzarsi in ambiente sano, controllato da istruttori esperti; favorire e valorizzare la voglia di giocare dei ragazzi; educare il giovane a rispondere tecnicamente in modo efficace alle varie situazioni di gioco; formare ragazzi che possano successivamente dimostrare livelli adeguati alle qualità sportive apprese e inserirsi eventualmente nelle numerose società che formano il pianeta sportivo giovanile; arricchire il patrimonio motorio dei bambini affinché possa essere riutilizzato anche in altre discipline sportive; contribuire alla formazione di una personalità in cui l’insuccesso e la sconfitta non determinano sfiducia ma stimolano il desiderio di riprovare e di valutare laddove si è sbagliato; dare la possibilità di ricevere gratificazioni in quello che si fa, dosando opportunamente le difficoltà sia in allenamento che durante gli eventi agonistici, evitando esasperazioni o richieste di migliori prestazioni. Come spiega il presidente De Caria le attività sportive svolte “permettono di ampliare in modo naturale il patrimonio motorio del bambino, di favorire la conoscenza della propria corporeità, di sviluppare e di perfezionare gli schemi del movimento. Inoltre – aggiunge - a livello cognitivo, viene sollecitata la capacità di analizzare una quantità notevole di stimoli, di elaborarli e di produrre una risposta di comportamento adeguata alla particolare situazione di gioco”. Nello specifico, “lo sviluppo motorio viene perseguito in un ambiente sano, dove le attività sportive costituiranno un mezzo efficace per la formazione globale del bambino rivendicando, quindi, la centralità del bambino stesso, con le sue necessità, capacità ed aspettative. Gli apprendimenti dovranno essere il naturale risultato di attività tecnico-calcistiche svolte in forma ludica e giocosa che sfruttano l’innata voglia di giocare dei nostri ragazzi, arricchendone, quindi, il patrimonio motorio. Grande cura ed attenzione – precisa De Caria - verrà rivolta allo sviluppo della sfera sociale, alla formazione di una personalità e di un autonomia attraverso la giusta considerazione del confronto con gli altri, intesi come un momento di verifica. Si darà a tutti – conclude il presidente dell’Aics - la possibilità di ricevere gratificazioni in quello che fanno”.
Biagio La Rizza
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mini ALLETTO_e_COCO1VIBO VALENTIA – Per due giocatori che arrivano, ce n’è un altro che, purtroppo, deve fare le valigie. Si tratta di Marco Puntoriere, attaccante reggino, che lascia la Vibonese dopo aver collezionato 21 presenze e messo a segno 4 reti, per un totale di 1527 minuti, con 3 sostituzioni fatte, 7 avute e 2 ammonizioni. In entrata, invece, nella mattinata di oggi  è stato messo nero su bianco con due giovani elementi, entrambi classe ’90, di cui si dice un gran bene e con interessanti trascorsi alle spalle, nonostante la giovane età. Vestiranno, infatti, la maglia rossoblù l’esterno Vincenzo Coco e il difensore centrale Alessio Alletto (foto), entrambi provenienti dal Trapani, società di Prima divisione.  La doppia trattativa è stata agevolata dall’agente Figc Francesco Navarria, che ha inteso «ringraziare il presidente Caffo e i suoi collaboratori per la serietà e la professionalità dimostrata nella trattativa. Sono sicuro che i ragazzi sapranno farsi valere e ripagare la fiducia».  Anche se fuori sede è stato il direttore sportivo, Mauro Beccaria, il regista della doppia operazione, che viene spiegata dal presidente rossoblù Pippo Caffo: «Ci legano buoni rapporti col Trapani e questo ha agevolato l’operazione che ci ha permesso di tesserare due calciatori giovani, ma di indubbio valore e che finora hanno fatto bene. In questo modo ampliamo l’organico, soprattutto il parco under, dopo le recenti partenze, e allo stesso tempo mettiamo a disposizione dello staff tecnico dei ragazzi validi che gli consentiranno di adottare nuove e diverse soluzioni».  Il presidente ha poi puntualizzato sulla politica della Vibonese tesa alla linea verde: «Puntare sui giovani non vuol dire abbassare il livello tecnico e qualitativo della squadra, soprattutto se i ragazzi sono di un certo valore. Per esempio, Alletto e Coco l’anno scorso hanno vinto il campionato di Seconda Divisione. Per il resto sono convinto che la squadra raggiungerà il suo obiettivo e spero sempre che il pubblico ci stia vicino. Il mercato? Il nostro direttore sportivo è sempre allerta. Qualcos’altro si potrebbe fare». 
Conosciamo, poi, da vicino i nuovi arrivati in casa rossoblù. 
Alessio Alletto, difensore centrale, è nato a Palermo il 17/02/1990. Cresciuto calcisticamente nel Settore giovanile del Ribolla di Palermo (la società di Totò Schillaci), Alletto è poi passato al Trapani, dove ha collezionato ben 54 presenze e 1 gol, in due stagioni, in Serie D, contribuendo al salto nei professionisti nella stagione 2009/10. L’anno successivo ha collezionato 16 presenze in Seconda Divisione sempre con il Trapani, che a fine stagione ha centrato il nuovo salto di categoria. E’ stato campione europeo under 18 con la Nazionale di Serie D nel 2007/08. 
Vincenzo Coco è nato a Sciacca (AG) il 31/08/1990. Può essere utilizzato da esterno alto, sia a destra, sia a sinistra. Ha fatto tutta la trafila nelle giovanili del Trapani, esordendo in prima squadra nel torneo di Eccellenza 2007/08 vinto dalla formazione siciliana. Quindi ecco due stagioni in Serie D da titolare, nelle quali oltre a collezionare ben 60 presenze, ha mostrato un buon feeling con il gol (8 reti), contribuendo al salto di categoria del Trapani. Nella stagione 2010/11 ha giocato 20 partite e messo a segno 2 reti, sempre con la compagine siciliana, in Seconda divisione, centrando a fine anno la terza promozione di quella che è stata una gran bella cavalcata vincente.  Al suo attivo anche due presenze con la Nazionale Under 18 di Lega Pro contro Portogallo e Belgio.  Alletto e Coco, svincolati dal Trapani, sono stati tesserati dalla Vibonese fino a giugno del 2013.

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mini studentiGiorno 22 Dicembre, presso l’Aula Magna dell' Istituto Superiore “Luigi Einaudi” di Serra San Bruno, noi ragazzi del V B e del IV B IGEA abbiamo portato in scena una commedia sull’Unità d’Italia. Nessuno di noi ha partecipato con lo scopo di mettersi in mostra, ma si è voluto soltanto mettere in risalto, attraverso un confronto tra due gruppi di scolaresche diverse (uno serrese e uno napoletano), quanto in questi anni i cittadini italiani hanno generato, e cioè un federalismo sociale ancor prima di un federalismo politico, programmato e applicato dalle istanze politiche.

Quindi grazie alla partecipazione assidua di noi ragazzi e in particolare ai miei compagni  che hanno saputo calarsi nel personaggio di Garibaldi e di Anita, si sono portati alla luce i sani concetti di costituzionalità e fratellanza che sono stati la base, nel 1861, per la formazione della nostra Nazione. Io stessa ho avuto l'onore di ricoprire il ruolo della “Signora Italia”, un ruolo non di poca importanza, e recitare questa preghiera: “Affinché ognuno di noi sia più cosciente del suo nome e della sua storia; affinché ognuno di noi sia degno di essere figlio dell'Italia nostra, di quell' Italia che deve essere fiera, ma non superba, forte, ma non violenta, come è stata sognata da San Francesco e cantata dal sommo poeta Dante Alighieri”.

All’inizio avevamo preso la cosa poco sul serio, ma poi ci siamo resi conto che pur essendo una commedia, il cui tema era molto toccante come anche l'obiettivo da aggiungere, c’era bisogno di tanto impegno e di tanta buona volontà e voglia di fare.

Anche se non siamo stati bravi attori di teatro, ci siamo proprio divertiti a portare avanti le prove, e poi, soprattutto, ci siamo messi alla prova noi stessi. 

Erminia Ariganello (V B, Ragioneria)

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Domenica, 18 Dicembre 2011 23:08

Bruno Rosi e la Luna di carta

mini luna_di_carta_camilleri«Quann'era picciliddro, una volta sò patre, per babbiarlo, gli aveva contato che la luna 'n cielu era fatta di carta. E lui ci aviva criduto». 250 pagine da scorrere tutte d’un fiato. Leggero quanto un racconto, torbido come un romanzo. La luna di carta di Camilleri parte proprio da una surreale rivelazione che da bambino il commissario Montalbano ascoltò dalla bocca di suo padre, che per babbiarlo (prenderlo in giro) gli disse che la luna è fatta di carta. Montalbano naturalmente ci aveva creduto. 

Questo è più o meno quanto accaduto a Serra San Bruno nel corso dell’ultima campagna elettorale, quando per accaparrarsi il consenso degli elettori serresi, i PdL boys fecero venir giù dal pulpito promesse a valanga. Ed allora via con campi da golf, piste di go-kart, ospedali del futuro, diurni in ogni dove, strade asfaltate entro un mese dall’insediamento della nuova giunta, finanziamenti per il sostegno alle giovani coppie e a chi volesse edificare una nuova casa, piscina comunale adeguata alle esigenze dei giovani disabili (con tanto di nome e cognome degli stessi ragazzi sparati in piazza direttamente dai palchi), un nuovo ciclo per la raccolta differenziata dei rifiuti, soluzione del problema acqua (non)potabile ed ultimo, ma non meno importante, l’immancabile cavallo di battaglia dei 100 posti al Parco delle Serre (fra l’altro finanziati tramite il Fondo Sollievo esaurito più di 4 anni fa). Strette di mano, pacche sulle spalle e frottole come se piovesse. I serresi ci credettero. 

Sono passati i primi 6 mesi e Serra San Bruno è ancora dominata dal marciume figlio della poco oculata gestione di una squadra divisa che ci governò fino al novembre 2010. Non tanto, o non solo, per colpa dell’ex sindaco Lo Iacono, trovatosi solitario ad amministrare un intero comune, ma del resto dei componenti di una maggioranza presente a singhiozzo. In comune assessori e consiglieri ci andavano ogni 2-3 mesi per fare sfoggio del vestito della domenica ed alzare ogni tanto la mano durante le votazioni nei consigli comunali. Non esistono ricette assolute per la felicità di un piccolo centro urbano del meridione, soprattutto in un periodo così magro, ma urge per il prossimo futuro avviare la formazione di una classe amministrativa caratterizzata dalla presenza di uomini e donne, non per forza giovani, ma necessariamente capaci e liberi. Affinché finalmente si definisca un’inversione di tendenza che allontani la città dal binario morto che ancora adesso sta percorrendo e che ha visto come protagonisti, non solo oggi, decine di professionisti “navigati” con uffici privati colmi di lavoro e poco tempo da dedicare alla vita amministrativa di Serra, ed una manciata di ragazzi a cui è stata sistemata addosso l’armatura scintillante della gioventù forgiata da tanti voti (perché appartenenti a famiglie numerose) ma da poca, pochissima qualità amministrativa. Solo così si potrà scardinare il meccanismo creato da chi si è permesso il lusso di promettere tutto, anche l’impossibile, e non mantenere nulla. E trascurante della grave crisi che ci attraversa, nell’arco di questi 6 mesi ha ben pensato di far adottare aiuole ai commercianti ed inscenare tragicomiche giostre medievali fra rioni. Ci manca solo, per l’appunto, la luna di carta. 

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