mini stillitani
Francescantonio Stillitani sbatte la porta e se ne va. Dopo l’esclusione dalle liste per il Senato e soprattutto per la Camera dei Deputati, l’Assessore regionale al Lavoro, Formazione Professionale e Politiche Sociali, in una nota stampa diffusa nel pomeriggio rende pubblica la sua decisione di abbandonare il partito di Casini e soprattutto, di rimettere l’incarico rivestito ormai da due anni in seno alla Giunta regionale. “Non me la sento di continuare a militare nell’Udc e perciò lascio il partito, non condividendone più la logica gestionale che ritengo oggettivamente ingiusta” spiega Stillitani precisando di non voler aderire al momento a nessun altro progetto politico. Non si tratterebbe quindi di un esodo in un altro partito in previsione di una potenziale candidatura per le imminenti politiche, anche perché ormai la maggior parte degli schieramenti hanno quasi tutti reso ufficiali i nomi dei rispettivi candidati pronti a contendersi una poltrona all’ombra del Parlamento.
Stillitani inoltre “consapevole di essere stato eletto Assessore in quota Udc”, ritiene giusto rimettere “a disposizione del Presidente Scopelliti l’incarico assegnatogli”. Lo stesso Stillitani, in chiusura della nota stampa diffusa oggi, non ha mancato di ringraziare proprio Scopelliti per la fiducia fino ad ora accordatagli. 
I malumori per il politico vibonese emergono quindi in seguito alle recenti scelte operate dall’Udc regionale in accordo con i vertici nazionali, che gli avevano preferito Michele Trematerra (secondo dopo Casini nel listone “Scelta Civica” guidato da Mario Monti per il Senato) e Katia Stancato (economista ed imprenditrice cosentina). Mentre alla Camera sotto il simbolo Udc, i posti eleggibili sono stati assegnati al capolista Lorenzo Cesa ed, in ordine, Roberto Occhiuto (deputato uscente) e Franco Talarico. Oltre a Stillitani, che avrebbe quindi rifiutato la quarta posizione, rimangono quindi fuori dai giochi per sopraggiunti limiti d’età gli uscenti Mario Tassone e Ida D’Ippolito.
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mini maria-brosioDimissioni improvvise. Spiegazioni improbabili, contraddittorie. Un copione scritto male, con un sottotesto poco chiaro. Il "caso Parghelia" è scoppiato ieri, quando il sindaco Maria Brosio ha rassegnato le dimissioni insieme ai consiglieri comunali di maggioranza. Alla base della decisione, secondo quanto dichiarato dalla Brosio, ci sarebbe un articolo di stampa in cui si faceva riferimento ad un componente della giunta comunale che avrebbe subito delle pressioni nell'esercizio del suo mandato. L'articolo in questione è stato scritto da Giuseppe Baglivo sulla Gazzetta del Sud, e il copione scritto male lo vorrebbe "colpevole" della caduta dell'amministrazione comunale.

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mini autosaloneRiceviamo e pubblichiamo:

In merito al comunicato diffuso dalla Polizia Stradale in data 7.12.2012 agli organi di stampa, i sottoscritti Avvocati Paolo Naso e Raffaella Zaccaro, in qualità di difensori di fiducia del Sig. Ottavio Mantello nato a Cardinale (CZ) il 22.11.1955 ed ivi residente al Viale Sant’Agnese, 14 precisano che:

1) Il loro assistito è incensurato ed alla data odierna non è stato raggiunto da qualsivoglia avviso di garanzia;

2) In merito alla vicenda di cui al comunicato è parte lesa

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Venerdì, 14 Settembre 2012 10:30

Soriano, intimidazione a impresa dolciaria

mini Soriano_Calabro_generaleDurante la nottata tra mercoledì e giovedì, a Soriano Calabro, nelle sede dell’azienda dolciaria Monardo, ignoti hanno fatto esplodere un ordigno a danno di un mezzo commerciale. Il furgone ha registrato ingenti danni. Gli inquirenti hanno, già dalle prime ore, ipotizzato che si tratti di un gesto di natura estorsiva.

Attestati di solidarietà sono prontamente arrivati dai vertici di Confindustria Calabria e dall’ufficio stampa dell’Assessorato regionale alle Attività Produttive'. Si tratta dell’ennesimo grave episodio intimidatorio a danno di aziende del vibonese. La criminalità organizzata, purtroppo, continua a mostrare la sua recrudescenza in un momento già economicamente difficile per la sopravvivenza delle imprese calabresi. 

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bruno-censore-150x150Riceviamo e pubblichiamo

“Perché i lavori della Trasversale delle Serre vanno a rilento? Quali sono gli ostacoli che impediscono la consegna degli appalti dei nuovi tratti ed il completamento dei lavori?” Questi ed altri interrogativi faranno da sfondo alla conferenza stampa che il Consigliere regionale Bruno Censore (foto) ha indetto per mercoledì 13 giugno 2012, a partire dalle ore 10.30, presso la sala conferenze della Comunità Montana delle Serre. “Quella della Trasversale delle Serre sembra essere una storia infinita – ha detto Censore. Più volte presentata dai vertici dell’Anas come un’opera quasi compiuta,  in realtà è ancora un cantiere aperto, nonostante la mia personale attenzione ed  il pressing dei sindaci e delle popolazioni  locali. Il mio timore è che questa strada diventi l’emblema dell’abbandono in cui viene lasciato il nostro territorio. Per queste ragioni, ho coinvolto in questo incontro con la stampa i sindaci e gli amministratori dei comuni  ricadenti lungo questa direttrice viaria affinché si ridesti l’attenzione dell’Anas SpA che nei confronti del nostro comprensorio deve mantenere fede ad un impegno assunto”. Alla conferenza stampa prenderanno parte il Presidente della Comunità Montana delle Serre, il Vice presidente del consiglio Provinciale di Catanzaro, i sindaci dei comuni di Serra San Bruno, Mongiana, Fabrizia, Brognaturo, Spadola, Simbario, Cardinale, Torre di Ruggiero, Pizzoni, Vazzano, San Nicola da Crissa e Vallelonga.

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mini il_sindaco_di_Serra_San_Bruno_Bruno_Rosi

In merito alle ipotesi sollevate dalla stampa su un possibile accordo Pdl-Pd, il sindaco Bruno Rosi dichiara quanto segue:

“Le allusioni diffuse dalla stampa circa un dialogo fra Pdl e Pd e l’ingresso in giunta di Rosanna Federico sono prive di ogni fondamento e non hanno nessuna attinenza con la realtà. Smentisco categoricamente qualsiasi dialogo fra la maggioranza e parte dell’opposizione volto a creare innaturali legali politici. A dispetto delle altre liste, noi non ci siamo presentati alle elezioni amministrative con un simbolo civico ma abbiamo voluto dare alla nostra compagine una precisa connotazione politica proprio perché siamo orgogliosi dei valori e degli ideali che il nostro partito rappresenta. Io sono un sindaco del Pdl e quella che ho l’onore di guidare è un’amministrazione composta da uomini del Pdl. La nostra linea politica è sempre stata ed è chiara e trasparente così come è sempre stato ed è limpido il nostro rapporto con gli elettori che ci hanno dato fiducia. La nostra proposta politica ed amministrativa non contempla accordi sottotraccia con partiti e movimenti che sono a noi alternativi e con i quali, per effetto della diversità, ci sono stati forti scontri politici. In ogni caso, non accettiamo di essere tirati in ballo senza motivo in questioni che non ci appartengono né possiamo consentire che altri inquinino la verità per danneggiare la nostra immagine o per risolvere i propri problemi interni. È quindi necessario eliminare ogni causa di confusione per i cittadini che hanno, con il loro voto, operato una scelta netta ed evidente. Nutriamo rispetto e stima, come persona e come politico, per Rosanna Federico ma siamo lontani  politicamente e dunque un suo ingresso in giunta è inimmaginabile ancorché impossibile. Diversa è la nostra storia politica, diversa è la nostra cultura politica, diversi sono i nostri riferimenti politici. A noi il popolo di Serra San Bruno ha affidato il compito di amministrare la città, alla Federico e agli altri componenti della minoranza spetta il ruolo di controllare e, perché no, di collaborare su temi dalla particolare rilevanza”. 

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mini 5neve2012 ridNon ci si fa mancare nulla, a Serra. Si perde sempre tanto tempo a prendersi troppo sul serio, e poi finisce che si dimenticano le cose davvero serie. La nevicata record, la “macchina dei soccorsi”, le polemiche, le strumentalizzazioni, i comunicati stampa, le conferenze stampa, i controcomunicati, e poi gente sempre pronta ad incatenarsi, a maledire ‘li previti l’avaru e lu guviernu’, ma anche ad autoincensarsi, a lodarsi e ad imbrodarsi, ad autocomplimentarsi per il gran lavoro fatto. Ridicolo. Il risultato è ridicolo, solo che non c’è niente da ridere. Ormai è una settimana che è scoppiata l’emergenza neve. Qualcuno dice che è finita, che è ormai storia: speriamo, ma vale la pena liberalizzare ogni tipo di scongiuro, perché il cielo si presenta ancora minaccioso. E comunque: il Vizzarro.it in questi giorni ha fornito aggiornamenti costanti sulla zona delle Serre, dando rilevanza alle emergenze e alle criticità, dando voce alle popolazioni dei paesi dell’interno, aggiornando continuamente il quadro di notizie che abbiamo raccolto su un territorio ferito e abbandonato. Abbiamo dato conto, però, anche dello squallido balletto della politica locale che litiga sulle responsabilità in piena emergenza. Balletto che si è riprodotto su facebook con liti inenarrabili tra sostenitori delle opposte fazioni, pubblici scambi di idee di una bassezza tale da far provare vergogna al peggior Borghezio. Da una parte alcuni militanti del Pd locale e il consigliere comunale Mirko Tassone (‘Al lavoro per il cambiamento’) hanno criticato aspramente l’amministrazione comunale per la gestione dell’emergenza, ma per farlo non hanno atteso che l’emergenza terminasse. E giù comunicati stampa facendo la gara a chi arriva per primo. Dall’altra il sindaco Rosi, l’amministrazione, il Pdl, hanno subito risposto con, in ordine cronologico: un comunicato del sindaco, un comunicato del coordinatore cittadino del Pdl, una conferenza stampa del sindaco. Il tutto in piena emergenza, per dire che cosa? Che il comune ha gestito tutto al meglio, che tutto è andato bene madama la marchesa, e che chi lo ha messo in dubbio dovrebbe andare a spalare la neve invece di scrivere comunicati stampa. Appunto. Un paradosso che si ripropone anche su fb con parallelismi disarmanti: “Invece di criticare e di scrivere su facebook, andate a spalare la neve, come me”. Si fa il comunicato per attaccare chi passa il tempo a fare comunicati; si scrive su fb per attaccare chi scrive su fb. Ma il problema è sempre lo stesso: la politica ridotta a discorso da bar, a lotta tra tifoserie, ad insulto personale. Tutto il resto è una conseguenza.

Anche con la neve dunque, il bar Serra è stato frequentatissimo, specie su fb e sui mezzi di informazione. Eppure alcune cose i più le hanno viste con i propri occhi. Difficile smentire, per esempio, che nel momento della nevicata da record, il comune fosse impreparato, nonostante l’allerta meteo continuasse da giorni. Impreparato perché non ha i mezzi, e questo non è colpa di nessuno, ma impreparato anche perché non ha preventivato e organizzato il pronto utilizzo di mezzi privati. Cosa che invece è avvenuta il giorno dopo della grande nevicata. E’ altrettanto innegabile, infatti, che il comune, dopo lo sbandamento iniziale, abbia messo in campo tutte le forze a disposizione, che purtroppo non sono molte. Forse è stato fatto in ritardo, ma è stato fatto. E’ vero dunque che da parte dell’amministrazione comunale, degli operai, degli Lsu, dei volontari della protezione civile, c’è stato un impegno corale e costante, quindi lodevole. La situazione è stata eccezionale, dunque lo sono state anche le difficoltà, ma l’impegno c’è stato, e va detto. Gli attacchi dell’opposizione, che possono piacere o meno nei contenuti, sono inopportuni perché infelici nel tempismo – prima si spala la neve, tutti, sul territorio, poi semmai si critica – e sono anche strumentali, ma è inutile negare che se il Pdl fosse stato all’opposizione, com’è successo in passato, avrebbe fatto lo stesso, se non peggio. E dunque il comune, che si è impegnato al massimo delle proprie possibilità, poteva anche evitare di autoincensarsi, di tacciare come irresponsabile qualunque voce critica, di spendere tempo ed energie in comunicati e conferenza stampa per dire che va tutto bene e che la macchina dei soccorsi ha funzionato al meglio. Non è così, è vero che c’è stato l’impegno, ma ciò che i cittadini hanno vissuto è un’altra cosa. Innanzitutto l’ambulanza è rimasta bloccata per la neve sulla rampa d’accesso dell’ospedale, e questo è un fatto documentato e non è smentibile neanche con mille comunicati fotocopia. Molte abitazioni sono state liberate solo due giorni dopo la nevicata, e in tante ci abitavano anziani soli. Anziani soli rimasti anche senz’acqua, perché le casse di acqua in bottiglia messe a disposizione dal comune se le sono accaparrate solo i più veloci e i più scaltri, nonché i più avidi, ma a chi ne aveva veramente bisogno, perché impossibilitato ad uscire di casa, nessuno ha portato una bottiglia d’acqua.

Tutto ciò non è colpa di qualcuno in particolare, ma vale per dire che un po’ di buon senso e di sobrietà nei comportamenti non guasterebbero, così come non guasterebbe una visione più ampia delle cose: nessuno ha rilevato, per esempio, che i media, dai tg nazionali fino a quelli di provincia, hanno snobbato completamente l’emergenza neve in questa zona, e ne hanno dato qualche accenno solo quando è arrivato l’esercito. E’ un territorio dimenticato, il nostro, eppure la politica, tutta, continua solo a parlarsi addosso. Forse l’emergenza neve è superata, lo si spera, ma con questa classe dirigente, con questa mentalità da bar, da tifo calcistico, sulle Serre continuerà a piovere (sul bagnato) ancora a lungo.

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mini scopelliti_formigoniNon accenna a placarsi il botta e risposta a distanza tra il governatore della Calabria, Giuseppe Scopelliti e il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni. La polemica era nata in seguito ad un'intervista rilasciata a Il Giornale, durante la quale Scopelliti aveva commentato alcune dichiarazioni in merito alla proposta lanciata dal collega lombardo di trasformare il PDL in un partito federalista. ''Il Pdl federale? Sarebbe una scelta fallimentare soprattutto se andasse ad incidere sulla leadership. - asseria il governatore calabrese - Un'articolazione del Pdl che fotografi una sorta di spaccatura tra Nord e Sud non avrebbe davvero senso. Il nostro e' un partito nazionale e come tale deve avere un leader nazionale, si potrebbe invece riflettere sul ruolo dei coordinatori. Li vedrei bene a capo di tre macroaree: nord, centro e sud. Potrebbero rappresentare un collante tra i territori e il livello nazionale''. Immediata la replica di Formigoni che, attraverso una nota stampa e senza giri di parole, risponde: ''vedo che il collega Scopelliti fa un po' di confusione su che cosa sia un partito federalista. Poco male, qualcuno gli schiarira' le idee. Occorre pero' sapere che un partito federalista e' il contrario di un partito con una doppia leadership. -ed ancora -  Il partito federalista e' il partito nazionale che rappresenta e difende gli ideali e gli interessi dei territori del nord e del sud, valorizzando pero' le forti autonomie di questi territori. E' il contrario di un partito ingessato e' invece un partito unitario, articolato, proiettato al futuro''.

L'atmosfera natalizia, che dovrebbe infondere un po' più di pace e serenità, non ha effetto sui due che, pur scambiandosi gli auguri di un buon 2012, continuano a battibeccare attraverso la stampa. ''Al collega Formigoni, al quale invio i miei auguri per un buon 2012, confermo che ho le idee ben chiare sul futuro del Pdl, ma forse lui ha travisato il contenuto della mia intervista. – Questo quanto affermato da Giuseppe Scopelliti come contro-replica - Non e' dividendo il partito in due tronconi, con uno del Nord che dialoga con la Lega come ha ipotizzato qualche giorno fa lo stesso presidente della Lombardia in un'intervista a Il Giornale - prosegue - che si ottimizza il rapporto sul territorio e si vincono le elezioni, tantomeno quelle locali da sempre soggette a logiche politiche particolari. Per evitare confusione nei rapporti e il proliferare di nuovi inutili incarichi nel partito ho semplicemente ribadito che e' fondamentale avere un solo interlocutore nazionale, che oggi e' Angelino Alfano, ottimizzando, ed e' qui la mia proposta, il ruolo dei tre coordinatori nazionali. Dove e' la confusione?. – conclude Scopelliti - Io vedo semmai una ragionevole razionalizzazione dei compiti  in vista delle elezioni amministrative e nazionali che possono rendere il Pdl piu' forte e vicino alla gente''. Dal canto suo Roberto Formigoni rimane fermo sulle proprie posizioni e non lesina l’ennesima risposta: “L'ultima dichiarazione di Scopelliti conferma che una qualche confusione il mio collega, al quale ricambio di cuore gli auguri, l'ha fatta. Infatti, non ho parlato di Pdl diviso in due tronconi, in nessuna mia dichiarazione, come il collega Scopelliti puo' facilmente verificare. Il federalismo, e questo Scopelliti lo sa perche' ne e' un buon conoscitore, non e' la caricatura che ne fanno i nostri avversari, ma e' l'estrema valorizzazione dei diversi territori in un'ottica unitaria. E cosi' dovra' sempre fare il Pdl''.

Tra gli addetti ai lavori e coloro che riescono a tradurre bene dal politichese, si fa sempre più strada l’idea che questa bagarre natalizia potrebbe celare altri scenari, che ben poco hanno a che fare con la visione unitaria o federalista del partito. Secondo alcuni infatti il presidente Scopelliti, già coordinatore regionale del partito, mirerebbe ad accaparrarsi la completa gestione del PDL meridionale. Questo ipotetico piano però sarebbe minato dagli imbarazzanti  problemi giudiziari con i quali deve fare i conti il PDL calabrese e che tante preoccupazioni  stanno suscitando all’interno dei palazzi romani. 

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mini decretoSERRA SAN BRUNO - E’ datato 21 dicembre 2011 l’atto di revoca con il quale il sindaco Bruno Rosi ha estromesso l’assessore Bruno Zaffino dalla giunta. Il decreto con il quale il Capo della Giunta che guida palazzo Tucci  ha notificato la revoca dell’assessorato al diretto interessato, contiene le motivazioni ufficiali formulate dal sindaco per spiegare la sua decisione. Nel decreto, in merito, si legge: “Ritenuto di dover dare maggior incisività all’azione politico-amministrativa e considerato che ricorrono motivi di opportunità relativi all’attuazione del programma politico-amministrativo che impongono la necessità di rimodulare la Giunta Comunale al fine di dare maggior impulso all’attuazione dello stesso programma e raggiungere gli obiettivi prefissati”. L’ormai ex-assessore, che nei giorni scorsi era uscito allo scoperto dichiarando che “è doveroso che il sindaco spieghi ai cittadini i motivi per i quali mi ha revocato dall’esecutivo comunale” sembra aver accettato, seppur non certo di buon grado, la decisione, dicendosi comunque pronto a “continuare a sostenere la maggioranza e il PDL senza precluderne i rapporti”.

Una scelta, quella del sindaco, che agli occhi di molti appare ancora tanto improvvisa quanto sorprendente, visto che proprio il primo cittadino di Serra San Bruno, in una nota stampa diramata non più di un mese adddietro, si era detto “sorpreso” dal fatto che alcuni organi di stampa avessero riportato notizie riguardanti un rimpasto di giunta che a suo dire “non hanno fondamento a livello politico e nemmeno a livello di semplice pettegolezzo”, aggiungendo inoltre che “non esiste al momento nessuna ipotesi di rimpasto. E’ scontato - aggiungeva il sindaco - che gli assessori abbiano delega piena ed ampia autonomia d’azione nell’ambito dell’attuazione del programma politico-amministrativo”. Un cambio radicale di rotta, dunque, che non allontana i venti di guerra, che qualcuno prevedeva o forse percepiva, all’interno della maggioranza, ma anzi li alimenta, dando la sensazione che la parola fine a questa storia debba ancora essere scritta.

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mini Giuseppe_ScopellitiDopo l'intervento di Scopelliti si è sbloccata, almeno per il momento, la vertenza riguardante i precari in servizio all'Asp di Vibo: i contratti in scadenza saranno rinnovati fino al 31 marzo 2012. La questione delle 31 lettere di licenziamento che erano già partite all'indirizzo di altrettanti precari (di cui 21 medici), ha tenuto banco in questi giorni poichè i sindacati di categoria avevano denunciato, con un'unica voce, che tale provvedimento avrebbe portato alla paralisi la sanità vibonese. Dopo una mannifestazione di protesta, dopo diversi interventi a mezzo stampa da parte di politici vibonesi, dopo l'assemblea dei sindaci, è stato decisivo l'incontro odierno tra il presidente della Regione e la Commissione straordinaria che guida l'Asp di Vibo. "Il Presidente Scopelliti, facendo seguito all’impegno assunto davanti alla Conferenza dei Sindaci della Provincia di Vibo Valentia - informa una nota dell’Ufficio Stampa della Giunta regionale -ha incontrato oggi la Commissione straordinaria dell’ASP di Vibo al fine di dirimere la vicenda legata alla imminente scadenza dei contratti di personale assunto a tempo determinato. Il Presidente Scopelliti, dopo aver evidenziato la totale autonomia e responsabilità della Commissione straordinaria nella conduzione dell’Azienda, ha rimarcato la reciproca collaborazione che la stessa Commissione ha voluto instaurare, da subito, con la Struttura commissariale. La situazione che, pur presentando caratteri di specificità per l’ASP di Vibo Valentia, è comune a tutte le Aziende calabresi  è  stata rappresentata dalla Dott.ssa Bonadies, a nome della Commissione straordinaria dell’ASP di Vibo, che ha illustrato le carenze ed i riflessi sul piano assistenziale che si potrebbero determinare, nel breve, a seguito della scadenza dei contratti. La stessa ha tenuto a precisare il quadro legislativo che sovrintende alle decisioni della Commissione. Il Presidente Scopelliti, dal suo canto, ha ribadito la necessità che si mantengano gli attuali livelli di assistenza che costituisce l’ obiettivo comune e prioritario di tutte le amministrazioni, sia in regime ordinario che straordinario, motivo per cui la Commissione ha deciso di prorogare i contratti in scadenza fino al 31 marzo".

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