Il Vizzarro.it - quotidiano online
Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
"Ci manca solo - scrive Tassone - che si siano scusati per il ritardo con il quale hanno fatto la strenna, a spese dei serresi, alla Sorical. Un regalo che, sindaco ed assessori, hanno voluto formalizzare con la prima delibera dell’anno, approvata l’11 gennaio 2012. Una delibera apparentemente innocua. A prima vista, sembrerebbe, infatti, una semplice 'Approvazione convenzione di utenza con la SO.Ri.Cal S.p.A.'. Al contrario, l’atto rappresenta un vero e proprio regalo alla società che gestisce gli acquedotti calabresi. Un regalo mascherato da una capziosa clausola artatamente inserita ai danni del comune. I fatti, con la nuova convenzione, approvata con la deliberazione in parola, Sorical, che vanta rispetto al comune un debito di €321.427,67, rinuncia ad un importo di € 30.000,00. In apparenza sembrerebbe un affare per l’ente che, senza colpo ferire, si troverebbe a risparmiare qualche decina di migliaia di euro. A questo punto, viene, però, da chiedersi il motivo per il quale Sorical dovrebbe rinunciare ad una parte del credito vantato nei confronti del comune. Una situazione, apparentemente, paradossale. A leggere bene la deliberazione in questione si capisce, però, che non si tratta affatto di un gesto di prodigalità. Al contrario, Sorical rinuncia alla 'misera' cifra di 30.000,00 € pur di ottenere una significativa contropartita. Il comune, infatti, si impegna a rinunciare “a tutte le contestazioni sollevate ed ai giudizi pendenti con SO.RI.CAL. che verranno lasciati estinguere per cessata materia del contendere”. In altre parole, in cambio dei classici trenta denari, sindaco ed assessori decidono di chiudere la pendenza con la Sorical inerente la fornitura di acqua non potabile per gli anni 2009-2010-2011. Una pendenza che doveva preoccupare non poco i vertici della società che, nel predisporre la nuova convenzione da propinare agli incauti amministratori serresi, devono aver pensato a 'Totò truffa', il film in cui Totò vende la fontana di Trevi ad uno sprovveduto turista italo americano. E si, perché con la nuova convenzione l’amministrazione comunale rinuncia al giudizio in cui Sorical era chiamata a rispondere per danni d’immagine arrecati alla cittadina che, per tre anni consecutivi, si è presentata ai turisti con i cartelli esposti sulle fontanelle pubbliche con i quali si comunicava la non potabilità dell’acqua. Un danno notevole, quindi, per una cittadina che fa della natura e della salubrità del territorio uno dei biglietti da visita più importanti ai fini della promozione turistica. A ciò si aggiunga la richiesta di restituzione del 50% di quanto pagato dai cittadini per il periodo in cui è stata erogata acqua non potabile. Sarà quindi il comune a risarcire gli utenti per gli importi ingiustamente pagati? In tal caso, quale sarà stata la convenienza per l’ente? Viene, inoltre, da chiedersi che fine abbiano fatto i bellicosi propositi del sindaco Rosi che, nel corso campagna elettorale, dai microfoni di RS98 aveva annunciato che, in caso di vittoria, si sarebbe attivato per staccare il comune da Sorical, ricercando nuovi approvvigionamenti idrici con l’ausilio dei 'boscaioli' che 'ben conoscono le nostre montagne'. Una promessa, che alla luce della nuova deliberazione, va ad aggiungersi ai 100 posti di lavoro al parco delle Serre, alle case del paese albergo alle giovani coppie, ai finanziamenti per i giovani imprenditori con garanzia a carico del comune, all’ospedale del futuro etc, etc. Una promessa, quest’ultima disattesa, con tutta evidenza in nome di un tornaconto, quello di Sorical".
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