Lunedì, 16 Gennaio 2012 14:46

Tagli ai treni, a Paola politici e viaggiatori occupano i binari per protesta

Scritto da Redazione
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mini stazione_paolaContinuano in Calabria le proteste per il taglio dei treni che collegano il Sud al resto dell'Italia. Stamattina i binari della stazione di Paola sono stati occupati per alcuni minuti da numerosi viaggiatori che hanno manifestato insieme a 25 sindaci del Cosentino, ad alcuni rappresentanti della Provincia e al parlamentare del Pd, Franco Laratta. ''Abbiamo occupato - ha detto Laratta - in modo simbolico i binari, senza creare disagi alla circolazione, contro la politica scellerata di Trenitalia. Con il taglio attuato da Trenitalia l'Italia è spezzata in due, e questo accade proprio nell'anno in cui abbiamo festeggiato i 150 anni dell'Unità nazionale".

Dopo l'occupazione simbolica dei binari la manifestazione si è spostata nella stazione dove sono state illustrate le motivazioni della protesta. "Trenitalia - ha proseguito il deputato del Pd - ha attuato una politica scellerata cancellando tutti i treni a lunga percorrenza. Sono stati eliminati i treni che viaggiavano durante la notte ed ora ci troviamo nelle condizioni che non esiste più un collegamento diretto con il nord dell'Italia. È una situazione intollerabile alla quale non escludiamo di poter rispondere anche con una class action. La nostra è una battaglia in favore di un diritto costituzionale che è quello della libertà di movimento".

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    I consiglieri comunali sedicenti Pd della città di Vibo Valentia, dopo aver celebrato ieri mattina il Festival del pretesto e dell'ipocrisia, prima ancora di scendere dalle scale di via Argentaria hanno incassato l'ennesima figura barbina.

    Mentre in effetti Russo e compagni affastellavano argomenti e ricercavano giustificazioni per definire un inciucio politicamente inqualificabile, il consigliere Stefano Luciano li scavalcava a sinistra sul tema che di più mette a nudo le incoerenze e le timidezze del gruppo: la sfiducia a Costa.

    Dalle chiacchiere ai fatti, già oggi in sede di approvazione del DUP abbiamo verificato quanto regge il patto di potere sancito - officiante Vito Pitaro, con Mangialavori e il centrodestra - sulle elezioni provinciali di Vibo. Gli eroici tutori dell'ortodossia democratica in salsa vibonese hanno fatto ancora una volta da stampella a Costa e dimostrato, qualora ce ne fosse ancora bisogno, quali erano i contorni del baratto politico stipulato in sfregio al Pd di tutto il territorio vibonese.

    Repentinamente chi, per qualche giorno, quando il proprio voto valeva 8, ha fatto il leone, è tornato a farsi pecorella in consiglio comunale quando è tornato valere 1, esattamente come accade da 3 anni. Del resto, la clamorosa incoerenza del gruppo dei "lanciatori di segnali" e cacciatori di incarichi in astinenza, oltre che nella totale infondatezza dell'assunto secondo cui per rafforzare il partito a Vibo bisogna votare Forza Italia, sta nella faccia tosta di presentarsi in federazione sedendo allo stesso tavolo con un consigliere che appena sei mesi fa si è candidato alle politiche in altra coalizione e che è già automaticamente decaduto dell'anagrafe degli iscritti.

    Peraltro il segretario di Federazione, diversamente da quanto ritenuto dalla banda degli onesti, mi risulta abbia già avviato la procedura presso la commissione di garanzia per la violazione dell'art. 4 del codice etico per come conclamata e dagli stessi ieri pubblicamente certificata.

    Pino Pellegrino

    Dirigente del Partito democratico

    Commissario del Parco naturale regionale delle Serre

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    Giorni di proteste, occupazioni, chiusura di esercizi commerciali, lidi, bar nel pieno della stagione e persino di domenica…

    Giorni senza più paura. Giorni di passione e dignità.

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    Il provvedimento di arresto, emesso dalla procura generale di Catanzaro, è stato posto in essere in merito a quanto emerse a conclusione dell’operazione “Ghost” effettuata dalla Polizia di Stato all’inizio del 2009, con la quale è stata fatto luce su un giro di droga che avrebbe interessato nello specifico il territorio compreso tra i comuni di Pizzo, Soriano, Sorianello e Gerocarne.

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