Martedì, 04 Settembre 2012 14:37

Serra, sorgente danneggiata da mesi e mai riparata. E il Comune invita a ridurre gli sprechi...

Scritto da Redazione
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mini lubelluSERRA SAN BRUNO - L’estate che sta per concludersi sarà ricordata come la stagione del balletto delle ordinanze sulla questione acqua (non) potabile. Una stagione che è stata caratterizzata dal susseguirsi di svariate ordinanze di non potabilità, e relative deroghe. In particolar modo l’annosa questione ha interessato l’acqua proveniente dal serbatoio di “Castagnari”. Tale serbatoio eroga acqua nel rione Ombrellino, in Via Catanzaro, in Via Serra dei Monaci e nelle relative traverse. Fino ad ora gli amministratori sono sempre stati vaghi di fronte al fatto che proprio in questi quartieri del centro abitato di Spinetto, per diversi giorni si sono registrati problemi di erogazione dell’acqua.

Infatti, mentre inizialmente in quelle stesse zone l’acqua arrivava nelle case di un colorito giallastro e con odore anomalo, nei giorni successivi si è registrata addirittura una grave carenza d’acqua.

Il problema si è protratto per una ventina di giorni, in cui diverse abitazioni sono rimaste, in particolar modo nelle prime ore del mattino e nel tardo pomeriggio, completamente prive di acqua.

Nonostante diversi componenti dell’attuale amministrazione, in particolar modo il sindaco Rosi ed il presidente del consiglio De Raffele, abbiano più volte ribadito, anche in presenza dei media, che sarebbe stato effettuato un’ingente lavoro di pulizia di tutte le sorgenti comunali, le foto spedite alla redazione de ‘Il Vizzarro’ da un lettore dimostrano come in realtà le sorgenti, almeno alcune, non siano mai state ripulite.

In particolar modo una delle sorgenti ubicate in località ‘Lu Bellu’ (Bosco Archiforo), che è sito a 1.150 metri dal livello del mare, e che fornisce proprio il serbatoio di ‘Castagnari’, è stata colpita dalla caduta di un albero. Un abete crollato probabilmente nel periodo di febbraio, in cui si è registrata un’abbondante nevicata e che, dopo quindi sei mesi, non è mai stato rimosso. Il crollo dell’albero ha provocato una profonda crepa nel muro esterno della sorgente, da cui fuoriesce, per disperdersi nel terreno, una quantità consistente di acqua. Un fatto davvero anomalo, se si considera che in data 2 agosto 2012, lo stesso comune di Serra San Bruno, ha emesso un’ordinanza di limitazione dell’acqua potabile, in virtù dei campioni di acqua prelevati in entrata ed in uscita proprio dal serbatoio ‘Castagnari’, che fra l’altro non è ancora stata revocata. 

Anche se a dire il vero è ormai dal 2006 che i cittadini serresi non vedono acqua potabile scorrere dai rubinetti di casa propria, è comunque offensivo il comportamento degli amministratori locali che ‘investono’ soldi pubblici per l’affissione di manifesti giganti in cui ci diffidano dal non sprecare l’acqua, mentre un quarto del paese rimane all’asciutto in una melodrammatica crisi idrica proprio nel cuore della stagione più calda. Tutto ciò mentre, per il banale crollo di un albero, per mesi e mesi viene dispersa acqua di sorgente. A questo punto non resta che iniziare a capire se le reali responsabilità dei fatti siano imputabili ad una totale incapacità amministrativa o ad una protratta negligenza da parte dei responsabili tecnici di competenza.

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