Il Vizzarro.it - quotidiano online
Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
VIBO VALENTIA - C’è poco da fare. A Palazzo “Luigi Razza” i conti proprio non tornano. All’interno delle casse del Comune di Vibo sarebbe stato riscontrato un buco di circa 22 milioni di euro. Gli accertamenti, effettuati dalla Prefettura, avrebbero dunque svelato una situazione economica catastrofica dettata da una gestione quantomeno allegra delle casse comunali. E di certo poco trasparente. Al di là del disavanzo che l’ente vibonese si trascina già dal consuntivo del 2011 (4milioni di euro), sembra che il buco nell’ultimo esercizio finanziario sia stato ulteriormente allargato dal prelievo di somme ingenti, sottratte con il consenso dell’assessore comunale alle Finanze Giuseppe Scianò. Avrebbero usufruito dei fondi proprio gli attuali vertici dell’amministrazione vibonese, fra cui il sindaco Nicola D’Agostino, per coprire le cospicue uscite finalizzate al pagamento delle laute consulenze esterne
Per ben 2 giorni Serra è stato l’ombelico del mondo. Un mondo controcorrente. Un mondo giusto. Dove ragazzi musulmani e cattolici hanno camminato insieme, fianco a fianco in processione, seguendo il busto di Brunone di Colonia, con in mano una candela. Una luce di pace e speranza. Un esempio per tutto il resto dell’umanità, soprattutto per quegli Stati dove le ‘guerre di religione’ continuano ogni giorno a mietere migliaia di vittime.
‘Notte di luce’, l’evento organizzato dall’associazione ‘L’anima verde nel mondo’ di Luciano Pisani, è stato un trionfo. A culmine della Santa Processione che ha condotto San Bruno, dalla Certosa di Santo Stefano fino alla Chiesa Matrice, lo scenario di Piazza Mons. Barillari è stato superbamente arricchito dall’incantevole bagliore di 700 ceri votivi. La partecipazione alla funzione di circa 50 giovani studenti egiziani è stata resa possibile da un nullaosta accordato dall’ambasciata egiziana dopo la richiesta inoltrata dal Presidente Luciano Pisani. Un’autorizzazione che ha permesso la partecipazione ad un rito liturgico cattolico, nonché l’ingresso in Chiesa, da parte dei ragazzi di fede musulmana. Un evento tanto raro quanto straordinario. Emblema di un’eccezionale concordia fra popoli e culture diverse.
Inoltre 25 disabili provenienti da Nicotera e da altri paesi vicini, venuti a conoscenza dell’iniziativa, hanno partecipato questa mattina alla funzione religiosa che si è tenuta all’interno della stessa Chiesa Matrice. L’iniziativa - sottolinea Luciano Pisani – “è stata resa possibile anche e soprattutto dal sostegno di molti cittadini, che hanno collaborato non solo con una corposa e passionale partecipazione alla processione, ma anche con un obolo volontario di pochi euro”. Un contributo utile a finanziare, in maniera del tutto spontanea, un evento che ha dato immenso lustro, oltre che alla figura del Santo Patrono d’Europa, anche a tutta Serra San Bruno.
Altri fedeli, venuti a conoscenza dell’evento proprio tramite il nostro giornale online, hanno addirittura inviato una piccola offerta per l’acquisto di ceri votivi da accendere in devozione al Santo. Quindi anche dalla lontana Lombardia, dall’hinterland di Milano, alcuni serresi hanno voluto partecipare all’evento dando ulteriore sostegno all’iniziativa di ‘L’anima verde nel mondo’.
Ma nonostante il successo, rimangono comunque delle preoccupanti note di demerito, dei nei, che non hanno offuscato l’evento ma che avrebbero potuto ostacolarne la buona riuscita. Infatti l’amministrazione comunale serrese, che inizialmente avrebbe dato il proprio assenso a promuovere l’iniziativa, in realtà ha negligentemente omesso l’affissione dei manifesti giganti, che avrebbero contribuito a promuovere l’evento. Un’ulteriore gaffe che si aggiunge alle ormai cospicue disavventure accumulate dall’amministrazione Rosi nel corso di soli 17 mesi di vita.
(foto Salvatore Federico)
Un gruppo di dieci migranti, ragazzi Somali ospitati in Caulonia, (che viene finanziata dallo Stato per ospitarli) proprio nel giorno della chiusura dell’oramai famosissimo Festival della Tarantella, sbarrano con i cassonetti dell’immondizia la statale 106. La loro rivendicazione? Cibo. Era da parecchi giorni che non mangiavano. Per attirare l’attenzione sul loro stato, si sono dovuti poi scontrare con le forze dell’ordine e beccarsi anche qualche bella denuncia.
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