mini maturitaSaranno ben 480 mila gli studenti che si presenteranno agli esami di maturità per l’anno 2011/2012 in tutta Italia. Sono stati resi noti i nominativi dei commissari esterni e dei Presidenti di commissione. La novità di quest’anno è che tutte le materie oggetto della 2a prova sono affidate ai commissari interni, mentre la 1a prova, ossia il test di italiano, è affidato ai 3 commissari esterni. Le prove scritte si effettueranno: 
20 Giugno 2012 - Prima prova di Italiano
21 Giugno 2012 - Seconda prova
25 Giugno 2012 - Terza prova

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mini prefettura_viboMONGIANA – Il 27 marzo scorso ha avuto termine il periodo di proroga della commissione d’accesso agli atti inviata dalla Prefettura nello scorso settembre. La terna, composta dal Capo di Gabinetto del Prefetto di Vibo Valentia Anna Aurora Colosimo, dal dirigente del Commissariato di Polizia di Serra San Bruno Domenico Avallone e dal Maggiore dei Carabinieri  Vittorio Carrara, ha avuto il compito di passare al setaccio gli atti amministrativi per accertare se esistessero le presunte infiltrazioni mafiose ravvisate dalle pregresse attività info-investigative condotte dalle forze dell’ordine

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mini elezioni-amministrative-2012-alleanze-politicheLa commissione elettorale circoscrizionale, organo incaricato di decidere sull’ammissibilità delle liste in corsa per le elezioni amministrative, ha escluso, dalla competizione del 6 e 7 maggio prossimo, una delle liste presentate a Dasa, Liberi per Dasà”. Il motivo della clamorosa esclusione pare essere la mancanza del numero di documento d'identità dei candidati nei moduli di sottoscrizione della candidatura che gli stessi hanno firmato. Il capolista Francesco Cosentino ha immediatamente annunciato il ricorso al TAR. L'iter previsto dalla legge per la procedura straordinaria in caso di ricorso è che il Tribunale amministrativo debba pronunciarsi entro 3 giorni dalla presentazione del ricorso, che dev'essere, intanto, notificato alla Prefettura di Vibo Valentia.

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mini sorical_2Il Pd calabrese, quasi all'improvviso, scopre che occorre fare luce sull'attività di Sorical, la società mista della Regione che gestisce in monopolio gli acquedotti calabresi. Dal Pd, infatti, è già partita una proposta di legge per l'istituzione di una Commissione d'inchiesta. “Chiediamo al Presidente della I Commissione Consiliare On. Caputo di convocare una riunione con all'ordine del giorno la discussione della proposta di legge n. 316 del 12.3.12 sulla ‘Istituzione di una Commissione Consiliare d'Inchiesta sul Sistema Idrico Integrato in Calabria e sulla attivita' della SoRiCal (Societa' Risorse Idriche Calabria)”. E’ quanto affermano i consiglieri regionali del Partito Democratico Mario Maiolo e Bruno Censore.

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mini asp-viboRiceviamo e pubblichiamo: 

La Commissione dei Commissari posta ai vertici dell’ASP di Vibo Valentia,  dopo mesi di assoluto silenzio nel periodo di ferragosto 2011 ha messo in opera un saccheggio sociale e sanitario  senza precedenti ai danni del popolo delle Serre Calabre. Infatti, con le delibere 940 e 941 del 28 luglio 2011 rese esecutive senza rispettare le procedure di legge tra cui la contrattazione e la concertazione con le organizzazioni sindacali, i commissari Rosanna Bonadies, Marco Serra e Gerardina Basilicata (oggi trasferita), hanno illegittimamente privato migliaia di cittadini dei servizi sanitari essenziali perseguendo la demolizione violenta di quello che rimaneva delle conquiste sociali degli abitanti delle Serre, costate anni di lotte, sangue e sacrifici, riportando di fatto indietro di oltre 50 anni il territorio delle Serre.

Una demolizione imposta da un’accozzaglia di usurai e politicanti, mentre aumentano le privatizzazioni, si mantengono i privilegi e si continuano a finanziare parassiti e speculazioni. Ci si attendeva legalità e trasparenza da una commissione nominata per il ripristino della legalità e invece hanno calpestato leggi, regole e regolamenti che sono alla base di una società civile. Dovevano fare in fretta e per l’eroico compito hanno chiamato Mario Tarabo, che da sedicente esperto di guerra utilizza la strategia  del  caos per battere  i potenti ammalati delle Serre. Il super eroe vuole risolvere in fretta  la partita per  dimostrare di far bene il suo compitino e calpesta tutti e tutto, considera carta straccia la normativa nazionale ed europea sulla mobilità, addirittura trasferisce personale già trasferito o in pensione e personale che non può essere trasferito per legge avendo a carico familiari con handicap (L. 104/92) e figli minori (L. 151/01).

E ancora oggi insiste sulla medesima strada: infatti, in una recentissima  intervista rilasciata ad una emittente locale definiva tali normative “lacci e lacciuoli   che gli impediscono di attuare il programma”. Quale programma? Oggi, dopo i trasferimenti illegittimi operati dalla Commissione straordinaria, non viene garantita più  la continuità assistenziale  pediatrica, ginecologica, radiologica, cardiologica, chirurgica, anestesiologica, riabilitativa e fra non molto anche quella medica.   In sostanza, non viene garantito neanche quel minimo previsto dal decreto regionale n. 18/2010.           

L'intero popolo delle Serre è stato privato del diritto alla salute,  mentre sono stati salvaguardati gli sprechi e le speculazioni e infatti a tutt’oggi la Commissione Straordinaria antimafia non ha prodotto e/o adottato nessun provvedimento in merito. Ad un anno dall’insediamento della Commissione Straordinaria  possiamo considerare fallimentare la sua gestione  sia dal punto di vista della qualità e della quantità dei servizi erogati, sia dal punto di vista del rispetto della legalità - il che è ancora più grave visti i ruoli che ricoprivano e che sono stati rimandati a ricoprire i suoi membri, garanti della legalità quali rappresentati territoriali del governo  (vedi la D.ssa Basilicata) o militari.                         

Ribellarsi a questa situazione è giusto e doveroso, realizzando un fronte di lotta che utilizzi anche il terreno giudiziario. Il 28 febbraio prossimo infatti, dopo un primo rinvio, si svolgerà l'udienza presso il tribunale di Vibo Valentia per il comportamento antisindacale tenuto dai vertici dell'ASP di Vibo. E’ necessaria dunque la più ampia unità di azione del  popolo delle Serre, di tutti coloro che vogliono combattere e difendere in maniera intransigente gli interessi di questo territorio. Il tempo delle illusioni è finito e siamo chiamati a mettere in campo una vasta e prolungata mobilitazione in cui devono convergere tutti.

SLAI – Cobas Serre Autonome

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mini scopelliti-manciniSi svolgera' domani a Vibo Valentia, nell'Hotel 501, l'evento annuale ''Fse 2011: costruire insieme il futuro della Calabria''. Durante la giornata saranno illustrati ai cittadini calabresi, alla Commissione Europea e alle amministrazioni centrali, le iniziative promosse e i risultati conseguiti nel corso dell'anno 2011 attraverso la gestione del Programma Operativo Regionale 2007-2013 ed il conseguente utilizzo delle risorse del Fondo Sociale Europeo. Nel corso dell'evento, prosegue la nota, verranno trattate le tematiche piu' importanti per la crescita della Calabria, quali l'occupazione giovanile, la riqualificazione e la crescita delle competenze nella Pubblica amministrazione, gli strumenti di ingegneria finanziaria, le misure anticrisi e l'inclusione sociale. All'incontro interverra' il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti e saranno presenti, tra gli altri, oltre all'Autorita' di gestione del Por Calabria Fse 2007-2013 Bruno Calvetta, gli assessori regionali Mancini, Stillitani e Caligiuri; il dirigente generale del dipartimento Programmazione nazionale e comunitaria della Regione Anna Tavano; il dirigente divisione VII del ministero del Lavoro Alessandra Tomai; il capo unita' Occupazione e Dg della Commissione Europea Michel Laine; Maurizio Pulcianese, Desk Regione Calabria e Dg Occupazione della Commisione Europea; i senatori Antonio Gentile e Gaetano Quagliarello.

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mini Enzo_CiconteEsce per Rubbettino il 23 febbraio in libreria “Storia illustrata di Cosa nostra. La mafia siciliana dal mito dei Beati Paoli ai giorni nostri” di Enzo Ciconte e Francesco Forgione. Illustrazioni di Enzo Patti. Prefazione di Piero Grasso. Il volume racconta attraverso un duplice percorso fatto di testi e immagini la storia della mafia e dei miti costruiti attorno ad essa. Il racconto è affidato, per la parte testuale, alla penna di Enzo Ciconte – noto e affermato storico delle mafie italiane, già consulente della Commissione parlamentare antimafia – e  a quella di Francesco Forgione, già presidente della Commissione antimafia e autore di studi e ricerche sul fenomeno criminale; nella parte visuale invece il racconto si sviluppa seguendo i tratti della matita di Enzo Patti, straordinario e immaginifico artista che ha dedicato il suo lavoro alla raffigurazione dell’universo simbolico delle mafie. Una tavola di Enzo Patti raffigurante i tre cavalieri spagnoli, Osso, Mastrosso e Carcagnosso, fondatori mitici della ‘ndrangheta è stata utilizzata da Roberto Saviano in apertura della tr! asmissione “Vieni via con me” dedicata al fenomeno della ‘ndrangheta al Nord.

Sintesi del libro
Da quasi due secoli in Italia e nel mondo la storia di Cosa nostra è la storia della mafia. Questa storia, se dobbiamo dar credito a un’antica leggenda ha la sua origine nell’isola della Favignana dove Osso, Mastrosso, Carcagnosso, i mitici cavalieri spagnoli appartenuti alla società segreta della Garduña, dopo una lunga permanenza nelle grotte dell’isola, hanno fondato attorno alla metà del 1400 le regole sociali della mafia, della ’ndrangheta e della camorra. 
I tre cavalieri sono figure mitiche, che popolano il mondo magico e intrigante delle leggende. Appartengono alla vasta galleria della mitologia mafiosa, in questo caso della ’ndrangheta calabrese.
Se dall’isola della Favignana ci spostiamo in Sicilia, le cose cambiano, e di molto! Qui è fiorita in tempi diversi la storia, o leggenda che dir si voglia, dei Beati Paoli, a metà strada tra fantasia e realtà, tra mito e quotidianità storica, tra invenzione e fatti realmente accaduti. La storia dei Beati Paoli raccontata anche in un fortunato romanzo di Luigi Natoli è condita da imprevedibili colpi di scena, amori contrastati, gelosie, tradimenti, rapimenti, duelli, riti d’iniziazione, uomini incappucciati vestiti da frati, giudici del terribile tribunale della setta che ricorda quelli dell’Inquisizione, condanne a morte ed esecuzioni, il tutto ambientato in una Palermo sotterranea e misteriosa, fatta di cunicoli e passaggi segreti, che fanno comparire e scomparire gli affiliati alla setta nei posti più impensati. I giustizieri delle tenebre palermitane usano il terrore e il mistero per imporre la! loro giustizia.
Secondo alcuni pentiti “Beati Paoli” era una delle antiche denominazioni di Cosa nostra. Essi, comunque, sono a fondamento dell’immaginario mafioso e intere generazioni di giovani si sono avvicinate alla mafia abbeverandosi al loro mito.
Parlando dei Beati Paoli, si parla anche del presente, di una organizzazione come Cosa nostra che non si può dare ancora per sconfitta una volta per tutte e che, aiutati dalle splendide illustrazioni di Enzo Patti, sarà raccontata fino agli sviluppi più recenti.

Gli autori

Enzo Ciconte (foto) è stato consulente presso la Commissione parlamentare antimafia dalla XII alla XV legislatura (1997-2008). È docente di Storia della criminalità organizzata presso l’Università di Roma Tre. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo: ’Ndrangheta dall’Unità a oggi, (Laterza 1992); e per Rubbettino: ’Ndrangheta, 2011 (2 ed.); Storia criminale, 2008; con Vincenzo Macrì Australian ’ndrangheta, 2009; con Nicola Ciconte Il ministro e le sue mogli. Francesco Crispi tra magistrati, domande della stampa, impunità, 2010; con Vincenzo Macrì e Francesco Forgione Osso, Mastrosso,Carcagnosso. (illustrazioni di Enzo Patti), 2010; ’Ndrangheta padana, 2010; Banditi e briganti. Rivolta continua dal Cinquecento all’Ottocento, 2011.

Francesco Forgione è stato presidente della Commissione Parlamentare Antimafia dal novembre 2006 allo scioglimento anticipato delle Camere del febbraio 2008. Dal 1996, per due legislature è deputato e capogruppo parlamentare di Rifondazione comunista all’Assemblea Regionale Siciliana. Ha insegnato Storia e Sociologia delle organizzazioni criminali all’Università degli Studi de L’Aquila. Giornalista, ha pubblicato, con Paolo Mondani, Oltre la Cupola. Massoneria, mafia e politica, 1994; Amici come prima. Storie di mafia e politica nella Seconda Repubblica, 2004; ’Ndrangheta. Boss luoghi e affari della mafia più potente al mondo, 2008; Mafia export. Come ’ndrangheta, Cosa nostra e camorra hanno colonizzato il mondo, 2009; con Enzo Ciconte e Vincenzo Macrì Osso, Mastrosso, Carcagnosso (illustrazioni di Enzo Patti), 2010.

Enzo Patti è nato a Favignana. Pittore, è docente di scenografia all’Accademia di Belle Arti di Palermo

Ufficio stampa Rubbettino

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mini Leoluca-OrlandoA distanza di sei mesi dall’approvazione all’unanimità, nel luglio 2011, della relazione sullo stato della Sanità della Regione Calabria, il Presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sugli errori e i disavanzi sanitari regionali Leoluca Orlando, ha chiesto al Commissario ad acta per la Sanità Calabrese, il Presidente Giuseppe Scopelliti, un dettagliato aggiornamento conoscitivo circa lo stato di attuazione del Piano di rientro dal disavanzo sanitario regionale. La decisione, deliberata nell’ambito dell’ Ufficio di Presidenza, è scaturita anche a seguito di specifiche segnalazioni e dall’esito degli incontri tra membri della Commissione e rappresentanti di enti locali calabresi, che hanno sollecitato l’approfondimento delle destinazioni funzionali di alcuni ospedali di area montana.

“Rinnovata attenzione - si legge nella lettera inviata dal Presidente Orlando - è stata infatti sollecitata alla Commissione sulle peculiarità orografiche e logistiche delle zone di montagna, riconosciute meritevoli di adeguata valutazione tanto nella richiamata Relazione al Parlamento, quanto nel decreto del Commissario alla sanità del 18 ottobre 2010, così sollecitando una riflessione sul possibile superamento della natura solo sperimentale del modello di ospedale montano. Ciò potrebbe consentire, in particolare, il rilancio del presidio di Soveria Mannelli, la cui struttura, fornita di apprezzabili professionalità, ha rivestito un significativo ruolo in passato ma risulterebbe oggi sottoposta a progressivo depauperamento. Inoltre sono state rappresentate le problematiche derivanti dal possibile ridimensionamento di alcuni ospedali cosiddetti di confine, già oggetto di interesse da parte della Commissione, come quelli di Praia a Mare e Trebisacce”.

L’Ufficio di Presidenza della Commissione ha ritenuto, inoltre, di dover verificare lo stato di avanzamento dei processi di riconversione di alcuni nosocomi come quello di Scilla, nonché sottoporre la valutazione circa l’opportunità di riconsiderare alcuni accorpamenti di strutture ospedaliere, come nel caso del presidio di Melito Porto Salvo. Nell’ottica del contemperamento tra le esigenze di contenimento della spesa e l’ineludibile obiettivo di garantire un adeguato livello di assistenza sanitaria ai cittadini, infine, Orlando ha chiesto a Scopelliti elementi di conoscenza anche per quanto riguarda i programmi di edilizia sanitaria in corso di elaborazione, come quello concernente la piana di Gioia Tauro.

“La Commissione d’inchiesta sugli errori e i disavanzi sanitari è impegnata a sostenere e a stimolare l’azione delle Giunte regionali, volta a garantire efficacemente il diritto alla tutela della salute di tutti i cittadini, senza discriminazioni tra Regioni e Regioni e tra territori nell’ambito delle stesse Regioni: ciò al fine di prevenire possibili casi di errore sanitario, sovente attribuibili non tanto ad imperizie degli operatori sanitari, quanto ad anomalie funzionali ed organizzative”, ha commentato il Presidente Orlando.

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mini iniziativa_pdSERRA SAN BRUNO – Si terrà domani alle 17,30 presso la sede del circolo del Pd di Serra San Bruno, l’iniziativa promossa dai giovani democratici su “Le scelte di politica sanitaria regionale: quali conseguenze per il nostro territorio”. All’incontro con i giornalisti durante il quale è stata presentata la manifestazione, il coordinatore cittadino Paolo Reitano ha sottolineato come "non è possibile più sostenere un’azione che mira a ridurre la sanità nel vibonese. E’ necessario che la politica dia segnali forti circa i reali bisogni della gente". Non sono mancati strali da parte del coordinatore democratico nei confronti dei 4 consiglieri regionali di maggioranza del vibonese rei di non intervenire sulla politica del presidente Scopelliti. Critiche anche nei confronti del binomio comune-regione propagandato dal sindaco Bruno Rosi in campagna elettorale e diventato "una formula fallimentare che ha portato solo conseguenze negative. Quello a cui assistiamo – ha detto Reitano – e lo smantellamento dell’ospedale e l’immobilismo del sindaco e del presidente della commissione regionale sanità Nazzareno Salerno". Per il consigliere comunale di minoranza Rosanna Federico, l’iniziativa è necessaria per "evidenziare le conseguenza devastanti del piano sanitario di rientro di Scopelliti. Il silenzio della classe politica - ha ammonito - non può essere indifferenza o rassegnazione e l’amministrazione comunale ha una posizione poco chiara e defilata, e finge di non vedere la politica scellerata della Regione che incide negativamente sul diritto alla salute dei cittadini e sulla sopravvivenza economica e sociale del nostro territorio". Secondo Maria Rosaria Franzè sul territorio esistono soltanto "servizi sanitari inadeguati. Quello che è certo – ha aggiunto – è che non abbiamo più intenzione di rinunciare ai nostri diritti a fronte di meri calcoli numerici che non fanno altro che portare discriminazioni". Di "emergenza sanitaria" ha parlato Luigi Tassone che ha accusato Scopelliti e la sua maggioranza di non sapere cosa significhi "smantellare l’ospedale. A questa politica – ha affermato – noi diciamo no mentre riscontriamo l’immobilismo del sindaco e dell’amministrazione comunale". Andrea Pisani ha invece sottolineato come il presidente della commissione sanità Nazzareno Salerno sia interessato "solo all’ospedale di Tropea. La nostra manifestazione – ha concluso – non vuole essere un’alternativa a quella del comitato Pro-Serre".

 (articolo pubblicato si Il Quotidiano della Calabria)

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mini interventoContinuano le indagini sulla ragazza di 18 anni di Crotone morta il giorno dopo il parto cesareo e per la quale sono indagate ben 10 persone. Ignazio Marino, presidente della Commissione d'inchiesta sul Servizio sanitario nazionale, dopo aver preso visione della documentazione sanitaria della giovane ha dichiarato: "La cartella clinica non offre dati sufficienti. Da una prima analisi non si comprendono appieno i motivi che hanno spinto i medici a porre l'indicazione per il parto cesareo; le informazioni sono inoltre insufficienti anche a fare chiarezza sui fattori di rischio e gli eventi che hanno portato alla morte di Jessica Rita Spina. La direzione sanitaria dell'ospedale

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