mini asp-viboLa recente chiusura del reparto di Nefrologia dell'ospedale "Jazzolino" di Vibo Valentia sta suscitando dure reazioni da parte degli addetti ai lavori, della politica e delle associazioni di categoria. La prima ad intervenire per criticare duramente il provvedimento dell'Asp di Vibo era stata Teresa Papalia, presidente della sezione calabrese della Società italiana di Nefrologia. Analoga reazione è arrivata anche dall'Adet, l'associazione dei dializzati, che ha lanciato un accorato appello affinchè si faccia marcia indietro sulla chiusura del reparto. E intervengono anche i politici vibonesi: il senatore Franco Bevilacqua (Pdl) si limita a criticare l'Asp vibonese - retta da una commissione straordinaria dopo lo scioglimento per infiltrazioni mafiose - mentre Bruno Censore, consigliere regionale Pd, chiama in causa anche il presidente della Regione Scopelliti, commissario ad acta per il piano di rientro.

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mini Orlando-LeolucaIl presidente della Commissione parlamentare d'inchiesta sugli errori sanitari e i disavanzi sanitari regionali, Leoluca Orlando (foto), è in attesa di una relazione dal presidente della Regione Giuseppe Scopelliti, su un presunto caso di malasanita' verificatosi nel vibonese. Qui "una donna di 58 anni e' morta poco prima di esser sottoposta ad intervento chirurgico. La causa del decesso della signora Filippina Barbieri - ricorda la Commissione parlamentare in una nota - sarebbe stata un'emorragia interna. La paziente, che soffriva da tre anni pancreatite, era stata ricoverata nel reparto di medicina dell'ospedale di Vibo dal 27 dicembre al 3 gennaio scorso. Nuovamente ricoverata il 7 gennaio per dolori all'addome e alla schiena, veniva sottoposta ad una tac che rivelava l'emorragia in corso. Nonostante la trasfusione di due sacche di sangue, la donna e' deceduta ieri mattina. Sul caso - prosegue Orlando - la procura di Vibo Valentia ha aperto un fascicolo per accertare eventuali responsabilita'. Senza pregiudizio per le indagini in corso da parte della competente autorita' giudiziaria - dichiara ancora Orlando - intendiamo acquisire ogni dato utile a conoscere lo svolgimento dei fatti, sia in merito alle criticita' organizzative riscontrate, che in ordine ad iniziative amministrative, sanzionatorie e/o cautelari assunte a fronte di eventuali responsabilita' individuali. Restiamo, pertanto, in attesa di una relazione che verra' inviata a breve alla Commissione, come assicurato dal presidente Scopelliti".

E a stretto giro di posta è arrivata in tarda serata la replica di Scopelliti: “Sono stato io ad avvisare il presidente Orlando dell’avvio da parte nostra di una indagine interna sul decesso della signora Filippina Barbieri. Dalle prime informazioni assunte dalla commissione straordinaria dell’Asp di Vibo Valentia non sono state rilevate defaillance organizzative ne atti di negligenza ma si è trattato di un caso clinico molto critico la cui gravità era stata chiaramente espressa preventivamente ai familiari. La relazione che invierò i prossimi giorni al presidente Orlando sarà comunque più dettagliata”. 

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mini scopelliti_morosiniSull'ultimo attentato subito dalla cooperativa GOEL hanno espresso solidarietà anche il presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, e il mons Giuseppe Fiorini Morosini, vescovo della diocesi di Locri-Gerace.

''L'ordigno esploso davanti a un locale di Caulonia, un ristorante multietnico per l'inserimento al lavoro di numerosi immigrati, - dichiara il Governatore Scopelliti - è un fatto da condannare fermamente. Poche settimane fa sono stato a Caulonia ed ho toccato con mano un grande esempio di integrazione tra la popolazione residente e i tanti extracomunitari che ci vivono, a dimostrazione di una comunità che sa tutelare le fasce deboli e lavora all'insegna della solidarietà. Evidentemente il grande impegno del GOEL infastidisce qualcuno ma sono certo che anche dopo questo episodio il Consorzio andrà avanti nella sua azione per il sociale con ancora maggiore forza''. ''Perciò voglio esprimere a questa organizzazione sincera vicinanza e solidarietà, ribadendo che le Istituzioni saranno sempre al fianco di chi opera con dedizione per una Calabria migliore''.

Duro anche l'intervento del vescovo di Locri-Gerace, che dichiara: ''Ancora una volta bisogna intervenire per richiamare la coscienza civile e religiosa di quanti usano il linguaggio delle bombe per lanciare messaggi intimidatori o per compiere atti a dir poco incivili. L'oscuro e vigliacco linguaggio delle bombe appartiene al mondo delle tenebre, che e' l'antivangelo e l'anticivilta''

 

 

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Martedì, 03 Gennaio 2012 14:29

Bomba a Caulonia. Colpita una cooperativa

mini goelIl Gruppo Cooperativo GOEL, che da anni prova a combattere lo strapotere economico della 'ndrangheta, è stato vittima di un atto intimidatorio. Un ordigno esplosivo è stato lasciato, nella giornata di ieri, davanti all'entrata di un locale che la Cooperativa GOEL aveva preso in affitto con l'intento, quasi riuscito, di realizzarvi un ristorante multi-etnico che iniziasse al lavoro gli ospiti dei progetti di accoglienza. L'esplosione ha gravemente danneggiato l'immobile come spiega il presidente del gruppo cooperativo, Vincenzo Vinarello: "La bomba ha fatto saltare i pavimenti e divelto tutte le porte. È stata fatta esplodere immediatamente davanti l'ingresso principale, probabilmente nella notte del primo dell'anno.  È un atto di stampo chiaramente mafioso, uno dei tanti che hanno colpito la Locride e la Calabria negli ultimi giorni". Subito sono intervenuti sul posto i carabinieri che hanno già avviato le indagini, affidando le analisi alla Scientifica. La cooperativa GOEL, che già in passato era stata fatta oggetto di altri atti intimidatori, nel corso della sua storia, ha portato e porta avanti ancora oggi vari progetti d'accoglienza. Il presidente Lionello ci tiene a puntualizzare che la cooperativa continuerà "le attività di accoglienza degli immigrati per sottrarli al controllo della malavita" ma chiede che "il governo dia un chiaro segnale di rafforzamento della lotta alla 'ndrangheta".

Nella giornata di ieri sul grave episodio si è epresso anche il sindaco di Cauolnia, Ilario Ammendolia, che ha dichiarato: 

"I valori di solidarietà, generosità, accoglienza e uguaglianza tagliano l'erba sotto i piedi alla criminalità che per vivere ha bisogno di contrapposizioni, di odio, di divisioni. La presenza tra noi di tanti ragazze e ragazzi africani, curdi, palestinesi, pakistani e' un seme gettato in favore di una società che poggia su valori alternativi a quelli voluti e praticati dalla mafia. Un seme che germogliando getterà le basi a una società diversa e senza violenza. Ovviamente, saranno le autorità inquirenti a individuare gli esecutori materiali e i mandanti di tale gesto criminale. A noi tocca il compito di valutare la natura criminale di una azione che rappresenta un attacco politico a quanto noi abbiamo realizzato in questi anni. Noi non faremo un solo passo indietro. Non abbandoneremo le nostre posizioni - aggiunge Ammendolia - che coniugano la lotta alla 'ndrangheta a quella per una società più giusta e al rispetto della Costituzione repubblicana".

"Ribadiamo ciò che abbiamo sempre detto: la lotta alla criminalità deve essere condotta senza quartiere ma sempre nel rispetto delle garanzie costituzionali e senza criminalizzare la nostra terra e il nostro popolo. Continueremo senza esitazioni a percorre la nostra strada. Alla violenza - continua - si risponde con il massimo di unità possibile. Questo abbiamo ricercato in passato e questo continueremo a ricercare con la massima determinazione. In questi anni, a Caulonia e in tutta Italia, come sindaco e come esponente del tessuto democratico meridionale, ho cercato di delineare la possibilità di costruire nel Sud una società diversa. L'accoglienza, la solidarietà, l'impegno come parte essenziale di un progetto di rinascita del Sud. Ho avuto modo di farlo ovunque da Lampedusa a Udine, ad Aosta. Lo farò ancora il 13 gennaio a Trieste. Credo che oggi come ieri abbiamo bisogno di uscire fuori dal ristagno culturale e morale e da una politica asfittica e provinciale basata su una conflittualità permanente. La 'ndrangheta si sconfigge rilanciando la politica da non confondere con il mero impegno elettorale. Nelle prossime ore - conclude il primo cittadino di Caulonia - concorderemo una risposta democratica, la più larga possibile alla intimidazione subita. Ovviamente a tale manifestazione inviteremo tutti a intervenire".

 

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mini scopelliti_formigoniNon accenna a placarsi il botta e risposta a distanza tra il governatore della Calabria, Giuseppe Scopelliti e il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni. La polemica era nata in seguito ad un'intervista rilasciata a Il Giornale, durante la quale Scopelliti aveva commentato alcune dichiarazioni in merito alla proposta lanciata dal collega lombardo di trasformare il PDL in un partito federalista. ''Il Pdl federale? Sarebbe una scelta fallimentare soprattutto se andasse ad incidere sulla leadership. - asseria il governatore calabrese - Un'articolazione del Pdl che fotografi una sorta di spaccatura tra Nord e Sud non avrebbe davvero senso. Il nostro e' un partito nazionale e come tale deve avere un leader nazionale, si potrebbe invece riflettere sul ruolo dei coordinatori. Li vedrei bene a capo di tre macroaree: nord, centro e sud. Potrebbero rappresentare un collante tra i territori e il livello nazionale''. Immediata la replica di Formigoni che, attraverso una nota stampa e senza giri di parole, risponde: ''vedo che il collega Scopelliti fa un po' di confusione su che cosa sia un partito federalista. Poco male, qualcuno gli schiarira' le idee. Occorre pero' sapere che un partito federalista e' il contrario di un partito con una doppia leadership. -ed ancora -  Il partito federalista e' il partito nazionale che rappresenta e difende gli ideali e gli interessi dei territori del nord e del sud, valorizzando pero' le forti autonomie di questi territori. E' il contrario di un partito ingessato e' invece un partito unitario, articolato, proiettato al futuro''.

L'atmosfera natalizia, che dovrebbe infondere un po' più di pace e serenità, non ha effetto sui due che, pur scambiandosi gli auguri di un buon 2012, continuano a battibeccare attraverso la stampa. ''Al collega Formigoni, al quale invio i miei auguri per un buon 2012, confermo che ho le idee ben chiare sul futuro del Pdl, ma forse lui ha travisato il contenuto della mia intervista. – Questo quanto affermato da Giuseppe Scopelliti come contro-replica - Non e' dividendo il partito in due tronconi, con uno del Nord che dialoga con la Lega come ha ipotizzato qualche giorno fa lo stesso presidente della Lombardia in un'intervista a Il Giornale - prosegue - che si ottimizza il rapporto sul territorio e si vincono le elezioni, tantomeno quelle locali da sempre soggette a logiche politiche particolari. Per evitare confusione nei rapporti e il proliferare di nuovi inutili incarichi nel partito ho semplicemente ribadito che e' fondamentale avere un solo interlocutore nazionale, che oggi e' Angelino Alfano, ottimizzando, ed e' qui la mia proposta, il ruolo dei tre coordinatori nazionali. Dove e' la confusione?. – conclude Scopelliti - Io vedo semmai una ragionevole razionalizzazione dei compiti  in vista delle elezioni amministrative e nazionali che possono rendere il Pdl piu' forte e vicino alla gente''. Dal canto suo Roberto Formigoni rimane fermo sulle proprie posizioni e non lesina l’ennesima risposta: “L'ultima dichiarazione di Scopelliti conferma che una qualche confusione il mio collega, al quale ricambio di cuore gli auguri, l'ha fatta. Infatti, non ho parlato di Pdl diviso in due tronconi, in nessuna mia dichiarazione, come il collega Scopelliti puo' facilmente verificare. Il federalismo, e questo Scopelliti lo sa perche' ne e' un buon conoscitore, non e' la caricatura che ne fanno i nostri avversari, ma e' l'estrema valorizzazione dei diversi territori in un'ottica unitaria. E cosi' dovra' sempre fare il Pdl''.

Tra gli addetti ai lavori e coloro che riescono a tradurre bene dal politichese, si fa sempre più strada l’idea che questa bagarre natalizia potrebbe celare altri scenari, che ben poco hanno a che fare con la visione unitaria o federalista del partito. Secondo alcuni infatti il presidente Scopelliti, già coordinatore regionale del partito, mirerebbe ad accaparrarsi la completa gestione del PDL meridionale. Questo ipotetico piano però sarebbe minato dagli imbarazzanti  problemi giudiziari con i quali deve fare i conti il PDL calabrese e che tante preoccupazioni  stanno suscitando all’interno dei palazzi romani. 

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mini Bruni_Gaetano_Ottavio_IXIl presidente provinciale dell'UDC Sabrina Caglioti e il consigliere regionale Ottavio Bruni si dicono soddisfatti a metà in merito alla quesione dei 31 precari, 21 dei quali medici, dell'Azienda Sanitaria i cui contratti sono stati di recente rinnovati fino al 31 marzo. Una soluzione che non appaga a pieno le aspettative dei due rappresentanti crociati inquanto, a loro dire, il rischio di paralisi dell'ospedale Jezzolino è stato solo rimandato al 31 marzo e non completamente risolto come invece ci i auspicava. Il presidente Caglioti e l'onorevole Bruni, pur prendendo atto e apprezzando il contributo profuso durante l'incontro con i commissari dell'ASP dal governatore Scopelliti (commissario ad acta della sanità in calabria), ritengo che la questione non debba cadere nel dimenticatoio.«Sarebbe opportuno che tutti coloro i quali sono in questi giorni intervenuti per sciogliere il nodo della proroga dei contratti ai 21 medici e all'altro personale precario dell'Asp e non ultimo lo stesso presidente Scopelliti si preoccupassero di garantire la certezza del futuro a questi professionisti, la maggior parte dei quali, fra l'altro, vincitori di concorso. Riteniamo che da oggi si debba puntare a raggiungere un solo obiettivo che è quello di un piano di stabilizzazione per i 21 medici e gli altri dipendenti dell'Asp coinvolti in questa situazione». Otto dei 21 medici precari dell'Asp di Vibo Valentia operano nel Pronto Soccorso, e se il contratto non venisse risolta la situazione dei contratti le ripercussioni sull'erogazione dei servizi sarebbe gravissima. Si riscierebbe infatti, un effetto domino in tutta la provincia con seri disagi per il Pronto Soccorso dell'ospedale di Serra San Bruno e per la Postazione di Primo Intervento di Soriano Calabro, oltre naturalmente alla chiusura di diversi reparti dell'ospedale vibonese. «Quando parliamo di piano di stabilizzazione – proseguono i due UDC  – ci riferiamo, da una parte, al fatto che è necessario garantire un futuro ai medici, ma dall'altra riteniamo indispensabile continuare a garantire i livelli essenziali di assistenza alla popolazione vibonese. I due aspetti sono due facce della stessa medaglia e non si può considerare l'una senza tener conto dell'altra. Ecco perché la proroga dei contratti sino al 31 marzo ci soddisfa a metà, anche perché nelle altre province i contratti sono stati prorogati per 12 mesi e non per tre»

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Lunedì, 02 Gennaio 2012 15:03

AVIS centra l'obiettivo 2011

mini avis L' Avis, per bocca del presidente Raffaele Rullo, comunica di aver raggiunto e superato l'obiettivo prefissato per la raccolta sangue nell' anno 2011 con numero di sacche raccolte 507. Lo stesso presidente ringrazia tutti i donatori che con grande entusiasmo hanno contribuito donando il bene più prezioso per il raggiungimento dell'obiettivo prefissato, gesto di alta nobiltà e altruismo verso coloro che hanno bisogno. Un ringraziamento particolare a tutto il direttivo che si è prodigato con dedizione al lavoro necessario per portare avanti le attività dell' Avis. Tanti auguri a tutti di un felice e sereno anno nuovo.

 

Buon Natale dal presidente nazionale Avis

Cari avisini,

con questo messaggio desidero portare a tutti Voi l'augurio di buon anno.Il nostro Paese sta vivendo un momento delicato dal punto di vista economico e finanziario e anche la nostra Associazione ne è coinvolta. D'altro canto, AVIS rappresenta una delle principali organizzazioni di volontariato in grado di cogliere e rispondere con tempestività alle richieste di aiuto, generando così una tendenza  a guardare al futuro con ottimismo.Il 2012 rappresenta un anno molto importante per AVIS, poiché ricorre l' 85° anniversario di fondazione. Nel corso di questo lungo cammino di solidarietà iniziato nel 1927, la nostra Associazione ha superato sfide importanti e ha affrontato momenti difficili della storia italiana, dando una concreta risposta ai bisogni della popolazione. Un punto ancora essenziale, oggi come allora, è quello di garantire l'autosufficienza di emocomponenti: un obiettivo strategico per il nostro Paese che ci vede costantemente impegnati non solo per garantire la quantità necessaria di sangue e derivati, ma anche la qualità e la sicurezza.Ciò che guida tutto il nostro operato sul territorio nazionale, infatti, è la volontà di costruire un percorso di qualità che sia sempre più qualificante. In questa ottica si colloca la promozione della donazione periodica, volontaria, anonima, non retribuita e associata soprattutto tra le nuove generazioni, per diffondere in maniera capillare la cultura della generosità, del volontariato e di uno stile di vita sano ed equilibrato, che stimoli un atteggiamento positivo verso la quotidianità e il futuro. Questo percorso si estrinseca anche nella chiamata puntuale dei nostri donatori - come meccanismo di fidelizzazione e programmazione - e nell'attività di raccolta, quando quest'ultima è gestita direttamente da AVIS. A tale proposito, colgo l'occasione per ricordare che saremo coinvolti a partire dai prossimi mesi nella fase di accreditamento di tutte le unità di raccolta associative in base ai requisiti minimi approvati lo scorso anno dalla Conferenza Stato-Regioni. Su questo tema stiamo lavorando molto e potremo contare su un gruppo di facilitatori che saranno a disposizione di tutte le nostre unità di raccolta al fine di agevolare l'iter previsto dalla legge.Inoltre, il 2012 precede l'anno del rinnovo delle cariche associative: per questo motivo, noi abbiamo la necessità di avere un numero sempre maggiore di dirigenti formati e adeguatamente pronti a rispondere alle esigenze della società. Pertanto, stiamo pensando di avviare due grossi progetti: la realizzazione di un codice etico-comportamentale e la definizione di un percorso formativo finalizzato ad accrescere la consapevolezza del ruolo ricoperto dai nostri dirigenti.  Come potete vedere, le sfide per il futuro non ci mancheranno. Quindi, l'invito che faccio a tutti gli avisini è quello di cooperare insieme affinché questi traguardi siano sempre più qualificanti per tutti noi. Il sistema trasfusionale italiano è all'avanguardia nel mondo proprio grazie alla forza che AVIS ha sempre messo in campo, come dimostra anche il riconoscimento ottenuto a livello internazionale attraverso i vari progetti di cooperazione che stiamo mettendo in atto.In conclusione, l'augurio sincero che Vi formulo a nome di tutta l'AVIS Nazionale è quello di un felice 2012 da trascorrere in serenità.

Vincenzo Saturni, Presidente di AVIS Nazionale

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mini Giuseppe_ScopellitiDopo l'intervento di Scopelliti si è sbloccata, almeno per il momento, la vertenza riguardante i precari in servizio all'Asp di Vibo: i contratti in scadenza saranno rinnovati fino al 31 marzo 2012. La questione delle 31 lettere di licenziamento che erano già partite all'indirizzo di altrettanti precari (di cui 21 medici), ha tenuto banco in questi giorni poichè i sindacati di categoria avevano denunciato, con un'unica voce, che tale provvedimento avrebbe portato alla paralisi la sanità vibonese. Dopo una mannifestazione di protesta, dopo diversi interventi a mezzo stampa da parte di politici vibonesi, dopo l'assemblea dei sindaci, è stato decisivo l'incontro odierno tra il presidente della Regione e la Commissione straordinaria che guida l'Asp di Vibo. "Il Presidente Scopelliti, facendo seguito all’impegno assunto davanti alla Conferenza dei Sindaci della Provincia di Vibo Valentia - informa una nota dell’Ufficio Stampa della Giunta regionale -ha incontrato oggi la Commissione straordinaria dell’ASP di Vibo al fine di dirimere la vicenda legata alla imminente scadenza dei contratti di personale assunto a tempo determinato. Il Presidente Scopelliti, dopo aver evidenziato la totale autonomia e responsabilità della Commissione straordinaria nella conduzione dell’Azienda, ha rimarcato la reciproca collaborazione che la stessa Commissione ha voluto instaurare, da subito, con la Struttura commissariale. La situazione che, pur presentando caratteri di specificità per l’ASP di Vibo Valentia, è comune a tutte le Aziende calabresi  è  stata rappresentata dalla Dott.ssa Bonadies, a nome della Commissione straordinaria dell’ASP di Vibo, che ha illustrato le carenze ed i riflessi sul piano assistenziale che si potrebbero determinare, nel breve, a seguito della scadenza dei contratti. La stessa ha tenuto a precisare il quadro legislativo che sovrintende alle decisioni della Commissione. Il Presidente Scopelliti, dal suo canto, ha ribadito la necessità che si mantengano gli attuali livelli di assistenza che costituisce l’ obiettivo comune e prioritario di tutte le amministrazioni, sia in regime ordinario che straordinario, motivo per cui la Commissione ha deciso di prorogare i contratti in scadenza fino al 31 marzo".

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sergio gencoLa procedura per la costruzione dei 4 nuovi ospedali calabresi (Vibo, Piana, Sibaritide, Catanzaro), con la convenzione tra la Regione Calabria e Infrastrutture Lombarde Spa, ha scatenato uno scontro durissimo tra il presidente Scopelliti e la sua maggioranza da una parte e la Cgil calabrese dall'altra. La convenzione con la società in house della Regione Lombardia era stata censurata dal sindacato, che aveva interessato della questione l'Autorità garante per la concorrenza ed il mercato, sostenendo in sostanza la non regolarità di un accordo che avrebbe, secondo il sindacato, prodotto vantaggi ingiusti per Infrastrutture Lombarde a discapito di qualsiasi altra azienda. Pochi giorni fa le tesi della Cgil sono state rigettate dall'Autorità garante per la concorrenza e dall'organismo di Vigilanza sui contratti pubblici, che hanno confermato invece la regolarità delle procedure seguite dalla Regione. A quel punto Scopelliti, nell'annunciare il parere favorevole dei due organismi indipendenti, si è tolto più di un sassolino dalla scarpa. Ha attaccato frontalmente, il presidente, non risparmiando frecciate e allusioni ad una presunta volontà di difendere interessi particolari, chiedendosi provocatoriamente chi ci sarebbe dietro agli attacchi del sindacato. La Cgil ha risposto con altrettanta durezza annunciando querele per calunnia: "Rispediamo al mittente - dice il segretario generale Sergio Genco (foto) - le farneticazioni del presidente Scopelliti e le sue affermazioni gravi e calunniose rispetto alla Cgil e agli interessi che la Cgil rappresenterebbe. Ne dovrà rispondere alla magistratura. Intanto lo rassicuriamo - aggiunge - noi rappresentiamo solo gli interessi legittimi di lavoratrici, lavoratori e cittadini calabresi che aspirano ad una diversa e migliore sanita'. Questi sono i nostri soli interessi. E' inutile che il governatore sollevi polveroni per nascondere problemi, le difficolta' e i suoi fallimenti nel governare la Calabria e, in particolare, la sanita' pubblica di cui e' commissario per l'emergenza. L'azione della Cgil continuera' ad essere forte affinche' i quattro ospedali possano essere realizzati nel rispetto delle norme e seguendo percorsi limpidi. Detto questo - continua Genco - non comprendiamo le ragioni della convenzione siglata con Infrastrutture Lombarde e per questo continueremo a contrastarla anche perche' nel momento in cui con il Piano di rientro dal deficit si chiedono sacrifici ai calabresi e nuovi esborsi economici per assicurare i livelli minimi di assistenza non si possono regalare decine di milioni per consulenze. Ci batteremo con decisione per la realizzazione degli ospedali, il diritto alla salute, il lavoro e il rispetto delle regole e della legalita. Per quanto e' accaduto in tutti questi anni sul versante della sanita' - sostiene ancora il leader della Cgil calabrese - bisogna infatti liberare il settore dai comitati d'affari, dalle collusioni e dall'azione tremenda della 'ndrangheta cosi' come quotidianamente ci evidenzia l'azione forte della magistratura. Non e' un caso che in Calabria, negli anni, abbiamo dovuto assistere allo scioglimento di Aziende sanitarie come quella di Locri, Palmi, Reggio e di Vibo. Per parte nostra combatteremo questa palude che sta affossando la Calabria. Di pari passo - conclude Genco - continueremo la nostra azione forte di proposta, mobilitazione e denuncia, a tutti i livelli, delle cose che non vanno. E tra queste c'e' lo svuotamento del ruolo e delle funzioni della Stazione unica appaltante''. A rispondere, in difesa di Scopelliti, tutti i capigruppo di maggioranza (Luigi Fedele del Pdl, Alfonso Dattolo dell'Udc, Giovanni Bilardi di Scopelliti Presidente, Giulio Serra di Insieme per la Calabria) che con una nota congiunta accusano il sindacato di voler tutelare qualche impresa: "Siamo vicini e solidali al Presidente Scopelliti per quanto affermato oggi dal sindacato della Cgil nel corso di una conferenza stampa. Condividiamo in pieno l’azione politica-amministrativa del Governatore, che ha finalmente reso possibile l’avvio dell’iter per la costruzione dei nuovi ospedali calabresi. Le pronunce dell' Autorità del Garante della concorrenza e dell' Autorità di Vigilanza sui contratti pubblici, rappresentato la più limpida conferma di correttezza e trasparenza del suo operato. Alla luce della conferenza stampa della Cgil, ci sembra sempre più chiaro ed evidente che, non entrando nel merito della questione, la battaglia del sindacato non sia in favore dei lavoratori.Ci chiediamo quindi se le ripetute azioni e dichiarazioni della Cgil, sull’argomento, siano piuttosto intraprese per tutelare qualche impresa".

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Giovedì, 22 Dicembre 2011 15:18

"Buon Natale anche a lei, presidente Mirarchi"

mini mirarchiQui di seguito pubblichiamo un commento di Alessandro De Padova, addetto stampa del Serra C/5, riguardante il comportamento del comitato regionale della Lega nazionale dilettanti in merito a degli episodi controversi che si sarebbero verificati in alcune recenti partite del campionato di serie C1 in corso. 

"E qui comando io…", diceva Gigliola Cinquetti in una delle sue più celebri canzoni. A qualcuno di voi, giustamente, verrebbe da chiedersi: dove vorresti arrivare? Semplice. Per capirlo, però, bisogna partire dall’inizio. O meglio: bisogna fare un breve excursus storico sugli avvenimenti delle ultime giornate. Lo scorso mese di ottobre, durante il match tra i bianco blu del presidente Claudio Pisani ed i cosentini dell’ Odissea 2000, il massimo dirigente del Serra si sarebbe reso protagonista di un fatto spiacevole, entrando "abusivamente nel terreno di gioco e raggiunti alcuni dei giocatori della società ospitata, rivolgeva loro espressioni offensive"; pronunciando delle parole "minacciose" ed "offensive" ai direttori di gara; afferrando per i capelli il giocatore dell’Odissea 2000, Rocha, colpendolo  violentemente con un pugno, così da costringerlo  ad abbandonare il terreno di giuoco per alcuni minuti. A fine gara, inoltre, "il patron della società Serra C/5 rientrava ancora in campo per aggredire nuovamente il suddetto giocatore, non riuscendovi per l’intervento fattivo del capitano del Serra C/5, tuttavia riusciva a raggiungere, invece, la persona dell’arbitro sig. Francesco Petrone, rivolgendogli espressioni ancor più gravemente offensive e minacciose, per poi venire definitivamente allontanato dal medesimo capitano della squadra ospitante". Comportamenti che hanno indotto il giudice sportivo ad infliggere alla società l’ammenda di 600 euro di multa, penalizzare la squadra di un punto e inibire Pisani a svolgere ogni attività sino al 2013. Fin qui non sembra esserci nulla di male, direte voi. Se non che sabato scorso, a Locri, andava in scena il match salvezza tra gli amaranto di mister Alia ed i vibonesi del collega Gerardo Pisani. Gara a tratti nervosa, vista l’importanza del match. Ad un certo punto, però – nel corso di un battibecco tra giocatori – due tifosi del Lokron sarebbero entrati nel rettangolo di gioco (il che dovrebbe essere assolutamente vietato, e se gli pseudo tifosi sono riusciti a fare il loro ingresso in campo, vuol dire che la struttura non è dotata di adeguate protezioni); ed ancora, due giocatori del Serra (Angelo Carrera e Simone Capone) avrebbero ricevuto degli sputi da alcuni sostenitori amaranto. Ora, verrebbe da chiedersi: per quale motivo il giudice sportivo non ha preso alcun provvedimento nei confronti della società ospitante? Forse l’arbitro ha dimenticato di scrivere sul referto quanto accaduto a Locri? Quesiti, questi, che andrebbero inoltrati al presidente della LND Calabria, Saverio Mirarchi (foto), il quale forse non sa che il Serra è stato ingiustamente penalizzato anche negli anni passati per fatti che non ha commesso. Con questo, non vogliamo giustificare il comportamento del presidente Pisani, per carità. Chiediamo soltanto che tutte le società siano poste sullo stesso piano, senza alcuna distinzione. Nel concludere, vorrei augurare buone feste al presidente Mirarchi, con l’auspicio che  il 2012 sia un anno di riflessione per tutti.

Alessandro De Padova

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