mini paura19 maggio, 8 meno 20 del mattino. Esplode Brindisi. L’atrio di una scuola, all’arrivo di pullman e pendolari, viene sfregiato da una bomba pensata per uccidere, non per esibire i muscoli. Una bomba che flagella una ragazza, Melissa Bassi, 16 anni e ne ferisce altre 5. Una nazione sotto choc. È la prima strage che colpisce il fresco carico di futuro e gioventù che popola una scuola. Ed è un pugno allo stomaco, perché improvvisamente tutte le nostre scuole possono essere la Morvillo Falcone, tutte le nostre figlie possono essere Melissa. Ovunque incombe l’ombra nera della bomba. Perciò c’è chi spera che ce ne staremo in silenzio e accetteremo tutto e forse anche di più.
Sono tempi senza Dio, penserebbe chi ci crede. Aggrediti da una crisi politica, finanziaria e morale. Al limite della sopravvivenza civile. La diseconomia che avanza. La disperazione che si allarga come una macchia d’unto. Il Palazzo arroccato a difesa dei suoi privilegi. I partiti che evaporano. Le elezioni che ci raccontano di una netta supremazia dei movimenti che arrivano dal basso e stravolgono i progetti delle stanze dei bottoni. I territori in tumulto. Le proteste. I forconi. I no tav. “Concidenze” che hanno sempre trovato una strage di Stato pronta a zittire ogni opposizione. Ogni rivolta. Una strategia della tensione firmata politica, finanza e servizi segreti. Uno stato di polizia legittimato dal terrore. Il terrore che riduce gli spazi alla democrazia e al confronto. Come per dire fate i bravi e state muti. Perché è la paura che rende muti. La paura di aver oltrepassato una boa in mare aperto oltre la quale niente è più sicuro. Un punto di non ritorno. Gli studenti di Brindisi come i contadini di Portella della Ginestra. Come i morti di Piazza Fontana o della Questura a Milano, del treno che deraglia sui binari minati a Gioia Tauro nel ’70, di Piazza della Loggia a Brescia o del treno Italicus a San Benedetto Val di Sambro nel ’74 e poi 10 anni dopo sul rapido 904. Della strage di Bologna e di quella di Ustica.
10 giorni dopo la gambizzazione del dirigente d’Equitalia, con tanto di volantino di rivendicazione brigatista allegato, Brindisi segna il ritorno di un progetto che rispunta ogni volta che ce n’è bisogno. Anni torbidi in Italia. Le cose si fanno difficili, la crisi economica e politica avanza e ritorna la paura, le bombe ed i morti. Un progetto che abbiamo già conosciuto e non ci inganna. Velato sotto un’ignobile sfregio alla vita e alla cultura. Ad una scuola intestata ad un magistrato donna, Francesca Morvillo Falcone, uccisa il 19 maggio 2012 per la seconda volta con una bomba capace di macchiare di sangue vite, zainetti e diari.

Per soffocare ogni dubbio o si cattura velocemente l’attentatore di Brindisi, il nuovo Una Bomber col telecomando in mano, ammesso che ci sia, oppure prepariamoci all’ennesimo processo lungo un quarto di secolo, dove alla fine, guarda caso, i colpevoli non esistono.

Pubblicato in LO STORTO

mini giuseppe_barbaraSPADOLA – Inizia, con il primo consiglio comunale, in programma questa sera, alle ore 18,30, il Barbara “bis”. I nuovi consiglieri, eletti al termine delle consultazioni del 6-7 maggio, nell’eventualità in cui non dovesse essere raggiunto il numero legale, saranno chiamati in seconda convocazione per le 18,30 di domani. In ogni caso, non dovrebbe esserci nessun problema, pertanto la seduta è destinata a svolgersi regolarmente, in prima convocazione. Con la prima riunione, il nuovo consesso cittadino è chiamato ad adempiere alle formalità previste dal Testo unico per gli enti locali. In osservanza dell’art 41 del d.lgs 267/2000, il consiglio si aprirà con la convalida degli eletti, si passerà, poi, al giuramento del sindaco ed alla comunicazione del vice. Si procederà, infine alla nomina della commissione elettorale comunale. Sarà, quasi sicuramente, una seduta rapida ed indolore. Vista la sostanziale assenza di un gruppo di minoranza il dibattito, qualora ci dovesse essere, sarà piuttosto cordiale. Del resto, l’implosione del centrodestra cittadino, oltre ad offrire su un piatto d’argento la riconferma, ha regalato a Barbara la possibilità di governare in tutta tranquillità. Un dato rilevante ed ambivalente poiché, da un parte, la nuova amministrazione, potrà agire in maniera indisturbata, dall’altra, però avrà l’obbligo di realizzare il programma di mandato, in caso contrario, tra cinque anni, non avrebbe alcun alibi. Gli elementi caratterizzanti di questo nuovo corso, sono, quindi, rappresentati dall’assenza di conflittualità e dal tandem tra il sindaco ed il suo vice. Un ruolo strategico quello del vice che sarà interpretato da Angela Valente, eletta a furor di popolo con ben 113 preferenze. Rispetto al passato, alla luce della riforma introdotta con il decreto legge n. 158, del 13 agosto 2011, convertito, con modificazioni, in legge 14 settembre 2011 n. 148, non ci sarà, infatti, la figura dell’assessore e quindi della giunta, le cui competenze sono state attribuite al sindaco ed al suo vice. Drastica riduzione, anche, per il consiglio, i cui componenti sano complessivamente sei, quattro, Angela Valente; Cosimo Piromalli; Domenico Ionadi e Nicola Valelà, in rappresentanza della maggioranza e due, Nicola Tassone e Cosmo Tassone, in rappresentanza del gruppo di minoranza.

(articolo pubblicato su Il Quotidiano della Calabria)

Pubblicato in POLITICA

mini rosanna federicoRiceviamo e pubblichiamo:

Sono profondamente preoccupata per la notizia, diffusasi da qualche giorno, di un possibile definitivo trasferimento delle Suore dell’asilo Caterina Chimirri. Si tratterebbe di una decisione presa dalla Casa Madre dell’Ordine di “Santa Giovanna Antida” e che di fatto priverebbe Serra San Bruno di un’importante presenza che per decenni si è associata all’educazione di migliaia di bambini che hanno frequentato l’ “asilo delle suore”. Come consigliere comunale, come cittadina e come mamma mi interrogo sui motivi che hanno portato a tale scelta e mi dichiaro pronta a sostenere qualunque iniziativa volta al mantenimento di questa importante presenza nella cittadina della certosa. Dal 1914, anno della sua fondazione, proprio grazie alla missione educativa che le Suore hanno espletato all’insegna dei principi di moralità cattolica, l’asilo ha svolto un ruolo pedagogico molto importante nella formazione di molti cittadini serresi. Oggi, anche grazie al lavoro profuso dalle insegnanti, quest’istituzione ha conquistato la fiducia di centinaia di famiglie riscuotendo consensi e raggiungendo una popolarità che l’ha portata ad essere fiore all’occhiello dell’offerta formativa di tutto il comprensorio delle Serre.

Mi chiedo quindi se l’amministrazione comunale, che, per altro, nomina i consiglieri d’amministrazione che di fatto gestiscono la scuola, abbia già provveduto ad avviare un’interlocuzione con la casa madre di Napoli volta al mantenimento delle religiose e quanto corrisponda al vero la voce secondo cui tale provvedimento sarebbe concomitante all’avvio della procedura per la trasformazione giuridica dell’Istituzione in Fondazione. Non sarebbe la prima volta, infatti, che parlare di Fondazione a Serra San Bruno lascerebbe spazio a dubbi sulla possibilità che l’impegno filantropico possa essere sopraffatto da interessi di altra natura. Mi auguro che questo non sia il caso della “Chimirri”. Ad ogni modo, se sul fronte civile, la notizia ha ispirato la costituzione di un comitato promotore per la raccolta di firme da inviare all’Ordine Generale, ritengo sia necessario e chiedo fortemente che anche le locali istituzioni si attivino utilizzando ogni possibile canale di dialogo al fine di far comprendere all’Ordine l’importanza di mantenere la figura delle Suore a Serra San Bruno e far sì che l’Asilo Chimirri conservi quello spirito per cui è nato e per il quale ancora oggi rappresenta una scelta educativa per molti genitori.

Rosanna Federico (consigliere comunale del Partito democratico)

Pubblicato in POLITICA

mini municipio serraRiceviamo e pubblichiamo:

Certamente, se si vuole essere seri, non si può giudicare un’amministrazione comunale ad un anno dal suo insediamento, ma quanto fatto vedere fino ad oggi dalla maggioranza pidiellina non lascia presagire nulla di buono per il futuro. A distanza di un anno i cittadini serresi sono in attesa delle tante promesse fatte durante la campagna elettorale: cento posti di lavoro al parco, mutui per le giovani coppie, ospedale del futuro, ecc…Ma, al di là, di questa fantomatiche promesse l’azione dell’amministrazione si è caratterizzata per un netto ritorno al passato. In questo paese, da tempo, era stata avviata una raccolta differenziata “porta a porta” ed erano stati rimossi i cassonetti dalle vie cittadine, certo essa poteva essere migliorata, meglio strutturata, ma tutto poteva essere fatto tranne che eliminarla quasi totalmente. Perché questo passo indietro che ha portato anche all’aumento della tarsu del 43%? Non sarebbe stato opportuno proseguire con un progetto di raccolta differenziata seria, che avrebbe avuto una duplice funzione e cioè quella di tutelare l’ambiente e riuscire, magari, ad abbassare la tariffa della tarsu anziché aumentarla?

Forse, anche questo rientra in uno dei tanti doveri morali di quest’amministrazione, così come recitava uno spot utilizzato in campagna elettorale dal Pdl. Oltre a questo, non è stato possibile capire, pur presentando come gruppo consiliare del pd un’interrogazione a firma del consigliere Rosanna Federico, il motivo che ha portato alla chiusura della piscina comunale nel pieno della sua stagione (Gennaio-Maggio). Non si è fatto così un danno ai tanti cittadini serresi, e non solo, che per anni hanno aspettato l’apertura di una struttura, che oltre alla sua funzione sociale, rappresenta un centro di eccellenza per il nostro territorio? Anche questo sarà stato un dovere morale!

Che fine hanno fatto gli eventi culturali che negli anni passati hanno dato lustro alla nostra cittadina in Calabria ed anche al di fuori dei confini regionali? Il Sindaco e la sua maggioranza, non ritengono l’attività culturale elemento fondamentale dell’agire amministrativo? Ad oggi non ci è dato sapere che posizione ha assunto l’amministrazione Rosi in ordine alla mozione sull’IMU presentata dal partito democratico e per questo auspichiamo che la nostra proposta di applicare le tariffe minime e di aumentare al massimo le detrazioni venga accolta. Se questo dovrà continuare ad essere l’agire amministrativo per i prossimi anni, allora, per il bene della nostra amata cittadina il Sindaco Rosi e la sua maggioranza targata pdl farebbero bene a rassegnare le dimissioni.

Luigi Tassone (Partito democratico Serra San Bruno)                                                                                                                                                                

Pubblicato in POLITICA
Venerdì, 18 Maggio 2012 10:35

Mpa: 'Al bando inciuci o trasversalismi'

mini mpa serraRiceviamo e pubblichiamo: "Le generazioni future non siano vittima della politica attuale. Una politica quella attuale che per accaparrarsi qualche poltrona, rischia di perdere l'ideologia di un tempo che distingueva, ad esempio, un democristiano da un comunista, che cerca disperatamente il potere per essere qualcuno o che è disposta a tutto per acquistare potere, anche a prostituirsi politicamente. Si rimpiange cosi la politica di una volta che utilizzava il partito politico come una vera e propria associazione di persone accomunate da una comune visione sulle questioni fondamentali della gestione delle Stato e della società o anche solo su temi specifici e particolari, mentre, oggi, specie nella concezione di molti individui, appartenere ad un partito politico significa identificarsi in un gruppo di persone che fa riferimento ad un “capo”. Si assiste cosi ad una mutazione della politica. Niente di più sbagliato, venendosi molto spesso a confondere la politica con il personalismo che racchiude molto spesso sentimenti negativi come l'odio, il tradimento, la malvagità, la malafede, che nulla hanno a che fare con la politica. Il personalismo rischia di condizionare gli accoliti ed offre un cattivo esempio alle generazioni future che intendono fare una politica basata sulla comunanza di idee e valori, su un progetto di tutela, salvaguardia e rilancio del territorio. In tale contesto, in un clima di bene per Serra San Bruno, in un momento dove la politica deve dimostrare di essere pilastro di democrazia, difesa del territorio, il dialogo con altre coalizioni politiche è davvero possibile, eliminando non l'albero e la mela marcia, ma solo la mela marcia. Al bando dunque inciuci o trasversalismi ed apertura ad intese che poggiano sulla ideologia politica. Sono convinto che chi vuol far politica, debba essere fermamente contrario ai personalismi i quali trasformano l'avversario nel nemico che, trasformano i dialoghi politici, in scontri personali e costituiscono una cattiva educazione per i giovani che vogliono avvicinarsi alla politica con pienezza di speranza e di entusiasmo".

Vincenzo Albanese

Coordinatore Comprensorio delle Serre MPA-AD

Pubblicato in POLITICA
Mercoledì, 16 Maggio 2012 14:38

Serra, un anno da dimenticare per il Pdl

mini dovere_moraleHappy birthday Mister Rosi. È già passato un anno dalle fatidiche amministrative del 15 maggio 2011, quando, con un centro-sinistra spaccato in due, o forse più, frammenti, il 37% della popolazione serrese incoronò a sindaco il Rag. Bruno Rosi. È passato un anno. Tante cose sono cambiate e molte altre non sono mai arrivate. Anzi nessuna se si pensa alle 100 promesse che avevano dato fiato alle trombe della campagna elettorale pidiellina. 100 come i posti di lavoro al Parco delle Serre, che dovevano essere ripartiti a favore delle famiglie meno abbienti: “uno a famiglia” s’era detto, “Non di più. Noi faremo le cose per bene!”: il mese scorso sono state assunte solo 8 persone, scelte non a caso, fra parenti ed amici, senza aver tenuto conto di alcun presupposto meritocratico nè della situazione economica familiare.

Pubblicato in LO STORTO

mini stivalaNon riesco, per quanto possa sforzarmi, a pensare di vivere in un luogo che sia più distante di un quarto d’ora di cammino dal bosco. Come ogni buon serrese, sono innamorato della montagna, del faggio e dell’abete bianco. L’abete il grande saggio, scrive Corona ne “Le voci del bosco”, il faggio l’operaio. Mi piace l’odore del muschio e l’odore dei funghi, mi piace il suo silenzio assordante fatto di tanti piccoli suoni che assieme, poi, formano uno sfondo musicale che è talmente armonizzato con l’orecchio e lo spirito umano che è quasi silenzio, rumori impercettibili. Quando ero piccolo a casa, il suono della Olivetti di mio Padre era talmente continuo che oramai non lo sentivo più….din! A capo…trrrrrr...

Pubblicato in LO STORTO

mini serra san brunoRiceviamo e pubblichiamo:

Lettera aperta ai cittadini serresi

Dopo 16 mesi di lungo calvario, dovuto alle vicende e beghe politiche verificatosi in questa cittadina, finalmente la Pro Loco di Serra San Bruno riapre. Questo evento è stato possibile grazie alla disponibilità di uno dei nostri soci più assidui, Vincenzo Vavalà, che ha messo a disposizione ad uso gratuito la propria abitazione. Ricordo ancora quando circa un anno fa, in campagna elettorale, le quattro forze politiche scese in campo promettevano, dai rispettivi palchi, mari e monti per questa associazione ma alla fine della sfida elettorale sono rimasti solo “MONTI”.

La Pro Loco è un’associazione dove i volontari affrontano con coraggio improbi compiti economici ed organizzativi per valorizzare le loro località. Un esercito di gente onesta, appassionata, capace, disinteressata, che crea manifestazioni, iniziative, campagne pubblicitarie, incontri sociali quasi dal nulla e con microscopiche disponibilità finanziarie. Come tutte le associazioni è libera ed indipendente in cui l’unica regola scritta è l’impegno e il volontariato, con gente disposta a lavorare senza pretendere nulla in cambio, orgogliosi del loro passato e con la speranza di meritare la fiducia della gente anche per il futuro.

In questo ambito cerca di operare la Pro Loco di Serra San Bruno con un impegno quotidiano, con l’amore che lega tutti gli associati a questo territorio, cercando di restituire dignità ad un movimento troppo spesso ignorato in un momento in cui il turismo si afferma come asse portante dell’economia.

La tutela dell’ambiente, i boschi, i centri storici, i beni culturali, i servizi devono essere fatti per noi stessi prima che per il turista. La ricomposizione del territorio non significa pulire la casa perché arriva l’ospite; la casa deve essere pulita ogni giorno, per noi.

Il nostro paese deve tornare ad essere vivo tutti i giorni dell’anno non solo d’estate. Tutto deve tornare ad essere vero: la festa sia la nostra festa, la cucina sia la nostra cucina, la piazza sia la nostra piazza. E quando arriverà il nostro amico forestiero non ci sarà bisogno di grandi messinscena, è tutto a posto in qualunque momento, non ci sarà bisogno di nascondere la scopa nel ripostiglio, basterà aprire la porta appena suona il campanello. E saremo orgogliosi di dirgli: “Vieni facciamo una passeggiata”.

Sembra incredibile che ci siano ancora delle preclusioni verso le pro loco. In un momento in cui il turismo si afferma come asse portante dell’economia nazionale, la politica continua ad ignorare l’instancabile opera di queste associazioni.

Naturalmente questa è e deve essere una sede provvisoria e si chiede alla politica di dare il giusto riconoscimento a questa Associazione con l’impegno di trovare una giusta e degna collocazione dove si possa operare per il turista e soprattutto per tutta la comunità serrese.

Il presidente

Francesco Giancotti

Pubblicato in ATTUALITÀ

mini Sentiero_FrassatiSERRA SAN BRUNO - La vicenda, singolare ed emblematica, è stata raccontata da Francesca Onda sulla Gazzetta del Sud di oggi. Una comitiva di turisti inglesi, in visita nei giorni scorsi nella cittadina bruniana, è rimasta "intrappolata" nel fango lungo il sentiero "Frassati", un percorso naturalistico che attraversa le Serre e che collega, in un suo tratto, la millenaria certosa con il santuario di Santa Maria del Bosco. "Il fatto è accaduto nella giornata di venerdì. Alcuni curiosi - si legge nell'articolo di Francesca Onda sulla Gazzetta - si sono recati sul posto, notando una trentina di persone in età matura che arrancavano maldestramente tra i ciottoli del sentiero, cercando di superare un tratto di strada trasformato in autentico lago di fango.

Pubblicato in ATTUALITÀ
Sabato, 05 Maggio 2012 23:17

Fiamma tricolore: Comunicato stampa

Schermata 05-2456053_alle_23.25.20Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa di "Fiamma Tricolore" a firma del responsabile di zona Francesco Pastore

 

Regione-Comune un binomio che, quando ha lo stesso colore politico, dovrebbe acquistare un valore esponenziale. Ahimè! Nel caso di Serra San Bruno, invece, sembra essere una iattura.  Una politica politicante, arrogante e inconcludente a cui da fastidio qualunque tipo di opposizione, compresa anche quella che compare sui web. Un paese caduto nell’oblio. Alcune opposizioni definiscono l’Amministrazione ingessata, ma, più che ingessata pare essere caduta nel peggiore ghetto del malcostume politico. Non un solo punto delle proposte fatte in campagna elettorale è stato avviato. La differenziata? La video sorveglianza? L’acqua? Paese albergo? L’ospedale? I posti al parco? La Piscina? e così via.… . L’elenco è davvero molto lungo. È penoso vedere come due anni di commissariamento al Parco delle Serre abbiano dato un contentino a dei loro sostenitori senza tener conto dell’inutilità dell’incarico. Altri posti verranno dispensati più in avanti, al solo scopo clientelare. Vergogna! Sono 10 anni che questo parco assorbe soldi pubblici e non produce un solo fico secco. Sarebbe ora di calare il sipario su questo costoso e pietoso carrozzone politico. E voglio dirlo con forza in particolare al sen. F. Bevilacqua che chiede pietà per l’Ufficio di Governo vibonese. Che né direbbe il Senatore di sopprimere questa vergogna al posto della Prefettura? Oppure, indirizzare i fondi ad esso destinati alla Sanità da terzo mondo che ci viene proposta? La tutela ambientale non centra nulla con la politica, soprattutto con questa. Ed in merito bisogna dire che, sia il WWF che le altre associazioni naturalistiche hanno gravi responsabilità nel avere consegnato l’ambiente a questi politici che dell’ambiente né hanno fatto “cosa loro”. È necessario, anzi,  urgentemente, restituire questi territori al controllo e alla vigilanza di chi né ha coscienza e competenza. Il Corpo Forestale dello Stato ha sia la competenza che la capacità. Lo ha dimostrato per oltre un secolo, soprattutto, al tempo in cui, certi politici “liberaldemocristianiegocentriansti” non erano in libera circolazione. Tornando a noi, non è facile riassumere tutte le deficienze di questa Amministrazione comunale, pertanto ci dobbiamo limitare a parlare solo di alcune. La piscina. Una struttura sportiva molto importante che ora è “più o meno” chiusa. Un altro errore politico. Analizzando i costi d’esercizio di questa tipologia d’impianti era facile capire che non era facile sostenere il costo del suo esercizio. Le piscine sono tra gli impianti sportivi più costosi da mantenere, soprattutto ora che il costo dell’energia sta crescendo a dismisura. Quindi incompetenti coloro che hanno pensato di realizzarla ed ancora più incapaci coloro che l’hanno realmente realizzata. È facile quando i soldi non sono i tuoi! Ora è fatta ed è chiusa! Malgrado ciò, l’amministrazione non sembra scomporsi più di tanto. Piuttosto che vederla cadere in rovina, come il fatidico palazzetto dello sport, chiunque a loro posto si darebbe da fare per fare in modo che la piscina possa riprendere a funzionare regolarmente. Magari chiedendo un finanziamento alla regione, anche per dimostrare che il consigliere regionale Nazareno Salerno, ormai lontano dagli echi elettorali, esiste ancora. Cosi facendo si potrebbe dotare la piscina di una batteria di pannelli solari, oppure, costruire un mini termovalorizzatore, o semplicemente, dotarla di collettori solari per accorciare il salto termico e ridurre i costi d’esercizio. In aggiunta o in alternativa, il Consigliere regionale, in qualità di Presidente della Commissione Sanità, potrebbe farla accorpare, tramite un’apposita convenzione, alla struttura ospedaliera e convertirla in centro terapeutico di riabilitazione.  Ma è chiaro a tutti: il nostro Consigliere regionale / Presidente di commissione / Consigliere comunale / … non è in grado di gestire nulla aldilà delle sue numerose candidature. 

Pubblicato in POLITICA

Il Vizzarro.it - quotidiano online
Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova

Reg. n. 4/2012 Tribunale VV

redazione@ilvizzarro.it

Seguici sui social

Associazione "Il Vizzarro”

via chiesa addolorata, n° 8

89822 - Serra San Bruno

© 2017 Il Vizzarro. All Rights Reserved.Design & Development Bruno Greco (Harry)