mini lago_Alaco_sponda_sud-ovest_2Il Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua ed il Coordinamento Calabrese Acqua Pubblica “Bruno Arcuri” sostengono con forza la manifestazione “NO ALACO” che si terrà a Vibo Valentia il prossimo sabato 23 marzo dalle ore 9,30 con partenza da piazza San Leoluca. La diga sull’Alaco ha rappresentato negli anni un caso esemplare di sprechi ed inefficienze: lavori infiniti, finanziamenti bloccati, interrogazioni parlamentari, carte sparite, costi lievitati a dismisura. Da quando poi la Sorical , società mista pubblico-privata (Regione-Veolia), ha allungato i suoi tentacoli, a circa 400.000 persone in 88 comuni di tutta la Calabria è stato negato il diritto all’acqua, perché dai loro rubinetti scorre un liquido maleodorante ed infetto, pompato da un lago malato, ex discarica a cielo aperto mai realmente bonificata.
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mini Ottavio-Bruni-150x150Dopo il terremoto provocato dall'operazione che nei giorni scorsi ha portato all'arresto di 24 presunti affiliati e fiancheggiatori del clan Mancuso di Limbadi, il consigliere regionale Udc Ottavio Gaetano Bruni offre la sua versione sui presunti contatti con la 'ndrina più potente del Vibonese emersi da alcune intercettazioni telefoniche effettuate dai carabinieri del Ros di Catanzaro. Bruni conferma ovviamente i suoi rapporti con Aurelio Maccarone, ma smentisce qualsiasi contatto con i Mancuso. "Con riferimento alle vicende relative all’inchiesta denominata 'Black Money' – spiega – che mi attribuisce determinati rapporti 'amicali', suscitando in me grande stupore, ritengo siano indispensabili alcune chiare precisazioni a tutela non solo della mia onorabilità, come uomo e come politico-amministratore in tanti lunghi anni di onestà, umile, trasparente, limpida attività, ma anche e soprattutto per rassicurare, ancora oggi, molti, tantissimi amici cari che mi sono stati sempre e mi sono ancora vicini con affetto e solidarietà.
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mini 4052_12_mediumLe intercettazioni telefoniche rilevate dai Ros dei Carabinieri di Catanzaro, nell’ambito dell’operazione che ieri ha condotto in arresto ben 24 esponenti della cosca Mancuso di Limbadi, hanno fatto emergere, alla base dello stesso clan, un’articolata rete di rapporti fra ’ndrangheta, massoneria, amministrazione pubblica e settore imprenditoriale. Tra i 24 finiti in manette, infatti, oltre ai vertici del clan, spiccano anche i nomi di diversi imprenditori impegnati nella siderurgia e nel settore turistico. Ma a scuotere il vibonese sono soprattutto le rivelazioni emerse riguardo ai presunti rapporti fra i Mancuso ed il Consigliere regionale Ottavio Gaetano Bruni, già per ben due mandati consecutivi Presidente della Provincia di Vibo Valentia (dal 1999 al 2008), nonché Presidente del Consorzio di Sviluppo Industriale provinciale (dal 2009 al 2010). Sembra che i rapporti fra Bruni e i Mancuso fossero coordinati soprattutto dagli uomini politicamente “operativi” del clan: il Consigliere provinciale Aurelio Maccarone e suo nipote Antonio Maccarone (genero di Pantaleone Mancuso).

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mini Giuseppe-Scopelliti-ospite-a-Porta-a-PortaNon c’è niente da fare. Nonostante il periodo di magra vissuto da tanti calabresi, gli sfizi la casta della politica regionale vuole proprio continuare a toglierseli tutti. Dopo lo scandalo emerso in seguito alla pubblicazione dei capitoli del bilancio regionale riportanti varie spese “generose”, continua lo spreco di fondi pubblici introitati dall’ente direttamente dalle tasche dei cittadini. Nel settembre scorso a riempire le colonne dei giornali furono le spese di rappresentanza del Consiglio regionale, riconosciute per un importo superiore ai 700mila euro

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mini stadio_serraLa Regione ha comunicato l’elenco delle proprietà messe in vendita con l’intento “di ridurre l'indebitamento attraverso l'alienazione di beni in disuso o, peggio ancora, abbandonati”. Si tratta, per la maggior parte, di beni patrimoniali trasferiti dallo Stato, distinti in due elenchi (al primo appartengono i terreni e i fabbricati, al secondo i caselli ferroviari o immobili precedentemente affidati in gestione alle Ferrovie dello Stato).
Contro l’indebitamento pubblico galoppante, la Regione Calabria procede quindi senza remore nell’opera di riordino, gestione e valorizzazione del patrimonio immobiliare regionale. Il piano di alienazione, posto in essere per la “valorizzazione dell’ente” prende di mira molti beni provenienti dalle antiche gestioni Esac, Gil, Apt, Casmez, Agensud. Tutti ricadenti nelle cinque province calabresi e dal valore superiore al milione di euro. Lo stesso piano era partito nel 2010, quando la giunta regionale, con due diverse delibere, aveva sentenziato il via libera alla messa sul mercato di 78 beni regionali (con la possibilità di ampliare o ridurre l’elenco). Si trattava di provvedimenti che avrebbero dovuto prendere corpo negli esercizi 2011 e 2012, anche se solo adesso si è costituito in prima stesura il Piano delle valorizzazioni ed alienazioni immobiliari. 
Andando a spulciare il primo elenco, emerge anche l’alienazione di un immobile patrimoniale sito a Serra San Bruno, assai genericamente indicato come “Campo Sportivo” ed il cui valore non è tra l’altro specificato. 
Di seguito i due elenchi con i beni regionali in vendita: 
Elenco beni immobili 
Elenco caselli ferroviari
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mini Elezioni-2013-Nel cuore della campagna elettorale, come previsto, iniziano le amene gite fuori porta per i leader dei partiti in corsa per le poltrone parlamentari. Ed anche la terra di Calabria avrà quindi, seppur per poche ore, l’onore di vedersi calcata dalle suole dei big nazionali. Una terra di periferia che come per magia, nei giorni caldi del pre elezioni, si trasforma da sempre in un porto franco buono per le visite di rito degli esponenti di spicco delle maggiori compagini politiche.

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mini scopelliti_berlusconiSono tempi duri per il governatore calabrese Giuseppe Scopelliti, sempre più inquilino bistrattato del Pdl nazionale. Dopo la muta rassegnazione alla candidatura di Domenico Scilipoti – calata direttamente da Roma – al sesto posto nel listino calabrese per il Senato, arrivano ancora da Silvio Berlusconi parole e numeri, che non assomigliano neanche lontanamente ad un attestato di stima nei confronti del plenipotenziario presidente/commissario ad acta della sanità regionale, Giuseppe Scopelliti. Un attacco, questa volta ancora più diretto, che rimarca l’inconsistenza politica del governatore calabrese nell’ambito del partito nazionale. 

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mini stadioserraSERRA SAN BRUNO - Tutto rinviato tra Serrese e Pianopoli. Nel pomeriggio odierno, allo stadio comunale 'La Quercia' sarebbero dovuti scendere in campo i biancoblu di mister Rolando Megna e l'undici catanzarese del collega Mastroianni. A causa delle abbondanti nevicate che, nella giornata di venerdì, hanno interessato un po tutto il comprensorio, il rettangolo di gioco era a dir poco impraticabile, tant'è che le squadre non si sono neppure presentante alla struttura di via Aldo Moro. In settimana, il Comitato regionale Calabria della Lega nazionale dilettanti si pronuncerà sulla prima data utile per il recupero dell'incontro. Sull'altro fronte, quello delle partite giocate, il Soriano di mister Baroni non va oltre l'uno a uno dall'insidiosa trasferta di Nicotera e interrompe, così, la lunga striscia di vittorie consecutive. Domenica prossima, la capolista riceverà il Prasar, mentre la Serrese sarà impegnata in trasferta contro il Real Pianopoli.

(foto tratta dal profilo facebook dell' A.C. Serrese e riferita alla giornata di ieri)

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mini incontroabcParte la campagna di raccolta firme per la Proposta di Legge Regionale di Iniziativa Popolare “Tutela, governo e gestione pubblica del ciclo integrato dell’acqua”.
Appuntamento per l’iniziativa di lancio sabato 19 gennaio alle 9:30, con un seminario presso l’auditorium del Liceo Classico “Telesio” a Cosenza. Le prime firme saranno apposte simbolicamente dai genitori di Bruno Arcuri. Interverranno Corrado Oddi (Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua), docenti Unical tra cui Vito Teti, amministratori ed attivisti per i beni comuni. Finale nel segno dell’arte con lo spettacolo teatrale “Scarpidhati”.
780mila calabresi, oltre la metà degli aventi diritto al voto, si sono espressi chiaramente solo un anno fa contro la privatizzazione del servizio idrico, sostenendo i quesiti referendari promossi dal Comitato “2 Sì per l’Acqua Bene Comune”. La politica però è rimasta sorda e mostra di non voler dare seguito alla manifesta volontà popolare.
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mini stillitani
Francescantonio Stillitani sbatte la porta e se ne va. Dopo l’esclusione dalle liste per il Senato e soprattutto per la Camera dei Deputati, l’Assessore regionale al Lavoro, Formazione Professionale e Politiche Sociali, in una nota stampa diffusa nel pomeriggio rende pubblica la sua decisione di abbandonare il partito di Casini e soprattutto, di rimettere l’incarico rivestito ormai da due anni in seno alla Giunta regionale. “Non me la sento di continuare a militare nell’Udc e perciò lascio il partito, non condividendone più la logica gestionale che ritengo oggettivamente ingiusta” spiega Stillitani precisando di non voler aderire al momento a nessun altro progetto politico. Non si tratterebbe quindi di un esodo in un altro partito in previsione di una potenziale candidatura per le imminenti politiche, anche perché ormai la maggior parte degli schieramenti hanno quasi tutti reso ufficiali i nomi dei rispettivi candidati pronti a contendersi una poltrona all’ombra del Parlamento.
Stillitani inoltre “consapevole di essere stato eletto Assessore in quota Udc”, ritiene giusto rimettere “a disposizione del Presidente Scopelliti l’incarico assegnatogli”. Lo stesso Stillitani, in chiusura della nota stampa diffusa oggi, non ha mancato di ringraziare proprio Scopelliti per la fiducia fino ad ora accordatagli. 
I malumori per il politico vibonese emergono quindi in seguito alle recenti scelte operate dall’Udc regionale in accordo con i vertici nazionali, che gli avevano preferito Michele Trematerra (secondo dopo Casini nel listone “Scelta Civica” guidato da Mario Monti per il Senato) e Katia Stancato (economista ed imprenditrice cosentina). Mentre alla Camera sotto il simbolo Udc, i posti eleggibili sono stati assegnati al capolista Lorenzo Cesa ed, in ordine, Roberto Occhiuto (deputato uscente) e Franco Talarico. Oltre a Stillitani, che avrebbe quindi rifiutato la quarta posizione, rimangono quindi fuori dai giochi per sopraggiunti limiti d’età gli uscenti Mario Tassone e Ida D’Ippolito.
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