mini omicidio_ciconte_sorianello_25_settembre_2012VIBO VALENTIA - Salvatore Lazzaro pensava di essere al sicuro. Nella casa della sua famiglia, nelle Preserre Vibonesi, seduto sul divano al pian terreno, non poteva sapere di essere nel mirino dei killer appostati sotto la sua finestra. Il 23enne di Savini, frazione di Sorianello, era agli arresti domiciliari perchè coinvolto in un’operazione antidroga della Procura di Torino. Aveva dei precedenti, era legato da amicizie e parentele a un gruppo di giovani che adesso qualcuno vuole sterminare. Storie sbagliate, storie di ragazzi uccisi a colpi di lupara, forse da coetanei, in una striscia di terra, tra Ariola di Gerocarne e Savini, insanguinata dal ritorno di una vecchia, feroce, faida di ‘ndrangheta. Che potrebbe non essere circoscritta alle Preserre, ma essere frutto di manovre occulte, di una guerra fredda tra cosche ben più potenti, se non addirittura tra mandamenti.

Pubblicato in LO STORTO
Lunedì, 08 Aprile 2013 14:10

Joppolo, in arrivo la commissione d'accesso

mini prefettura_viboLo spettro della criminalità organizzata si aggira nei comuni calabresi ed, in particolar modo, in quelli del Vibonese. La prefettura di Vibo, guidata dal prefetto Michele Di Bari, ha infatti disposto l’invio della commissione d’accesso al Comune di Joppolo per verificare se in questi anni di attività ci siano stato o meno ingerenze da parte della criminalità organizzata o se, quantomeno, l’amministrazione comunale possa essere sensibile a future interferenze. Ad oggi il centro situato sul versante tirrenico calabrese è guidato dal sindaco Giuseppe Dato, eletto nelle consultazioni del maggio del 2011. I commissari che dovranno passare all'esame la documentazione attinente l'attività amministrativa degli ultimi tre anni sono Anna Aurosa Colosimo, capo di gabinetto della Prefettura di Vibo, Francesco Di Pinto, capitano dei carabinieri comandante della Compagnia di Tropea, e Angelo Daraio, vice questore aggiunto e ufficiale del Corpo Forestale dello stato in servizio presso il comando provinciale di Vibo Valentia.

Pubblicato in POLITICA

mini prefettura_vibo«Il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro dell'interno, ha deliberato lo scioglimento, ai sensi della normativa antimafia di 6 consigli comunali: Polizzi Generosa (Palermo), Mascali (Catania), Quarto (Napoli), Melito Porto Salvo (Reggio Calabria), Siderno (Reggio Calabria), San Calogero (Vibo Valentia), nonché‚ la proroga per 6 mesi dello scioglimento del Consiglio comunale di Nardodipace (Vibo Valentia)». E quanto si legge nel comunicato diffuso al termine del Consiglio dei ministri di oggi. Proprio in questi giorni, intanto, ha concluso il suo lavoro di indagine la Commissione d'accesso che era stata inviata dalla Prefettura al Comune di Serra San Bruno

Pubblicato in POLITICA

 

mini udc_calabriaVIBO VALENTIA - Le ferite maturate all’indomani delle politiche sono ancora visibili nello scudocrociato. Un partito, l’ Udc, che - suo malgrado - non potrà contare su alcun rappresentante calabrese in Parlamento, in virtù della decisione del segretario nazionale Lorenzo Cesa di optare per il seggio calabrese, non consentendo dunque la rielezione del secondo in lista, l’ex parlamentare Roberto Occhiuto. Una ferita, come già anticipato, ancora oggi visibile. Soprattutto nel Vibonese. Dopo la fuoriuscita dell’ ex assessore regionale e punto di riferimento del partito in ambito provinciale, Francescantonio Stillitani, e dopo le dimissioni dell’ormai ex segretario comunale, Bruno Greco - che, subito dopo, ha spiegato la propria decisione parlando di un risultato elettorale "non in linea con le aspettative del partito" e frutto di "atteggiamenti che nulla hanno di politico e che necessitano di una riflessione completa", capace di rimettere "tutto in gioco" - adesso anche i quadri dirigenti hanno rimesso il proprio mandato. Tra questi, il coordinatore provinciale Iconio Massara - da sempre vicino a Stillitani - e Sabrina Caglioti, già candidata alle politiche del 24 e 25 febbraio. Al momento, non è facile comprendere quali siano state le motivazioni di una simile decisione. Una scelta, questa, che molto probabilmente verrà approfondita nelle prossime ore. Una cosa è certa però: che l’ Udc non stia vivendo momenti felici, è ormai noto a tutti. A questo punto, resta soltanto da capire come si muoveranno i dirigenti serresi del partito, a seguito di un vero e proprio terremoto politico che pare si stia estendendo in molti comuni del Vibonese.

Pubblicato in POLITICA

mini alessandra_sarloVIBO VALENTIA - Nel luglio del 2010 il governatore Scopelliti, nel vano tentativo di evitare il commissariamento dell’ente, nominava Alessandra Sarlo a capo dell’Asp vibonese. Dirigente alla formazione presso la Provincia di Reggio, commercialista e manager di lungo corso, la candidata, che di certo non temeva concorrenti, fu catapultata in una delle realtà sanitarie più complesse della regione. Certo, apparve subito chiaro ai più che non sembrava affatto ferrata in materia sanitaria. Dichiarazioni rilasciate col contagocce e pochi, fugaci incontri con la stampa per evitare domande scomode. Ma a tracciare il bilancio senza lode del suo operato fu il ministero dell’Interno, che, nel dicembre dello stesso anno, decretò il commissariamento dell’Asp vibonese per infiltrazioni mafiose, mettendo fine all’ingloriosa parentesi Sarlo.

Pubblicato in ATTUALITÀ

mini carmelo-lo-biancoI carabinieri della Stazione di Vibo Valentia hanno arrestato Carmelo Lo Bianco, 81 anni, capo dell’omonimo clan operante nella città di Vibo Valentia. L'arresto è avvenuto in ottemperanza ad un ordine di esecuzione di pene concorrenti emesso dalla Procura generale di Catanzaro. Il cumulo di pene che Carmelo Lo Bianco, condotto nel carcere di Vibo, dovrà scontare è pari ad 11 anni e 4 mesi di reclusione. 

Il 10 maggio 2012 la Cassazione l’aveva condannato a 5 anni e quattro mesi per i reati di usura ed estorsione, aggravate dal metodo mafioso, ai danni del fotografo vibonese Nello Ruello, poi divenuto testimone di giustizia. Un’altra condanna a 12 anni di carcere Carmelo Lo Bianco l’aveva rimediata per associazione mafiosa nel processo nato dall’operazione «Nuova Alba», mentre nell’ambito dell’operazione denominata «The Goodfellas» dopo la condanna a 4 anni in Appello, sempre per associazione mafiosa, manca solo il verdetto della Cassazione. 

Pubblicato in ATTUALITÀ

mini detommaso

SERRA SAN BRUNO - È stato prima agente. Poi, con il passare degli anni, ha oltrepassato i gradi previsti e, dopo essersi laureto in Giurisprudenza presso l' Università ''Magna Graecia" di Catanzaro, ha superato il concorso di commissario effettuando successivamente il corso a Roma. Catanzarese doc, nel proprio curriculum vanta anche qualche esperienza nella polizia stradale. Stiamo parlando del dirigente Antonio De Tommaso - insediatosi l' 11 gennaio scorso presso il locale Commisariato di Polizia - che, dunque, succede a Domenico Avallone. Nei giorni scorsi, il neo commissario ha organizzato un incontro con la stampa, durante il quale ha sottolineato sia gli obiettivi che intende perseguire, cercando di «assicurare ad ogni modo la sicurezza pubblica», evidenziando però che «ancora c'è tanto lavoro da fare», soprattutto per contrastare i reati di «microcriminalità», che negli ultimi mesi sembrano aver preso il sopravvento. De Tommaso, inoltre, ha precisato di «voler instaurare uno stretto rapporto» sia con il capitano della locale Compagnia dei Carabinieri Stefano Esposito Vangone, al fine di «raggiungere gli obiettivi prefissati», ma anche con i propri elementi, cosa che ha già fatto il giorno del suo insediamento. Una sfida sicuramente non facile, considerato che il Vibonese - ma la zona delle Serre in particolare - è caratterizzata, specie negli ultimi tempi, da un elevato tasso di criminalità. Basti pensare ai reati che vanno dal furto, agli atti incendiari passando per lo spaccio di sostanze stupefacenti. Una strada tortuosa dunque, che richiede l'impegno e la collaborazione di tutti, sia delle forze dell'ordine ma, soprattutto, dei cittadini molto spesso indifferenti di fronte a fatti che colpiscono la comunità. De Tommaso, inoltre, nel concludere, ha precisato che il proprio impegno si concentrerà «sull'intera zona» che rientra nella propria giurisdizione, attraverso l'impiego delle volanti. 
 
 

Pubblicato in ATTUALITÀ

mini acqua_serraAlla fine sono arrivati anche a loro. Non è una sorpresa, a dirla tutta. Non per chi ha seguito l’evolversi del caso Alaco fino al turbinio di eventi di questi ultimi giorni. Roba da sceneggiatori allucinati: black out istituzionali dannosi per la salute pubblica ed equilibrismi da trapezisti funzionali al mantenimento dell’ordine pubblico. Un balletto macabro imbastito attorno al lago dei veleni, che, forse, comincia a non essere più così “gommoso”. Da oggi, in questo vortice di responsabilità istituzionali legate all’acqua pagata “cara e amara” da 400mila calabresi, dopo diversi dirigenti di Sorical, Asp e Arpacal, sono entrati anche 20 sindaci del Vibonese. Altri erano già stati iscritti nel registro degli indagati al momento del sequestro preventivo dell’invaso, avvenuto il 17 maggio scorso. L’accusa, relativa al periodo 2009/2012, per gli amministratori locali, è omissione di atti d’ufficio

Pubblicato in LO STORTO

mini sequestro_alacoSERRA SAN BRUNO - Avrebbero omesso i controlli sull'acqua previsti dalla legge. Con questa accusa, i Nas di Catanzaro, guidati dal capitano Giovanni Trifirò, hanno notificato venti avvisi di garanzia nei confronti di alcuni primi cittadini del Vibonese tuttora in carica e di ex sindaci. Gli avvisi sono stati firmati dal sostituto procuratore della Repubblica di Vibo Valentia, Michele Sirgiovanni, titolare dell'indagine ''Acqua sporca'', partita nel 2010 e che nel maggio dello scorso anno portò all'iscrizione nel registro degli indagati di alcuni nomi eccellenti.

Pubblicato in POLITICA

 

mini dagostino
Impotente come un pioppo spoglio d’inverno, il compassato coordinatore provinciale Nazzareno Salerno, continua a perdere le foglie del suo Pdl vibonese. Infatti, dopo i mormorii circolati in questi ultimi giorni nei corridoi di Palazzo Luigi Razza, adesso si è passati all’ufficialità: il sindaco Nicola D’Agostino ed un blocco di ben 7 assessori hanno annunciato il passaggio irreversibile a ‘Fratelli d’Italia’, neo movimento guidato da Ignazio La Russa, Giorgia Meloni e Guido Crosetto. Un esodo senza precedenti, quindi, che oltre al primo cittadino vibonese, vede traslocare fuori dal Pdl, gli assessori Pietro Comito (Ambiente), Marcello De Vita (Cultura), Nicola Manfrida (Politiche Giovanili), Nazzareno Rubino (Affari Generali), Giorgio Modafferi (Lavori Pubblici), Nicolino La Gamba (Affari Istituzionali) e Giuseppe Scianò (Bilancio, nonché ormai ex coordinatore cittadino del partito).
Pubblicato in POLITICA
Pagina 6 di 12

Il Vizzarro.it - quotidiano online
Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova

Reg. n. 4/2012 Tribunale VV

redazione@ilvizzarro.it

Seguici sui social

Associazione "Il Vizzarro”

via chiesa addolorata, n° 8

89822 - Serra San Bruno

© 2017 Il Vizzarro. All Rights Reserved.Design & Development Bruno Greco (Harry)