mini pasquale_3SERRA SAN BRUNO - Tre anni. Tanto è trascorso dall'omicidio di Pasquale Andreacchi. Tre anni di sofferenze, speranze e ricordi. Pasquale, però, non c'è più. È morto. Trucidato brutalmente alla tenera età di diciotto anni. Un dolore atroce per i familiari, che si sono visti strappare un figlio appena maggiorenne. Amava i cavalli. E pare sia stata proprio la compravendita di un cavallo non pagato da un pregiudicato della zona che gli avrebbe portato a fare questa fine. Da allora, però, Salvatore e Maria Rosa hanno fatto il possibile per chiedere verità e giustizia. Si sono rivolti più volte alle testate giornalistiche locali. Hanno contattato anche programmi televisivi di spessore quali 'Quarto grado', 'Pomeriggio Cinque', 'La via in diretta' e 'Blu notte'. Ma nessuno ha risposto. È vero, sì. Fa più rumore un omicidio compiuto in pieno centro a Milano o a Roma che nella nostra provincia. Terra dimenticata dai media nazionali, ma non solo. Anche la classe politica ha fatto la sua parte.

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Lunedì, 12 Novembre 2012 15:33

Vibo, buco da 22 milioni di euro al Comune

 

mini dagostino-sindaco-vvVIBO VALENTIA - C’è poco da fare. A Palazzo “Luigi Razza” i conti proprio non tornano. All’interno delle casse del Comune di Vibo sarebbe stato riscontrato un buco di circa 22 milioni di euro. Gli accertamenti, effettuati dalla Prefettura, avrebbero dunque svelato una situazione economica catastrofica dettata da una gestione quantomeno allegra delle casse comunali. E di certo poco trasparente. Al di là del disavanzo che l’ente vibonese si trascina già dal consuntivo del 2011 (4milioni di euro), sembra che il buco nell’ultimo esercizio finanziario sia stato ulteriormente allargato dal prelievo di somme ingenti, sottratte con il consenso dell’assessore comunale alle Finanze Giuseppe Scianò. Avrebbero usufruito dei fondi proprio gli attuali vertici dell’amministrazione vibonese, fra cui il sindaco Nicola D’Agostino, per coprire le cospicue uscite finalizzate al pagamento delle laute consulenze esterne

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Riceviamo e pubblichiamo
 
 
 “A distanza di un anno e sei mesi dall’ultima tornata per le comunali, si può affermare che la campagna elettorale posta in essere dall’attuale maggioranza pidiellina è stata un vero e proprio capolavoro di illusionismo. Facile promettere per “arrivare al potere” e poi disattendere. Facile addebitare colpe alle precedenti amministrazioni quando si è di fronte ad una incapacità amministrativa che fa spavento. Nulla hanno fatto e nulla stanno facendo di quanto fantasticato fino a maggio 2011, anzi si stanno distinguendo per un immobilismo spaventoso arrivando al punto di non riuscire neppure a porre in essere l’ordinaria amministrazione. E’ vivo nei nostri ricordi il tanto conclamato binomio Regione-Comune, tant’è vero che in virtù di ciò è stata avanzata la proposta di attribuire la cittadinanza onoraria all’attuale Presidente della Regione. Ma per cosa? Per quale merito? La massima rappresentazione di questo binomio la si può materialmente rappresentare con la struttura ex Kursaal sita nel centro storico di Serra San Bruno che si trova in uno stato di abbandono disarmante. Vetri rotti, esalazioni graveolenti e acqua piovana infiltratasi si sono appropriati dell’immobile creando una situazione igienico-sanitaria da terzo mondo. Ma nonostante ciò, l’immobile rimane in queste condizioni senza che l’attuale amministrazione se ne interessi come se lo stabile, di proprietà della Regione Calabria non fosse affar loro e non si trovi sul suolo comunale. Le promesse fatte in campagna elettorale per una “resurrezione immediata” del ex Kursaal, che ancora risuonano vive nelle orecchie di quanti assistevano ai loro comizi, sono rimaste solo “parole al vento” e hanno avuto l’unico scopo di accaparrarsi i consensi elettorali di quanti hanno riposto la fiducia nelle mani di “semplici illusionisti”, credendo nell’arrivo dei salvatori della Patria, pentendosi poi amaramente della scelta fatta a distanza di appena un anno e sei mesi. La struttura ex Kursaal rappresenta il disastro del binomio Regione-Comune e il fallimento di un’amministrazione che non ha precedenti, che ha abbandonato una comunità al proprio destino. Nessuno degli amministratori si occupa dei problemi della nostra cittadina e poi qualora li si interroga nessuno risponde, nascondendo la loro impreparazione dietro assordanti silenzi - vedi l’ultimo consiglio comunale - o dietro quel consigliere regionale che predica male e razzola ancor peggio. In attesa che l’attuale maggioranza si svegli dal letargo, i serresi speranzosi continuano a “sopravvivere” nell’attesa di veder realizzate le promesse elettorali che per come formulate avrebbero dovuto cambiare la loro vita ma che invece si sono rivelate mere promesse di marinai. Le parole passano solo i fatti restano ma di fatti, ad oggi, non  ne abbiamo ancora visti.  Quanto ancora dobbiamo aspettare?”
 
Pisani Raffaele
 
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mini lombardi_satrianiSERRA SAN BRUNO – Forse le scorte di calma e di morigeratezza che tutti gli attribuivano si sono già esaurite. Oppure il primo cittadino potrebbe aver preso troppo alla lettera l’esortazione arrivatagli dal suo dominus politico in uno dei recenti consigli comunali. “Devi cominciare ad usare il pugno di ferro”, gli aveva intimato Nazzareno Salerno, ma forse la metafora del consigliere regionale del Pdl non è stata colta con la dovuta misura da Bruno Rosi che, a quanto pare, avrebbe aggredito il segretario comunale Giuseppe Lombardi Satriani a margine della seduta di consiglio tenutasi ieri mattina.

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mini Mezzi_sequestrati_1Riceviamo e pubblichiamo:

Sono stati deferiti in stato di libertà i due soggetti, tale C.N., 56enne imprenditore edile, in concorso con C.S. di anni 28, entrambi originari di San Calogero (VV), autori dello sfruttamento abusivo di un’area di circa 7.000 mq in località Fondo Rotondello di Filandari (VV), dalla quale veniva estratto abusivamente materiale calcareo.

L’attività investigativa è stata originata da una segnalazione pervenuta presso la Sala Operativa Regionale del CFS, tramite il numero di emergenza ambientale 1515.

Nel corso delle operazioni, gli agenti del Comando Stazione Forestale di Spilinga (VV) hanno monitorato per circa dieci giorni quanto stava accadendo nella località in esame, documentando un sistematico via vai di mezzi meccanici intenti nelle opere di escavazione.

Dopo una serie di riscontri documentali che hanno evidenziato l’illegittimità delle opere, il personale operante ha deciso di intervenire, sancendo l’epilogo dell’ ennesimo scempio ambientale consumato ai danni del territorio.

Sono così finiti sotto sequestro un grosso autocarro ed un escavatore cingolato, adoperati per la commissione del reato, nonché il fondo di natura agricola di circa 7000 metri quadrati dal quale veniva sottratto indebitamente l’ingente quantitativo di materiale inerte, impiegato per la produzione di miscele cementizie.

I successivi rilievi del Corpo Forestale, eseguiti con l’ausilio di strumentazione GPS e la consultazione di aerofotogrammetrie del luogo, hanno sottolineato come l’ attività delittuosa, posta in essere dagli indagati, abbia comportato una significativa e permanente modificazione dello stato dei luoghi, creando una vistosa depressione del suolo con alterazione della morfologia e dell’assetto territoriale.

L’estrazione abusiva, nello specifico, ha interessato una parete rocciosa, creando un fronte di lunghezza pari a 40 metri lineari per una larghezza di 25 metri lineari ed altezza media di circa 5 metri. Le prime stime, basate anche sul raffronto tra le ortofoto degli anni trascorsi e la situazione di fatto, parlano di oltre 5000 metri cubi di materiale calcareo trafugato illecitamente, con profitti per svariate migliaia di euro.

I destinatari del provvedimento di sequestro, a cui è stata peraltro affidata la custodia giudiziaria dei beni, sono stati deferiti in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Vibo Valentia in ordine al reato di abusivismo edilizio in concorso.

Il fascicolo relativo agli atti d’indagine è ora in mano alla Magistratura di Vibo Valentia che ha già convalidato il sequestro eseguito dagli uomini del Corpo Forestale dello Stato, iscrivendo i due soggetti nel registro degli indagati.

Intanto le indagini proseguono a ritmo serrato e mirano ad accertare l’eventuale coinvolgimento di altri soggetti nella vicenda.

Corpo Forestale dello Stato
Comando Provinciale Vibo Valentia

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mini sisma_02_672-458_resizeNelle ore immediatamente successive alla forte scossa registratasi attorno all’1:05 di questa mattina in provincia di Cosenza (magnitudo 5° grado della scala Richter), sembrava che il sisma non avesse provocato alcuna vittima. In realtà, anche se indirettamente, il terremoto ha provocato la morte di un uomo di 84 anni per infarto. L’uomo era residente a Scalea, località marittima del cosentino, a pochi chilometri di distanza da Mormanno dove si è originato l’epicentro. Subito dopo il sisma, l’anziano è stato colto dal malore nella sua abitazione ed è deceduto nonostante i soccorsi prestatigli dai parenti. Al momento sembra che non vi siano altre vittime o feriti.

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Non ce l'ha fatta Filippo Ceravolo, il diciannovenne ferito in maniera grave in un agguato nella tarda serata di ieri nei pressi del Calvario di Pizzoni, alle porte del paese. Il giovane residente a Soriano Calabro, infatti, è deceduto nella notte all'Ospedale 'Jazzolino' di Vibo Valentia. Le speranze di salvarlo, però, erano parse da subito appese ad un filo, considerato che Ceravolo - secondo una prima ricostruzione - pare sia stato raggiunto da alcuni proiettili alla testa. Il corpo del diciannovenne ancora in vita era stato rinvenuto sull' asfalto, sul ciglio di una scarpata; mentre nel vicino dirupo, i Carabinieri della Stazione di Vazzano, raggiunti dagli uomini della Compagnia di Serra San Bruno, guidati dal capitano Stefano Esposito Vangone, è stata localizzata una Fiat Punto, che non è risultata di proprietà del giovane.

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mini s.onofrioVIBO VALENTIA – Stamattina, di fronte alle scuole elementari di Sant'Onofrio, una donna di 30 anni è stata accoltellata. Ad aggredirla sarebbero state una donna di 53 anni, Lucrezia Schiavone, nota alle forze dell’ordine, e la figlia Angela, 31 anni. Secondo quanto si è appreso, madre e figlia si sarebbero scagliate sulla malcapitata, con cui pare ci fossero forti attriti, colpendola prima con calci e pugni e poi con un coltello. La donna, ferita più volte alla schiena, è stata soccorsa da alcuni passanti che l’hanno condotta all’ospedale "Jazzolino" di Vibo, dove le sono stati applicati 20 punti di sutura. Le presunte responsabili, subito dopo l’aggressione si sarebbero date alla fuga. In meno di un’ora i carabinieri hanno rintracciato la madre mentre tentava di dirigersi verso Vibo, e l’hanno arrestata con l’accusa di tentato omicidio in concorso. La figlia risulta ancora irreperibile. 

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mini acqua_serraRiceviamo e pubblichiamo: 

Ormai è un tormento. Una situazione insostenibile che non accenna a rientrare. Il problema connesso con la potabilità dell’acqua è una vera e propria emergenza che l’amministrazione comunale non sembra avere la forza o la volontà per affrontare e risolvere. Al di là dei proclami e della politica parolaia ed inconcludente cui i serresi sembrano essersi rassegnati,  il problema rimane insoluto. Nonostante le innumerevoli e mirabolanti promesse la situazione diventa giorno dopo giorno più preoccupante.

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mini 5ottobrePer ben 2 giorni Serra è stato l’ombelico del mondo. Un mondo controcorrente. Un mondo giusto. Dove ragazzi musulmani e cattolici hanno camminato insieme, fianco a fianco in processione, seguendo il busto di Brunone di Colonia, con in mano una candela. Una luce di pace e speranza. Un esempio per tutto il resto dell’umanità, soprattutto per quegli Stati dove le ‘guerre di religione’ continuano ogni giorno a mietere migliaia di vittime.

‘Notte di luce’, l’evento organizzato dall’associazione ‘L’anima verde nel mondo’ di Luciano Pisani, è stato un trionfo. A culmine della Santa Processione che ha condotto San Bruno, dalla Certosa di Santo Stefano fino alla Chiesa Matrice, lo scenario di Piazza Mons. Barillari è stato superbamente arricchito dall’incantevole bagliore di 700 ceri votivi. La partecipazione alla funzione di circa 50 giovani studenti egiziani è stata resa possibile da un nullaosta accordato dall’ambasciata egiziana dopo la richiesta inoltrata dal Presidente Luciano Pisani. Un’autorizzazione che ha permesso la partecipazione ad un rito liturgico cattolico, nonché l’ingresso in Chiesa, da parte dei ragazzi di fede musulmana. Un evento tanto raro quanto straordinario. Emblema di un’eccezionale concordia fra popoli e culture diverse.

Inoltre 25 disabili provenienti da Nicotera e da altri paesi vicini, venuti a conoscenza dell’iniziativa, hanno partecipato questa mattina alla funzione religiosa che si è tenuta all’interno della stessa Chiesa Matrice. L’iniziativa - sottolinea Luciano Pisani – “è stata resa possibile anche e soprattutto dal sostegno di molti cittadini, che hanno collaborato non solo con una corposa e passionale partecipazione alla processione, ma anche con un obolo volontario di pochi euro”. Un  contributo utile a finanziare, in maniera del tutto spontanea, un evento che ha dato immenso lustro, oltre che alla figura del Santo Patrono d’Europa, anche a tutta Serra San Bruno.

Altri fedeli, venuti a conoscenza dell’evento proprio tramite il nostro giornale online, hanno addirittura inviato una piccola offerta per l’acquisto di ceri votivi da accendere in devozione al Santo. Quindi anche dalla lontana Lombardia, dall’hinterland di Milano, alcuni serresi hanno voluto partecipare all’evento dando ulteriore sostegno all’iniziativa di ‘L’anima verde nel mondo’.

Ma nonostante il successo, rimangono comunque delle preoccupanti note di demerito, dei nei, che non hanno offuscato l’evento ma che avrebbero potuto ostacolarne la buona riuscita. Infatti l’amministrazione comunale serrese, che inizialmente avrebbe dato il proprio assenso a promuovere l’iniziativa, in realtà ha negligentemente omesso l’affissione dei manifesti giganti, che avrebbero contribuito a promuovere l’evento. Un’ulteriore gaffe che si aggiunge alle ormai cospicue disavventure accumulate dall’amministrazione Rosi nel corso di soli 17 mesi di vita. 

(foto Salvatore Federico)

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