mini 426352_337951436242831_2012392274_nE’ un calvario senza fine il secondo autunno dell’amministrazione Rosi. Dopo la grana “Saggezza” che condusse in arresto assieme ad altri 38 indagati il consigliere Bruno Zaffino e determinò l’arrivo della Commissione dell’Accesso nel palazzo municipale serrese, ora, per colpe ben più lievi, è la volta del Presidente del Consiglio Comunale di Serra San Bruno, Giuseppe De Raffele.

Già nello scorso aprile vennero resi pubblici i dettagli dell’operazione ‘Resort’, che ha portato all'iscrizione nel registro degli indagati ben 63 persone, per una maxi-truffa all’Unione Europea, i cui reati vanno a vario titolo dalla truffa aggravata per il conseguimento di fondi pubblici, al falso ideologico, fino alla dichiarazione fraudolenta.

Pubblicato in ATTUALITÀ

mini tretreSERRA SAN BRUNO - Se l’amministrazione Rosi fosse un film, sarebbe stato sicuramente un film alla Tarantino. Popolato da bizzarri personaggi, di passaggi senza tempo, con una trama densa, fatta di avvenimenti apparentemente slegati fra di loro. Senza un filo conduttore temporale. Dove solo a qualche minuto dai titoli di coda, gli anelli ricompongono la catena richiudendola senza la minima sbavatura. È stato così per la maggioranza serrese, ma non solo.

Pubblicato in LO STORTO

mini conf_stampa_mirko_30_aprile_2012Riceviamo e pubblichiamo:

Cui prodest? La locuzione latina, per indicare “a chi giova?”, sembra essere pertinente in un caso sintomatico di come l’amministrazione comunale navighi a vista, o peggio ancora, brancoli nel buio. Il caso, unico nel suo genere, è quello che riguarda i lavori di realizzazione dei viali cimiteriali. Un lavoro singolare, che lascia basiti e far sorgere non pochi interrogativi. Innanzitutto, in un periodo di forti ristrettezze economiche, era, proprio, necessario realizzare un intervento di cui non si comprende la necessità e l’urgenza? Con il paese, ormai, sprofondato nel baratro più cupo, anziché, pensare alla soluzione di problemi indifferibili, l’amministrazione cittadina, ha preferito far pagare ai cittadini i propri capricci. Non sarebbe stato, ad esempio, più produttivo investire quei soldi per ripristinare qualche pozzo comunale o per risanare qualche serbatoio al fine di mandare qualche litro d’acqua, finalmente, salubre nelle case dei cittadini? Oppure, non si poteva, giusto per fare un altro esempio, mantenere la promessa di abbassare, anche, di qualche punto, la Tarsu, che con l’aumento del 43% è diventata un’autentica mannaia per i già magri bilanci familiari? Sarebbe, inoltre, interessante capire la ragione per la quale, per l’esecuzione dei lavori, non sia stato redatto alcun progetto e si sia proceduto con una delibera (la n. 80 del 18 maggio 2012) ad emanare una semplice direttiva per “l’esecuzione di lavori in economia di manutenzione straordinaria dei viali cimiteriali che costituiscono via di accesso alle varie tombe gentilizie”. E’ del tutto evidente che, la realizzazione dei nuovi viali, non può essere equiparata ad una semplice manutenzione e pertanto sarebbe stato necessario redigere apposito progetto. A ciò si aggiunga, che il valore artistico del cimitero serrese mal si concilia con la colata di cemento che, nel più tipico gusto palazzinaro, si è abbattuto sulle cappelle gentilizie ornate con le magnifiche sculture in marmo e granito realizzate dagli scalpellini serresi dei secoli scorsi. Sarebbe, quindi, interessante comprendere le ragioni tecniche alla base della scelta del materiale (cemento) impiegato per l’esecuzione de lavori. A ciò si aggiunga, che visto il pregio artistico del cimitero serrese sarebbe stato necessario far precedere l’intervento, quanto meno, da una comunicazione alla Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici. Al contrario, nessuna procedura è stata eseguita, al punto tale che, durante l’ultimo consiglio comunale, nessuno è stato in grado di quantificare, neppure, la spesa sostenuta. Allo stato, l’unico atto ufficiale risulta essere una determinazione (la n. 164 del 4 settembre 2012) con la quale sono stati liquidati 3614,83 € per l’acquisto di materiali presso una ditta di Cittanova. Un atto dal quale sorgono altri interrogativi. Viene da chiedersi, ad esempio, per quale ragione non si sia proceduto all’acquisto di materiali presso una ditta del luogo? Sarebbe interessante sapere, inoltre, chi siano gli altri fornitori, ma, soprattutto, quanto i cittadini saranno costretti a pagare un intervento più che superfluo, inutile. 

Mirko Tassone (consigliere comunale "Al Lavoro per il cambiamento")

Pubblicato in POLITICA

mini sospensione_zaffinoSERRA SAN BRUNO - Il Prefetto di Vibo ha sospeso Bruno Zaffino dalla carica di consigliere comunale. Il provvedimento, previsto dall'art. 59 del Testo unico sugli enti locali, è arrivato puntuale, ieri pomeriggio, al comune di Serra. La causa è ovviamente il clamoroso arresto del consigliere comunale, eletto con il Pdl, nell'ambito dell'operazione "Saggezza", che ha portato all'esecuzione di 39 ordinanze di custodia cautelare per altrettanti presunti affiliati alla 'ndrangheta accusati, a vario titolo, di reati che vanno dall'associazione a delinquere di stampo mafioso all'estorsione, dall'usura al condizionamento di appalti pubblici. Nel prossimo consiglio comunale, dunque, ai sensi dell'art. 45 del D.lgs. 267/2000, si dovrà procedere alla sostituzione temporanea di Zaffino, affidando la supplenza per l'esercizio delle funzioni di consigliere al candidato della stessa lista che ha riportato, dopo gli eletti, il maggior numero di voti, ovvero Raffaele Callà.

Pubblicato in POLITICA

mini bruno_zaffinoSERRA SAN BRUNO – C’è anche il consigliere comunale Bruno Zaffino tra gli arrestati nell’operazione “Saggezza”, portata a termine stamane dalla Dda reggina. Il blitz, eseguito alle prime luci dell’alba dai carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria, ha portato all’esecuzione di 39 ordinanze di custodia cautelare tra la Locride e le province di Vibo Valentia, Cosenza e Como. Gli indagati sono accusati, a vario titolo, di associazione mafiosa, estorsione, porto abusivo d'armi, usura, illecita concorrenza per il condizionamento di appalti pubblici, minaccia, esercizio abusivo del credito, truffa, furto di inerti, intestazione fittizia di beni, con l'aggravante delle modalità mafiose e della transnazionalità. Le misure cautelari sono state emesse dal gip presso il Tribunale di Reggio Calabria su richiesta della Dda. L'operazione "Saggezza" ha consentito di documentare l’esistenza e l'operatività di cinque "locali" di ‘ndrangheta

Pubblicato in ATTUALITÀ

 

mini DSC_0397

Riceviamo e pubblichiamo
 
 
 “A distanza di un anno e sei mesi dall’ultima tornata per le comunali, si può affermare che la campagna elettorale posta in essere dall’attuale maggioranza pidiellina è stata un vero e proprio capolavoro di illusionismo. Facile promettere per “arrivare al potere” e poi disattendere. Facile addebitare colpe alle precedenti amministrazioni quando si è di fronte ad una incapacità amministrativa che fa spavento. Nulla hanno fatto e nulla stanno facendo di quanto fantasticato fino a maggio 2011, anzi si stanno distinguendo per un immobilismo spaventoso arrivando al punto di non riuscire neppure a porre in essere l’ordinaria amministrazione. E’ vivo nei nostri ricordi il tanto conclamato binomio Regione-Comune, tant’è vero che in virtù di ciò è stata avanzata la proposta di attribuire la cittadinanza onoraria all’attuale Presidente della Regione. Ma per cosa? Per quale merito? La massima rappresentazione di questo binomio la si può materialmente rappresentare con la struttura ex Kursaal sita nel centro storico di Serra San Bruno che si trova in uno stato di abbandono disarmante. Vetri rotti, esalazioni graveolenti e acqua piovana infiltratasi si sono appropriati dell’immobile creando una situazione igienico-sanitaria da terzo mondo. Ma nonostante ciò, l’immobile rimane in queste condizioni senza che l’attuale amministrazione se ne interessi come se lo stabile, di proprietà della Regione Calabria non fosse affar loro e non si trovi sul suolo comunale. Le promesse fatte in campagna elettorale per una “resurrezione immediata” del ex Kursaal, che ancora risuonano vive nelle orecchie di quanti assistevano ai loro comizi, sono rimaste solo “parole al vento” e hanno avuto l’unico scopo di accaparrarsi i consensi elettorali di quanti hanno riposto la fiducia nelle mani di “semplici illusionisti”, credendo nell’arrivo dei salvatori della Patria, pentendosi poi amaramente della scelta fatta a distanza di appena un anno e sei mesi. La struttura ex Kursaal rappresenta il disastro del binomio Regione-Comune e il fallimento di un’amministrazione che non ha precedenti, che ha abbandonato una comunità al proprio destino. Nessuno degli amministratori si occupa dei problemi della nostra cittadina e poi qualora li si interroga nessuno risponde, nascondendo la loro impreparazione dietro assordanti silenzi - vedi l’ultimo consiglio comunale - o dietro quel consigliere regionale che predica male e razzola ancor peggio. In attesa che l’attuale maggioranza si svegli dal letargo, i serresi speranzosi continuano a “sopravvivere” nell’attesa di veder realizzate le promesse elettorali che per come formulate avrebbero dovuto cambiare la loro vita ma che invece si sono rivelate mere promesse di marinai. Le parole passano solo i fatti restano ma di fatti, ad oggi, non  ne abbiamo ancora visti.  Quanto ancora dobbiamo aspettare?”
 
Pisani Raffaele
 
Pubblicato in POLITICA

mini anticonsiglio_10SERRA SAN BRUNO - In una Sala Chimirri semi gremita, il 10° Consiglio dell’era Rosi risulta privo dei consiglieri Nazzareno Salerno, Bruno Zaffino e del Segretario Lombardi Satriani. Quindi 3 assenti, di cui solo gli ultimi 2 giustificati: allegheranno certificato medico.

Si inizia proprio con la rissa/non rissa tra il Sindaco ed il Segretario Comunale. Rosi smentisce tutto: “Non ho aggredito nessuno!”. Noi ci crediamo. Ma allora come mai nella stessa giornata, Salerno, capogruppo PdL ha contattato telefonicamente il Segretario “contuso” per esprimergli solidarietà? Mistero buffo.

Punto I: rendiconto finanziario 2011.

Pubblicato in POLITICA

mini lombardi_satrianiSERRA SAN BRUNO – Forse le scorte di calma e di morigeratezza che tutti gli attribuivano si sono già esaurite. Oppure il primo cittadino potrebbe aver preso troppo alla lettera l’esortazione arrivatagli dal suo dominus politico in uno dei recenti consigli comunali. “Devi cominciare ad usare il pugno di ferro”, gli aveva intimato Nazzareno Salerno, ma forse la metafora del consigliere regionale del Pdl non è stata colta con la dovuta misura da Bruno Rosi che, a quanto pare, avrebbe aggredito il segretario comunale Giuseppe Lombardi Satriani a margine della seduta di consiglio tenutasi ieri mattina.

Pubblicato in POLITICA

mini Sora-StemmaSERRA SAN BRUNO - Adesso è ufficiale: di mattina a Palazzo Chimirri tutti si vogliono bene. Anche questa volta, immerso in una smielata atmosfera da libro “Cuore”, in solo mezzora si è velocemente consumato l’ennesimo Consiglio comunale serrese. Ma come mai dopo il vuoto atavico di 5 mesi (da marzo ad ottobre non ci furono convocazioni) si è passati ad un proliferare di ben 3 consigli in soli 17 giorni?

L’arcano è presto svelato. Il regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale all’Art. 19, riguardo la decadenza e rimozione dei consiglieri (leggi Bruno Zaffino) recita:  “la decadenza dalla carica di Consigliere per ripetuta e non giustificata assenza alle adunanze consiliari […] viene dichiarata quando le assenze hanno raggiunto il numero stabilito dallo statuto (ossia 3, ndr)”. Quindi lo scopo della convocazione di cosi tanti consigli in così pochi giorni, è probabilmente legato allo squallido tentativo di far fuori dall’assise il consigliere “scomodo”, già rimosso dalla carica di assessore, Bruno Zaffino. La maggioranza spera che Zaffino, assentandosi ingiustificatamente per 3 consigli consecutivi, possa decadere e subire di conseguenza la surroga, ossia la sostituzione. In tal modo sarebbe estromesso dai giochi, tanto da non poter più “esercitare nessuna delle funzioni connesse a tale carica (Art. 20 dello stesso regolamento)”. Per inciso, stamattina Zaffino era assente e per il 3 novembre, fra soli quattro giorni, è già stato convocato un’altro Consiglio Comunale. Repetita iuvant.

Per la cronaca, il 1° ed il 2° punto riguardano la determinazione delle aliquote Irpef ed Imu 2012. L’Irpef rimane quella del 2011, e l’IMU non può essere applicata al minimo perché, dice il Sindaco, “da qualche parte i soldi li dobbiamo prendere”. Se opere come gli impianti fotovoltaici, più che convenzionarli al Parco delle Serre, il Comune le facesse in autonomia forse quella “qualche parte” da cui prendere i soldi non corrisponderebbe con la già magra tasca dei cittadini. I punti passano.

A proposito di convenzioni, il 3° punto si preoccupa del mantenimento dell’ufficio del Giudice di Pace. La quota annuale di 25mila euro per le spese di utenza e cancelleria sarà ripartita in: 5mila apportati dal Comune di Serra, 10mila da altri comuni ed i restanti 10mila dalla Comunità Montana che nel suo stabile ospita già l’ufficio. Perfetto. La cosa non fa una grinza. Peccato che la minoranza si ritrovi in mano uno schema di convenzione “copia e incolla”. Infatti l’atto ufficiale votato stamattina più che della Comunità Montana delle Serre Calabre, riporta il nome del Comune di Sora (cittadina del Lazio meridionale). La conservazione dell’Ufficio del Giudice di Pace di Sora fu discussa, come si può notare dall’albo on-line dello stesso comune del Frusinate,  nel Consiglio comunale di Sora dello scorso 1 marzo con prima convocazione alle ore 17 e seconda convocazione alle ore 18. Ecco svelato il perché dei Consigli Comunali mattutini. Il pomeriggio la maggioranza serrese è impegnata a seguire quelli di Sora.

Pubblicato in POLITICA

mini imagesCAGWIJ8GSPADOLA - La crisi idrica che sta attanagliando il territorio delle Serre sembra non voler conoscere la parola fine. Ma l’emergenza che si sta registrando in questi giorni a Spadola ha davvero poco a che fare con l’annosa questione  “acqua sporca” che recentemente ha portato al sequestro dell’invaso Alaco. Infatti il comune di Spadola gestisce l’acqua in perfetta autonomia e non dipende quindi dal lago in mano a Sorical ormai dal 2006, ma si tratta comunque dell’ennesimo capitolo giallo di un romanzo idrico sempre più bizzarro e misterioso.

Il 16 ottobre scorso, il Sindaco Giuseppe Barbara ha emesso un’ordinanza di non potabilità sulla base di una nota trasmessa dall’ASP di Vibo Valentia (prot. 823/IP), tramite cui il Dipartimento Prevenzione della stessa Azienda Sanitaria comunicava che i risultati delle analisi di routine microbiologiche, effettuate su un campione d’acqua prelevato in uscita del serbatoio comunale sito in località ‘Corvo’, non rientrerebbero nei limiti di potabilità previsti dal Dlgs 31/2001. Provvedimento che, già 13 giorni fa, ha quindi vietato “l’uso dell’acqua potabile ai fini del consumo umano, nelle zone della rete idrica alimentate dal serbatoio in località Corvo”.

Ma la disposizione di semplice non potabilità, che indirizza la cittadinanza al non utilizzo dell’acqua, è stata insolitamente seguita da un totale black-out idrico. Un allarmante stato di disagio dettato dalla completa sospensione dell’erogazione dell’acqua nella quasi totalità del territorio spadolese.

Ormai da ore gli uffici comunali sono inondati da telefonate da parte dei numerosi cittadini legittimamente infastiditi dalle difficoltà legate all’essere completamente privi di acqua corrente nelle proprie abitazioni, tanto che per i servizi igienici o per la doccia molti hanno dovuto rivolgersi a parenti ed amici residenti nelle vicine Brognaturo e Simbario.

Al di là della non potabilità ormai acclarata da quasi due settimane, la completa assenza di acqua potrebbe essere connessa ad un difetto tecnico alla rete idrica comunale. Infatti a lasciare a secco i cittadini di Spadola potrebbe essere stato un guasto tecnico a una delle condotte principali del serbatoio centrale da cui poi l’acqua viene ripartita nelle case del centro abitato. 

Pubblicato in POLITICA

Il Vizzarro.it - quotidiano online
Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova

Reg. n. 4/2012 Tribunale VV

redazione@ilvizzarro.it

Seguici sui social

Associazione "Il Vizzarro”

via chiesa addolorata, n° 8

89822 - Serra San Bruno

© 2017 Il Vizzarro. All Rights Reserved.Design & Development Bruno Greco (Harry)