mini rubinettoRiceviamo e pubblichiamo:

Un disastro senza fine! Per riparare i danni, compiuti dall’amministrazione comunale più inadeguata che la storia di Serra ricordi, non basterà un intero lustro. L’elenco dei guasti è lungo, forse interminabile. Si potrebbe cominciare con la responsabilità di aver fatto arrivare, per la prima volta nella millenaria storia cittadina, una commissione di accesso agli atti, per finire all’aver avallato, con l’indifferenza ed il complice silenzio, la sostanziale chiusura dell’ospedale. A ciò si aggiunga, la mancata soluzione del problema connesso con la potabilità dell’acqua. Una vera e propria emergenza, in cui l’amministrazione comunale ha palesato tutti i suoi limiti. Prova ne è la vergogna derivante dall’ordinanza n. 28, con la quale è stata disposto: il divieto “all’uso dell’acqua potabile” per i cittadini serviti dal serbatoio “di acqua denominato “Guido””, la chiusura delle fontane pubbliche “ubicate in località Santa Maria ed in piazza Monsignor Barillari”, nonché l’apposizione di cartelli indicanti la non potabilità dell’acqua alle fontane ubicate nelle località “Scorciatina” e “Guido”. Un provvedimento  analogo ad altri, se non fosse, per un dettaglio tutt’altro che irrilevante. L’ordinanza in questione è stata emanata il 3 ottobre 2012 e non è mai stata ritirata. In altri termini, da oltre tre mesi, i cittadini, le cui case sono approvvigionate tramite il serbatoio di località “Guido”, sono privi di acqua potabile. Viene quindi da chiedersi, come sia possibile che un’ordinanza di non potabilità possa durare così tanto, senza che nessuno intervenga. Chi dovrebbe chiarire la situazione tace. Nelle quindici settimane intercorse dalla pubblicazione dell’ordinanza, il sindaco e la sua maggioranza, non hanno mai sentito l’esigenza d’informare i cittadini, di chiarire cosa stia succedendo, di fare luce sui colpevoli ritardi nella soluzione del problema. Non è più possibile andare avanti così, i cittadini, sempre più inermi, non possono essere trattati alla stregua di sudditi di una repubblica delle banane. In una situazione del genere, in molti si chiedono, con quale coraggio si possa imporre ai serresi di pagare il servizio idrico in cambio acqua putrida. Tocca fare chiarezza,  non è più possibile, infatti, che i cittadini inizino le loro giornate con il dilemma se l’acqua sia potabile o meno. Non è possibile che le persone anziane siano costrette a consumare acqua non potabile perché non hanno la possibilità di acquistare o semplicemente trasportare dal supermercato a casa acqua minerale. E’ indecoroso, che i cittadini non conoscano le cause e le conseguenze per la salute, degli agenti inquinanti che rendono, sistematicamente, l’acqua non potabile. Nonostante lo scorso 6 agosto, chi scrive, abbia presentato un’interrogazione per ricevere ragguagli sulla situazione generale dell’acqua, allo stato non  è pervenuta nessuna risposta. Forse, troppo intenti a disputarsi uno scranno da assessore sul quale dormire all’ombra di uno stipendio pagato dai serresi, la maggioranza non ha il tempo per occuparsi dei problemi dei cittadini. Qualora non fosse  la lotta per “l’investitura” ad impedire alla maggioranza di trovare il tempo necessario per risolvere il problema dell’acqua, potrebbe esserci dell’altro. Forse, il sindaco e la sua giunta, supportati dai consiglieri, stanno vagando nella foresta alla ricerca dei boscaioli mandati a cercare le sorgenti (così come promesso dal sindaco in campagna elettorale) necessarie a staccare Serra da Sorical, forse non riescono a completare il conteggio di quel milione di euro derivante dalla rinegoziazione dei mutui (così come asserito dal sindaco nella trasmissione del maggio 2012 a telejonio) con il quale risolvere definitivamente il problema, forse stanno cercando un porta valori per trasportare i trecentomila euro di fondi regionali ( di cui il sindaco,  a settembre, aveva assicurato l’imminente arrivo, salvo non prevederli in bilancio) da impiegare per ripulire i serbatoi. In attesa di assistere all’ennesima promessa da marinaio, condannati vivere una situazione da commedia dell’assurdo, i serresi, come il grande De Filippo, pensano che “ha da passà a nuttata”. Speriamo passi presto.  

Mirko Tassone

Consigliere comunale “Al lavoro per il Cambiamento”

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mini maria-brosioDimissioni improvvise. Spiegazioni improbabili, contraddittorie. Un copione scritto male, con un sottotesto poco chiaro. Il "caso Parghelia" è scoppiato ieri, quando il sindaco Maria Brosio ha rassegnato le dimissioni insieme ai consiglieri comunali di maggioranza. Alla base della decisione, secondo quanto dichiarato dalla Brosio, ci sarebbe un articolo di stampa in cui si faceva riferimento ad un componente della giunta comunale che avrebbe subito delle pressioni nell'esercizio del suo mandato. L'articolo in questione è stato scritto da Giuseppe Baglivo sulla Gazzetta del Sud, e il copione scritto male lo vorrebbe "colpevole" della caduta dell'amministrazione comunale.

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Martedì, 08 Gennaio 2013 13:23

Serra, torna il sereno tra Censore e Lo Iacono

mini censore-lo_iaconoSERRA SAN BRUNO – Come l’Araba Fenice, l’uccello mitologico che rinasce dalle proprie ceneri, cosi anche il centrosinistra locale sembra un po’ essere resuscitato. L’occasione per la resurrezione è stata la competizione delle primarie per i parlamentari del Partito Democratico che, in provincia di Vibo Valentia, ha visto trionfare il consigliere regionale democrat Bruno Censore. A dare una mano di aiuto all’ormai ex, fratello coltello, sarebbe stato l’ex primo cittadino serrese Raffaele Lo Iacono, defenestrato dalla poltrona più importante di palazzo Tucci, proprio dall’ala censoriana.

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mini foto_conferenza_stampa

SERRA SAN BRUNO - Critiche all' amministrazione comunale guidata dal sindaco Bruno Rosi. Ma non solo. Nel pomeriggio di ieri, i rappresentanti del gruppo 'Al lavoro per il cambiamento' hanno organizzato un incontro con la stampa durante il quale si è cercato anche di elaborare un primo bilancio dell'attività politica di questi mesi. 'Abbiamo lavorato tra mille difficoltà – ha affermato il consigliere comunale, Mirko Tassone – avendo come obiettivo quello di fare politica a livello locale, rilanciando una vera alternativa rispetto a quanto visto finora. Dall’amministrazione non c’è stata alcuna risposta sui molti problemi della cittadina'. Secondo Tassone, inoltre, 'non sono stati nemmeno capaci di fare la tradizionale illuminazione natalizia, non hanno risolto il problema dell’acqua potabile e quello relativo alla Sorical, al cimitero è stato compiuto un intervento abusivo a fronte di una spesa dissennata e ancora non siamo riusciti a capire l’utilità dell’estensione dei vigili estivi fino quasi a dicembre, se non per dare contentini e creare una piccola parentopoli'. Michele Grenci, coordinatore del gruppo, ha chiesto a gran voce le 'dimissioni del sindaco e degli amministratori' per 'manifesta incapacità', che, tra le altre cose, 'ci ha portati ad una commissione di accesso agli atti per presunte infiltrazioni mafiose'. Raffaele Masciari, invece, ha avvertito il bisogno di 'dare al territorio la possibilità di potersi riscattare, facendo una politica incentrata sulla legalità e nell’interesse sociale. Con chi condivide questi punti possiamo aprire un dialogo costruttivo per costruire un’alternativa. Non chiudiamo le porte a nessuno ma dialogheremo solo con chi vuole il rilancio del territorio'. L' 'incompetenza dell' amministrazione' è stata evidenziata anche da Anacleto Federico, il quale si è soffermato sul problema della mancanza di riscaldamenti presso la scuola elementare 'Nazzareno Carchidi'. Angelo Vavalà, invece, ha parlato di situazione 'tragica', aggiungendo che, però, 'con il nostro movimento vogliamo scuotere le coscienze del popolo diventato ormai passivo'.
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mini bruno_zaffinoSERRA SAN BRUNO - Passerà il Natale in carcere l'ex assessore comunale Bruno Zaffino. Il Tribunale del Riesame ha rigettato il ricorso presentato dal suo legale di fiducia, Giovanni Vecchio, opponendosi quindi alla scarcerazione del consigliere comunale eletto con il Pdl. Zaffino è stato arrestato lo scorso 13 novembre nell'ambito dell'operazione "Saggezza" condotta dalla Dda e dai carabinieri di Reggio Calabria. L'indagine, che ha portato a 39 arresti in diverse province della Calabria e nel Nord Italia, ha portato alla luce l'esistenza di un organismo intermedio di raccordo tra le cosche della 'ndrangheta, denominato "Corona", che si colloca a metà tra il "locale" e il "mandamento". Per Bruno Zaffino, eletto consigliere comunale nel maggio 2011 con un boom di consensi e nominato assessore nella giunta Pdl guidata da Bruno Rosi - poi defenestrato all'improvviso alla fine del 2011 - i magistrati reggini hanno formulato l'accusa di violenza privata aggravata dal metodo mafioso.

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mini rubinettoRiceviamo e pubblichiamo:

Non poteva passare nell’assoluto silenzio ciò che sta accadendo dal 12 Dicembre 2012 nel nostro Comune relativamente all’erogazione dell’acqua nelle case dei cittadini Serresi.

Più specificatamente, il problema è legato sia all’improvvisa mancata erogazione dell’acqua, sia al fatto che la popolazione non è stata avvisata per tempo di questa inaspettata interruzione del servizio idrico pubblico.  

La popolazione assolutamente ignara di ciò che le sarebbe accaduto, è costretta ad organizzarsi alla buona, per cercare di ridurre al minimo i disagi legati alla mancata fruizione del servizio.

In questo contesto, non è chiaro, o non è noto, se tra il Comune di Serra San Bruno e la Sorical ci siano state delle comunicazioni ufficiali circa la sopravvenuta interruzione del servizio e, soprattutto, cosa ancor più grave,  c’è da chiedersi come mai di tali comunicazioni non siano state debitamente informati in tempo utile i cittadini Serresi.

C’è da chiedersi se ci sia una interruzione temporanea oppure cessazione improvvisa e perdurante di un servizio pubblico che, mi auguro, possa far emergere le anomalie o le omissioni nella fase della gestione dell’emergenza idrica.

Ma, soprattutto, mi aspetto che il Sindaco e la sua Giunta Comunale tengano conto, di questo pericoloso precedente, e di questi giorni da terzo mondo, nei quali la pazienza della gente oltre viene messa a dura prova.

In particolare, mi aspetto che nella prima Giunta utile, si emani una delibera che introduca degli incentivi o bonus giornalieri per ogni nucleo familiare che usufruisca del acqua comunale nei casi di mancata erogazione del servizio idrico tenendo in considerazione già questo caso.

Sono sicuro che non sarà cosi difficile venire fattivamente incontro ai cittadini Serresi cosi come, allo stesso modo, è stato previsto ed attuato l’ulteriore appesantimento della tassa idrica comunale attraverso la previsione del pagamento del canone legato alla depurazione dell’acqua.

Vincenzo Albanese
Coordinatore Comprensorio delle Serre MPA-AD 
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mini municipio_serra

Riceviamo e pubblichiamo

'Un uomo è tale più per le cose per tace, che per quelle che dice'. Il sindaco e la sua maggioranza si sono, forse, ispirati all’aforisma di Camus per nascondere ai cittadini i retroscena del caso più inquietante e clamoroso della storia politica cittadina. L’ormai famigerato “caso Zaffino”, tiene banco, da oltre un anno, senza che cittadini e consiglieri di minoranza abbiano la possibilità di conoscere la verità. Sindaco ed assessori continuano a tacere.

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mini consiglio_com_30_nov_2012SERRA SAN BRUNO - Il sole timido che filtra dalle finestre di sala Chimirri non può bastare a riscaldare gli animi fragili di una maggioranza agonizzante, ormai giunta agli ultimi affanni di un cammino tutt’altro che glorioso. Un’amministrazione in balia della tempesta che fra qualche mese potrebbe non esistere più. Sarà probabilmente sostituita da tre commissari prefettizi freddi ed ordinari: una sorta di punizione multipla in un tempo già da carestia. Aspettiamoci il peggio. 

Al I punto si discute assai confusamente della sostituzione dell’ex consigliere Bruno Zaffino. La maggioranza si affretta a sciogliere il nodo. Ma Lo Iacono affonda

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mini consiglio_comunale_serraSERRA SAN BRUNO - Dalla padella alla brace: a sole 2 settimane di distanza dalla mancata approvazione del bilancio, che aveva portato allo scioglimento del Consiglio provinciale, l’ennesimo fulmine scuote il cielo già uggioso di Vibo Valentia. Stamattina, su disposizione del sostituto procuratore Michele Sirgiovanni, sono stati notificati 33 avvisi di garanzia indirizzati ad amministratori e funzionari della stessa Provincia di Vibo. Le accuse sono falso peculato, per avere distribuito 100mila euro, non dovuti, ai gruppi consiliari sottraendoli da altre voci di spesa, fra cui quella destinata all’antiracket.

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mini municipio_serraRiceviamo e pubblichiamo:

A S.E. Signor Prefetto, Vibo Valentia

e p.c. Sindaco Serra San Bruno

Come si suol dire, non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire. Così, presso il Comune di Serra San Bruno abbiamo idea che alcune persone non vogliano sentire o non vogliano capire che i lavoratori non sono oggetti di cui disporre liberamente, senza regole e senza averne alcun riguardo o, ancora peggio, in base alle proprie antipatie o simpatie personali. 

Nel caso particolare, ancora una volta, i lavoratori LSU/LPU di quell’ente, hanno ricevuto l’ennesimo ordine di servizio che ne rivede l’utilizzo e ne modifica le mansioni. Ancora una volta, queste scelte dell’amministrazione avvengono senza alcun criterio e senza aver preventivamente convocato i Sindacati con i quali è necessario sottoscrive un apposito accordo.

Difatti, recita in premessa il Disciplinare Regionale che possono essere modificate le mansioni del lavoratore avendo riguardo ai progetti iniziali con cui sono stati avviati e dei requisiti professionali richiesti o acquisiti e previo accordo con le OO.SS. e che detto accordo “deve essere sottoscritto anche dalla O.S. a cui il lavoratore ha dato mandato, nel caso di modifica delle mansioni del singolo lavoratore”.

L’ordine di servizio datato 23/11/2012 ha, quindi, la grave pecca di non essere stato oggetto di discussione con le Segreterie Confederali dei sindacati, cui la materia è demandata, ma è anche viziato da altre irregolarità tra cui, la più grave, la mancata osservanza delle prescrizioni mediche circa l’utilizzo di una delle lavoratrici in questione, che aveva già depositato presso il Comune apposita certificazione.

La lavoratrice interessata è una nostra associata e, visti i trascorsi non sempre pacifici nelle relazioni tra la scrivente O.S. e l’amministrazione, non possiamo non avanzare il dubbio che questa sia l’ennesima ritorsione, venendo essa adibita a mansioni di pulizia interna ed esterna dopo essere stata assegnata per lungo tempo ai servizi sociali.

Il Sindaco Rosi ha, come d’altra parte moltissimi politici nostrani, l’abitudine di propinare belle parole ad ogni occasione, specialmente riguardo ai servizi che la sua amministrazione offre ai cittadini, in particolar modo ai più deboli di essi. Non dice, però, che molti LSU/LPU assegnati a quei servizi sono attualmente confinati in una sede staccata del Comune, senza nessun incarico o mansione operativa, senza mezzi per comunicare con l’esterno quali fax o computer o telefoni, abbandonati a loro stessi e privati della loro dignità di lavoratori.

Non dice, il Sindaco, che una lavoratrice LSU, da anni avente mansione amministrativa nell’ufficio protocollo, per mesi è stata relegata in un corridoio avendo come unico compito quello di rimanere seduta e che ora ha ordine di distribuire le buste per la raccolta differenziata. Ci chiediamo se fattori sindacali o politici hanno suggerito questo provvedimento, essendo anche questa associata alla scrivente organizzazione.

Anche al di là di questo caso particolare, l’estemporaneità delle decisioni dell’amministrazione serrese sono così palesemente campate in aria che, da voci che ci giungono, tutti i lavoratori interessati da questo ultimo ordine di servizio vi si stanno opponendo ed il loro malcontento è tangibile.

Nel complesso, la gestione degli LSU/LPU a Serra San Bruno è, per quanto ne sappiamo, una tra le meno sensibili alle necessità dei lavoratori che mai si sia registrata in un comune della Provincia e forse della Regione: talora segue modalità raffazzonate alla meno peggio, talora è dettata da piccole vendette personali.

Su questa materia già in passato abbiamo chiesto una convocazione in Prefettura del Sindaco Rosi e del Segretario Comunale, responsabile ultimo nella gestione del personale. Il primo ha sempre garantito maggiore attenzione e riguardo rispetto a questi lavoratori, salvo nei giorni seguenti riprendere i consueti toni arroganti; il secondo non è mai comparso ed ora, non firma più nemmeno un ordine di servizio.

Siamo dunque a richiederVi un ulteriore incontro da tenere con il Sindaco ed il Segretario Comunale con l’intento di far revocare l’ordine di servizio del 23/11/2012 e con la speranza che stavolta si possa trovare una soluzione il più possibile definitiva che possa far ritrovare un giusto clima di serenità tra i lavoratori.

Luciano Prestia
Segretario Provinciale Uil

                                                                                        

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