Il Vizzarro.it - quotidiano online
Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
SERRA SAN BRUNO – Per chiudere le polemiche e sottolineare come "a Serra si è fatto sciacallaggio politico" il sindaco Bruno Rosi ha indetto una conferenza stampa alla quale ha partecipato tutto lo stato maggiore dell’amministrazione comunale targata Pdl. Oggetto dell’incontro con i giornalisti la storica nevicata che ha messo in ginocchio il comprensorio montano e le iniziative intraprese dall’esecutivo cittadino per fronteggiare l’emergenza. Nel mirino del primo cittadino quei "soggetti a causa dei quali la gente si sta disamorando della politica" mentre per quanto riguarda la nevicata record che ha coperto la cittadina della Certosa sotto una coltre bianca di 80 cm "è stato un evento eccezionale che a memoria d’uomo non si ricorda, se pur prevedibile grazie all’allerta meteo, non ci aspettavamo un evento di tale intensità". Per quanto riguarda le iniziative intraprese dall’amministrazione comunale, su una cosa il sindaco è stato chiaro "abbiamo lavorato tutti, amministratori, dipendenti, protezione civile, Corpo Forestale, Afor, Lpu e Lsu, Enel, Anas, Vigili del Fuoco, Carabinieri e Polizia, protezione civile, Esercito e Parco delle Serre", e ringraziamenti particolari "al geom. De Francesco che ha coordinato il Com., al comandante dei vigili urbani Mannella e soprattutto al Prefetto di Vibo Valentia Michele Di Bari che ha voluto rendersi conto di persona della situazione". Altrettanto chiaro è stato nel definire alcuni enti come "assenti", un esplicito riferimento all’amministrazione provinciale di Vibo Valentia, rea di aver lasciato impraticabile la strada che da Brognaturo porta all’invaso dell’Alaco dove a causa delle nevicate c’è stata l’interruzione dell’energia elettrica che ha causato, a Serra, lo stop dell’acqua potabile per 24 ore, a proposito del quale, il primo cittadino ha messo a disposizione un camion di bottiglie di acqua potabile che è stata distribuita ai cittadini. Proprio a tal proposito ha detto il primo cittadino "non è pensabile che l’invaso dell’Alaco che serve comuni del vibonese, del catanzarese e del reggino, sia sprovvisto di almeno due generatori per fare fronte alle emergenze". Non sono mancate critiche nei confronti della situazione dell'ospedale: "in 12 ore – ha detto Rosi – siamo intervenuti 5 volte per garantire agli utenti il raggiungimento dell’ospedale. La cosa grave è che il nosocomio di Serra è stato dotato di una sola ambulanza, senza gomme antineve e provvista di catene che si sono spezzate nella notte, per averne delle nuove c’è voluto il pomeriggio del giorno dopo. Abbiamo accompagnato i dializzati di Serra nel tragitto casa ospedale e ritorno, abbiamo garantito il cambio turno del personale medico e paramedico, abbiamo reso libera e disponibile la pista dell’elisoccorso e fornito i ricoverati di pane". Da quanto sarebbe stato fatto per le sorti degli ammalati e per come è stata gestita la situazione del nosocomio cittadino, secondo Bruno Rosi il messaggio è univoco: "L’amministrazione comunale ha a cuore le sorti dell’ospedale". Quello di cui il primo cittadino si è dimostrato certo è che "la macchina amministrativa ha funzionato bene, solo chi non opera non commette errori". Il vicesindaco Gerardo Bertucci, dal canto suo ha stigmatizzato alcuni comportamenti individuali di "minacce d’incatenamento davanti al comune" e le richieste personali di quella parte di cittadini che si sarebbe dimostrata insensibile alle esigenze generali che stavano alla base dell’emergenza di cui si stava occupando l’esecutivo cittadino serrese. Il coordinatore locale della protezione civile Antonio Carnovale ha voluto ringraziare "di cuore tutti i volontari" che sono stati in prima linea durante l’emergenza neve e che si sono "attivati immediatamente sia nelle strade del centro storico di Terravecchia che in quelle di Spinetto per alleviare i disagi di chi non poteva uscire di casa. Abbiamo – ha detto – fatto la spola tra le farmacie e le case".
Sulla stessa linea del sindaco anche il coordinatore cittadino del Pdl, Antonio Gambino, che ha affidato le sue valutazioni ad una nota stampa diffusa nel pomeriggio di ieri. “In tutte le situazioni di emergenza - si legge nella nota - è necessario mettere da parte le polemiche pretestuose volte ad addossare responsabilità all’avversario politico con l’intento di ricavarne benefici elettorali e prestare la propria collaborazione per affrontare la difficoltà delle circostanze. In queste occasioni è infatti prioritario guardare all’interesse collettivo invece di abbandonarsi ad esternazioni gratuite di dubbio gusto che mal si conciliano con il normale funzionamento della società civile. Tengo a sottolineare che, in questi giorni, l’amministrazione comunale ha operato con prontezza individuando le priorità ed intervenendo con efficacia e determinazione. Va apprezzata la capacità del sindaco Bruno Rosi - aggiunge Gambino - di prendere decisioni in tempi brevi e la disponibilità di assessori e consiglieri che, oltre a fornire un apporto di carattere organizzativo, sono stati sempre presenti e, laddove i problemi apparivano più gravi, non hanno mancato di intervenire materialmente. In un contesto eccezionale, vi è stata prontezza d’azione e, a differenza di altre realtà, non vi è stata titubanza e non è stato perso tempo prezioso. Se nell’arco di una giornata i disagi sono stati ridotti va dato merito anche alla protezione civile, alla prefettura, all’esercito e alle forze dell’ordine che hanno lavorato in sintonia con la direzione del Com.”
Il gup di Vibo Valentia ha rinviato a giudizio quattro persone per omicidio colposo in relazione alla morte di Federica Monteleone, la studentessa morta dopo un intervento di appendicectomia. Il 18 giugno prossimo, davanti ai giudici del Tribunale dovranno comparire Filomena Panno, direttore amministrativo pro-tempore dell'Asl; i medici Benito Gradia e Giovanbattista De Iorgi e l'infermiere Mario Silvestri. Per la morte di Federica sono stati gia' condannate altre 8 persone.
I carabinieri della Compagnia di Vibo Valentia hanno arrestato 4 persone per rapina, furto aggravato, danneggiamento e violazione di domicilio.Si tratta di Stefano Farfaglia, 29 anni, Francesco Daniele (26), Angelo David (29) e Maurizio Ruffa (31), che, secondo l'accusa, sarebbero gli autori di una rapina compiuta, nel giugno scorso, in una casa di San Gregorio d'Ippona ai danni di due romeni e di un furto in una casa vicina. Sono stati identificati grazie ad un sistema di video sorveglianza
- C.D, 41enne di S. Costantino Calabro, e' stato arrestato dai carabinieri per avere manomesso il contatore dell'Enel della propria abitazione al fine di non pagare quanto dovuto per il consumo. Per sviare i sospetti della societa' elettrica non solo avrebbe murato il ponte elettrico che aveva realizzato, ma avrebbe anche fatto in modo che una parte della corrente elettrica dell'appartamento passasse comunque dal contatore.
- Intorno alle 20 di ieri sera una persona a volto coperto è entrata con in mano un coltello in un negozio di abbigliamento gestito da un 40enne cinese a Vibo Valentia. Il malvivente ha sottratto 200 euro che erano nascosti in un cassetto e si è dato alla fuga. Sul luogo sono quindi intervenuti i carabinieri che hanno avviato le indagini per individuare il rapinatore.
- Iei sera a Briatico una decina di colpi di arma da fuoco sono stati esplosi a Briatico contro la saracinesca di un officina di proprietà di un 50enne del luogo. I colpi, che hanno raggiunto anche un'auto che si trovava all'interno, pare provengano da una pistola di grosso calibro. Al lavoro i carabinieri della locale stazione che hanno avviato le indagini.
- Madre e figlio denunciati per impiego di minori nell'accattonaggio. I due, di nazionalità rumena, di 48 e 29 anni, residente a Lamezia Terme, sono stati sorpresi mentre raccoglievano l'elemosina a Vibo Marina utilizzando un altro figlio della donna, di appena 13 anni.
- L'Anas comunica che per la realizzazione di una rotatoria e di un sottopasso, a Vibo Valentia sarà chiusa la circolazione sulla statale 18 "Tirrenia Inferiore" nel tratto compreso tra i km 443,800 e 444,100. Il blocco del tratto in questione durerà da luned' 23 gennaio a lunedì 30 aprile e prevede la deviazione sulla sovrastante rotatoria.
Nel tardo pomeriggio di ieri è stato sorpreso mentre tentava di dare fuoco alla pineta di Nicotera Marina, ed è stato subito arrestato dai carabinieri, che lo hanno colto in flagranza, con l'accusa di reato boschivo. Luigi Serena, 64 anni, disoccupato di Rosarno con precedenti, era intento ad incendiare un'area di macchia mediterranea che si trova nella frazione marina del noto centro costiero, ma l'immediato intervento dei carabinieri ha permesso di spegnere le fiamme e salvaguardare la pineta. A Luigi Serena sono stati concessi gli arresti domiciliari.
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