mini monti_scelta_civicaForse i Maya avevano ragione. La fine del mondo c’è stata. Peccato che molti, forse tutti, non se ne siano accorti. Ma ciò che ne rimane, soprattutto in Italia, sono solo macerie.

Mario Monti: portato in processione da banche, Vaticano, democristiani e fascisti pentiti, “SuperMario” svela gli altarini e presenta ufficialmente la sua “Scelta Civica”. Ed il tecnico milionario si trasforma in politico milionario. L’uomo dei tagli, spacciato da Fini e Casini come l’uomo della provvidenza, per mesi e mesi ce l’ha messa davvero tutta a tenere vivo il teatrino dei partiti e a non cambiare la legge elettorale. Ora lui stesso si trasforma in un partito e partecipa alle elezioni con quella stessa legge elettorale. Che porcellum sia.

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mini l43-berlusconi-121116141608_mediumGiovedì 25 ottobre. Un Berlusconi in versione festa di pensionamento, con l’aplomb tipico dell’uomo vissuto che attende di riscuotere il meritato trattamento di fine rapporto lavorativo, da casa sua, in diretta nazionale sulle reti Mediaset, dichiara: “Faccio un passo indietro per il bene dell’Italia”. Passano soli sette giovedì ed il 6 dicembre ci ripensa: “Riscendo in campo per il bene dell’Italia”. Il centro-sinistra, fino a quel momento assorto ad auto contemplare le “riuscite” primarie, di colpo si terrorizza. Lo Spread ritorna sanguinario come fosse Lo Squalo 2. I mercati vanno in tilt. L’Europa si inquieta. Manca solo che si squarci il velo del Tempio.

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mini noprovinceAlla fine Vibo e Crotone sono salve. L'eccesso di emendamenti e i tempi stretti imposti dalla crisi di Governo determinata dall’atto di “infedeltà” a Monti, da parte del sempre più ringiovanito e rampante Berlusconi, hanno mandato in fumo il tanto chiacchierato riordino delle Province. Ne hanno preso atto in una riunione notturna, iniziata ieri sera alle 20.30, il ministro per la Pubblica Amministrazione,  Filippo Patroni Griffi, e quello per i Rapporti col Parlamento, Piero Giarda. Si tratta quindi di un’emblematica marcia indietro volta alla conservazione dello status quo obsoleto e dolente dell'organizzazione statale, che mantiene così in vita le Province

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mini consiglio_com_30_nov_2012SERRA SAN BRUNO - Il sole timido che filtra dalle finestre di sala Chimirri non può bastare a riscaldare gli animi fragili di una maggioranza agonizzante, ormai giunta agli ultimi affanni di un cammino tutt’altro che glorioso. Un’amministrazione in balia della tempesta che fra qualche mese potrebbe non esistere più. Sarà probabilmente sostituita da tre commissari prefettizi freddi ed ordinari: una sorta di punizione multipla in un tempo già da carestia. Aspettiamoci il peggio. 

Al I punto si discute assai confusamente della sostituzione dell’ex consigliere Bruno Zaffino. La maggioranza si affretta a sciogliere il nodo. Ma Lo Iacono affonda

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Parlamentari-e-Consiglieri-RegionaliPoco importa se abitano in partiti diversi, se nei dibattiti se le danno di santa ragione e se quando si incontrano nelle stanze dei bottoni non si guardano neanche negli occhi. Questa volta per molti di loro la questione è vitale: bisogna fare quadrato altrimenti la provincia di Vibo sarà soppressa. A suonare la carica è Francesco De Nisi, ormai ex presidente, che conferma la sua adesione alla manifestazione “pro-Vibo” di sabato 17: “E' un provvedimento che si ritorcerà contro i cittadini. Scenderò in piazza per protestare contro la soppressione dell’ente”.

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Lunedì, 12 Novembre 2012 15:33

Vibo, buco da 22 milioni di euro al Comune

 

mini dagostino-sindaco-vvVIBO VALENTIA - C’è poco da fare. A Palazzo “Luigi Razza” i conti proprio non tornano. All’interno delle casse del Comune di Vibo sarebbe stato riscontrato un buco di circa 22 milioni di euro. Gli accertamenti, effettuati dalla Prefettura, avrebbero dunque svelato una situazione economica catastrofica dettata da una gestione quantomeno allegra delle casse comunali. E di certo poco trasparente. Al di là del disavanzo che l’ente vibonese si trascina già dal consuntivo del 2011 (4milioni di euro), sembra che il buco nell’ultimo esercizio finanziario sia stato ulteriormente allargato dal prelievo di somme ingenti, sottratte con il consenso dell’assessore comunale alle Finanze Giuseppe Scianò. Avrebbero usufruito dei fondi proprio gli attuali vertici dell’amministrazione vibonese, fra cui il sindaco Nicola D’Agostino, per coprire le cospicue uscite finalizzate al pagamento delle laute consulenze esterne

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mini francesco-de-nisiÈ più che determinato a non tornare indietro. Neanche di un centimetro. Francesco De Nisi, ormai ex presidente della provincia di Vibo Valentia, in carica dalla primavera del 2008, sembra essersi definitivamente convinto del fatto che il suo viaggio, come quello di una provincia in realtà mai nata, finisca qui. Lo si capisce dalla sua espressione, non più pacata e mite, ma abbattuta, quasi arresa. E lo si capì soprattutto al crepuscolo del 29 ottobre scorso, quando il Consiglio provinciale bocciò il Bilancio e gli strani fantasmi che da tempo alleggiano attorno alla sede di via Cesare Pavese iniziarono a prendere corpo all’interno di una maggioranza che oggi, purtroppo o per fortuna, non esiste più. 11 voti contro 12. Questione di numeri, ma non solo, per un presidente che già negli ultimi mesi aveva assistito silenzioso al suo harakiri politico

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mini Sora-StemmaSERRA SAN BRUNO - Adesso è ufficiale: di mattina a Palazzo Chimirri tutti si vogliono bene. Anche questa volta, immerso in una smielata atmosfera da libro “Cuore”, in solo mezzora si è velocemente consumato l’ennesimo Consiglio comunale serrese. Ma come mai dopo il vuoto atavico di 5 mesi (da marzo ad ottobre non ci furono convocazioni) si è passati ad un proliferare di ben 3 consigli in soli 17 giorni?

L’arcano è presto svelato. Il regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale all’Art. 19, riguardo la decadenza e rimozione dei consiglieri (leggi Bruno Zaffino) recita:  “la decadenza dalla carica di Consigliere per ripetuta e non giustificata assenza alle adunanze consiliari […] viene dichiarata quando le assenze hanno raggiunto il numero stabilito dallo statuto (ossia 3, ndr)”. Quindi lo scopo della convocazione di cosi tanti consigli in così pochi giorni, è probabilmente legato allo squallido tentativo di far fuori dall’assise il consigliere “scomodo”, già rimosso dalla carica di assessore, Bruno Zaffino. La maggioranza spera che Zaffino, assentandosi ingiustificatamente per 3 consigli consecutivi, possa decadere e subire di conseguenza la surroga, ossia la sostituzione. In tal modo sarebbe estromesso dai giochi, tanto da non poter più “esercitare nessuna delle funzioni connesse a tale carica (Art. 20 dello stesso regolamento)”. Per inciso, stamattina Zaffino era assente e per il 3 novembre, fra soli quattro giorni, è già stato convocato un’altro Consiglio Comunale. Repetita iuvant.

Per la cronaca, il 1° ed il 2° punto riguardano la determinazione delle aliquote Irpef ed Imu 2012. L’Irpef rimane quella del 2011, e l’IMU non può essere applicata al minimo perché, dice il Sindaco, “da qualche parte i soldi li dobbiamo prendere”. Se opere come gli impianti fotovoltaici, più che convenzionarli al Parco delle Serre, il Comune le facesse in autonomia forse quella “qualche parte” da cui prendere i soldi non corrisponderebbe con la già magra tasca dei cittadini. I punti passano.

A proposito di convenzioni, il 3° punto si preoccupa del mantenimento dell’ufficio del Giudice di Pace. La quota annuale di 25mila euro per le spese di utenza e cancelleria sarà ripartita in: 5mila apportati dal Comune di Serra, 10mila da altri comuni ed i restanti 10mila dalla Comunità Montana che nel suo stabile ospita già l’ufficio. Perfetto. La cosa non fa una grinza. Peccato che la minoranza si ritrovi in mano uno schema di convenzione “copia e incolla”. Infatti l’atto ufficiale votato stamattina più che della Comunità Montana delle Serre Calabre, riporta il nome del Comune di Sora (cittadina del Lazio meridionale). La conservazione dell’Ufficio del Giudice di Pace di Sora fu discussa, come si può notare dall’albo on-line dello stesso comune del Frusinate,  nel Consiglio comunale di Sora dello scorso 1 marzo con prima convocazione alle ore 17 e seconda convocazione alle ore 18. Ecco svelato il perché dei Consigli Comunali mattutini. Il pomeriggio la maggioranza serrese è impegnata a seguire quelli di Sora.

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Sabato, 20 Ottobre 2012 10:22

Il Prisma/32. Rise Up

mini IMG_0136_800Il Prisma (rubrica fotografica settimanale a cura di Filippo Rachiele).

La copertina della rubrica si intitola "Pianoforte".

"C'è a chi piace suonare, a chi cantare e a chi scrivere libri a me piace scattare foto..." 

Foto di Salvatore Federico.


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mini egizianiSerra  è come un dado matto. Se lo lanci per aria sei sicuro che prima o poi riatterra. Inizia a girare su se stesso e quello che ne esce fuori finché non si ferma è sempre un’incognita. All’ombra della Certosa l’ultimo mese è stato pieno di sensazionali colpi di scena. Inaspettato come i parenti dall’Argentina rincontrati dopo 20anni a ‘Carramba che sorpresa’, ti ritrovi, pronto ad inaugurare il nuovo sentiero naturalistico, il Presidente Scopelliti. Le telecamere puntate addosso, i coriandoli ed i palloncini colorati attorno. Proprio lui, Scopelliti in persona. Il disertore. Invitato quattro volte per discutere dell’ospedale serrese ha sempre rifiutato, anzi taciuto.

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